Protocollata “la difesa” della Fontana del Polpo”
Dopo quanto letto negli articoli usciti su alcuni giornali riguardante la Fontana del Polpo, questa mattina abbiamo protocollato le nostre argomentazioni. É indubbio che tutta l’area di Via Milite Ignoto sia già stata deturpata in conseguenza della nuova copertura del
S. Francesco.
Salvare almeno il ruolo storico della Fontana del Polpo é il minimo che si possa chiedere per non stravolgere del tutto uno dei luoghi più importanti della nostra Città. Ci é stato comunicato che il 16 p.v. avremo un incontro con la Sindaco e i progettisti e spiegheremo il perché ci stiamo battendo, ben illustrato in ciò che si é protocollato e che qui riportiamo.
Oggetto: la Storica Fontana del Polpo opera di Italo Primi
“La nuova piazza del polpo non può essere concepita senza il polpo al centro non solo della piazza stessa, ma anche di ogni possibile progetto o discussione”
Questo é scritto nel programma dell’attuale Sindaco Elisabetta Ricci, in merito alla richiesta popolare di una più adeguata collocazione e realizzazione della Fontana del Polpo rispetto al progetto.
Dopo le voci poco rassicuranti arrivate da più parti, non vorremmo che anche il Polpo sia diventato oggetto di una battaglia interna tra le due correnti della maggioranza come abbiamo visto per altri argomenti.
Perciò siamo ad illustrare quanto segue.
Ben consci che ci siano priorità ben più rilevanti di questa, riteniamo che in questo caso, dopo quanto ci è stato riferito, oltre ad ignorare l’opinione dei tanti cittadini che hanno firmato una spontanea petizione , si disattenderebbe un punto del programma che ricordiamo è stato di fatto accettato e sottofirmato da tutte le liste che hanno appoggiato il Sindaco Elisabetta Ricci.
Si é chiesto di ridare alla Fontana del Polpo la sua storica importanza non per mero sentimentalismo o nostalgia come in molti hanno voluto far credere, ma argomentando con riferimenti storici e artistici e con pareri tecnici competenti .
Sappiamo bene che nella sua posizione originaria non può più essere collocata, in quanto oggi c’é una strada e sappiamo che “ rimetterla al centro” non lo s’intende in senso geometrico.
La Fontana cosi come realizzata nel progetto e nel luogo in cui è stata posizionata, a ridosso del Castello, a nostro avviso non tiene conto:
- Di ciò che la fontana del “ Polpo” nella sua totalità abbia sempre rappresentato dal 1954 ad oggi da un punto di vista storico, punto di riferimento identitario, immagine di un simbolo cittadino che ha fatto il giro del mondo.
- Che il suo valore artistico non si limitava alla sola scultura del polpo realizzata da Italo Primi, ma nel suo insieme con le ca. 28 conchiglie in bronzo che fungevano da ugelli, ove anche gli zampilli d’acqua così concepiti, si armonizzavano ed erano un tutt’uno con la forma del polpo collocato al centro.
- La nuova realizzazione declassa quella che era un’opera d’arte.
- La scultura assume il ruolo di una semplice decorazione in una delle tre vasche progettate.
- Relega la fontana a ruolo secondario e subalterno al Castello che é già oggetto di per sé di mete turistiche.
- Riduce di molto lo spazio pedonale così ampliato che invece sarebbe idoneo ad accogliere i tanti turisti che qui fanno sosta.
Per non tradire il suo ruolo storico la Fontana deve riassumere la sua centralità di simbolo cittadino, per questo i firmatari della petizione sin da subito hanno proposto due collocazioni, una al centro della nuova rotonda, l’altra nell’ampio spazio creatosi davanti a Piazza Garibaldi. Da sopralluogo effettuato si è dovuto scartare purtroppo la prima ipotesi in quanto la nuova rotonda è collocata più ad est e ha un diametro di molto ridotto per accogliere degnamente il Polpo che misura ca. quattro metri, inoltre per l’aumentato traffico di quella zona sarebbe poco fruibile.
Ecco il perché e le nostre argomentazioni per la seconda proposta.
Nell’ampio spazio creatosi davanti a Piazza Garibaldi, la Fontana del Polpo,
- che dovrebbe ricordare per forma e materiali quella storica, riutilizzando anche le conchiglie di bronzo, riprenderebbe la sua importanza,
- Tornerebbe ad essere centro e punto di incontro della vita cittadina e soggetto protagonista delle foto col castello di sfondo, che hanno portato Rapallo nel mondo in questi 70 anni e non una semplice appendice.
- Valorizzerebbe quella che di fatto é la porta est del nostro centro storico.
- Diventerebbe anche il trait d’union tra l’antico borgo e la modernità di linee essenziali di quella che sarà la nuova copertura del S.Francesco.
- Non rallenterebbe l’inizio dei lavori in quanto questi son già stati programmati in 12 “micro lotti”
- e non interesserebbe l’area dove sono presenti i pozzetti d’ispezione dei sottoservizi.
- Resterebbe lo spazio per il passaggio di eventuali mezzi di soccorso
- e non da ultimo ingloberebbe le due aiuole esistenti, ridisegnando quell’area anche col verde, degno biglietto da visita di una Città Turistica.
Per tutto questo e per chi ci ha creduto, invitiamo l’ Amministrazione a tener fede al programma perché per ogni opera si possono trovare ostacoli oppure superarli… dipende solo dalla volonta’.
Invitiamo i Consiglieri di Minoranza, che condividono il nostro pensiero, ad adoperarsi per preservare il ruolo storico della Fontana del Polpo.
Si allegano due cartoline ben rappresentative di quanto esposto e il rendering pubblicato
del nuovo progetto. Rapallo, 08 ottobre 2024
il Presidente e il Direttivo Circolo della Pulce
La Sindaco si rimangia le promesse sul “Polpo”?
OGGI RIUNIONE URGENTE DI DIRETTIVO
VOGLIAMO CREDERE CHE SI TROVERÀ’ UNA SOLUZIONE, non possiamo né vogliamo pensare che si tradiscano i cittadini che anche per questo l’hanno votata e chiediamo che NON SI USI IL POLPO PER UNA BATTAGLIA POLITICA! IL POLPO SIA RISPETTO DELLA STORIA E CULTURA DELLA NOSTRA CITTA’! (nella foto dell’articolo, la consegna della petizione popolare e le firme a corredo, a luglio)
“PANE e PAROLE SCRITTE non si buttano mai!”
“PANE e PAROLE SCRITTE NON SI BUTTANO MAI!” Questa è la frase con cui son cresciuta e che mi ripeteva mia madre, in un’ epoca in cui anche le briciole si raccoglievano e noi bambini le pestavamo nel mortaio per poi riutilizzarle come pan grattato.
In quel tempo che sembra così lontano, ma vi assicuro io non sono così vecchia, ove avere una libreria in casa era da ricchi, in cui comperare l’enciclopedia TRECCANI lo si faceva a rate, e… quando ti arrivava era un sogno coltivato da tempo che ti faceva sentire importante, ti faceva dire “ce l’ho fatta”.
Per sfogliarla e leggerla dovevi chiedere il permesso e lavarti prima bene bene le mani e voltavi le pagine con attenzione come se fossero di cristallo. Quante cose ho imparato da quelle pagine, e quante ricerche scolastiche fatte grazie a quei volumi!!!
Sì, PANE e LIBRI ERANO IL CIBO, la vita, ciò che di più importante i nostri genitori usciti dalla guerra, volevano non mancasse per i figli.
Ora da tempo sto assistendo incredula al David di Michelangelo con “le mutande”, ai 7 nani di Biancaneve “sfruttati” perché vanno in miniera, al Principe che diventa “sessista” mentre bacia la bella addormentata e chi più ne ha più ne metta ed ora si arriva anche a sparare sulla Divina Commedia…
TUTTO QUESTO non ha nulla a che fare col “rispetto dei diritti”, QUESTA É UNA IDIOZIA. Credo che sia giunto il momento che qualcuno lo dica e fermi questo novello “Stupro della Biblioteca di Lovanio “ E sia ben chiaro io non sto difendendo la Divina Commedia perché Italiana, io voglio difendere ogni libro di qualunque autore, di qualunque etnia o confessione, di qualunque Paese… lasciandoli cosí come son stati scritti, insegnando magari (che é alla base di ogni vero giudizio) a contestualizzare opere e fatti nel tempo in cui son nati e se qualcosa di quelle opere ci “disturba” dentro il nostro nuovo modo di vedere il mondo, che diventi spunto semmai di riflessioni, di dibattiti, di analisi, di percorsi di studio…
FERMIAMOCI! se non basta più il buon senso, chi può, SCRIVA DELLE NORME o delle LEGGI, perché in questa frenesia di “rispettare i diritti di tutti” la prima che deve essere rispettata é proprio la CULTURA, in tutte le sue forme, perché é solo salvandola e comprendendola che possiamo diventare “migliori” e scrivere nuove pagine degne da lasciare intatte a chi verrà. (CONDIVIDETE questo link se la pensate cosí. Grazie)
Nadiamaliamolinaris 26.05.24
RACCOLTA FIRME per la FONTANA del POLPO è già una VITTORIA
RACCOLTA FIRME per la FONTANA del POLPO è già una VITTORIA
Abbiamo superato di gran lunga l’obbiettivo che ci eravamo posti delle 500 firme, raggiungendo il numero di 850. Chi volesse ancora firmare può comunque ancora farlo, presso la Gelateria Frigidarium, il Bar L’Angolino di Corso Assereto, il Bar L’ Ultima Spiaggia di S. Michele di Pagana o presso l’Agenzia Abita Immobiliare nel Porto Carlo Riva. Protocolleremo infatti formale richiesta per modificare il progetto esistente, dopo le elezioni indirizzandola al “nuovo sindaco che verrà”. Una VITTORIA l’abbiamo già ottenuta però, perché tutti insieme firmando abbiamo portato in primo piano la nostra Fontana, tanto che tre dei candidati Sindaco, Elisabetta Ricci, Armando Ezio Capurro e Andrea Carannante hanno già rilasciato dichiarazioni pubbliche a favore di una modifica al progetto approvato, impegnandosi a dare una più idonea collocazione alla Fontana del Polpo. Certamente non ci adagiamo sugli allori e in caso di loro vittoria, veglieremo affinchè si concretizzi ciò che hanno promesso.
In molti ci state scrivendo preoccupati dai lavori che in questi giorni gli operai stanno eseguendo sulla soletta del S. Francesco e che questo possa annullare il nostro sforzo di raccolta firme. Da quel che sappiamo i lavori sono finalizzati solamente ad aprire alle auto il passaggio sul S. Francesco in vista dell’estate per decongestionare la Passeggiata mare dal traffico tornando ad una parziale normalità.
Continuiamo comunque, insieme a tutti voi a monitorare, noi porteremo sino in fondo il nostro e vostro proposito a costo di incatenarci in mezzo alla rotonda. Grazie a tutti, salviamo il salvabile! (foto di Maurizio Gaetano Cesari)
ARTE, STORIA, CULTURA e TRADIZIONI
ed ora parliamo di CULTURA e TRADIZIONI.
Oltre che bottega di una ECCELLENZA del territorio direi che è l’ UNICA BOTTEGA rimasta completamente autentica come quando è nata, senza rimaneggiamenti . ORA CHIEDO al Sindaco che sempre fa i video quando apre una nuova attività, all’Assessore al Turismo e a chi a Rapallo si occupa di Cultura e Tradizioni (?) che cosa intendano fare.
Sarebbe bello magari per NON PERDERE QUESTO PATRIMONIO che lo acquisisse il Comune per darlo come punto di lavoro e vendita alle ASSOCIAZIONI di MERLETTAIE presenti sul nostro territorio, LEGARLO AL NOSTRO MUSEO DEL MERLETTO, sempre sottovalutato e poco valorizzato che è IL PIU’ GRANDE MUSEO DEL MERLETTO D’ITALIA, inviando i turisti a visitare entrambi e magari a fare acquisti proprio nella storica bottega dove potrebbero vedere le nostre MERLETTAIE sull’uscio, all’opera coi fuselli tra le mani. CERTO è che il SILENZIO DELLA AMMINISTRAZIONE su questa ennesima CHIUSURA MI SCONCERTA e lascia supporre un disinteresse sia per la nostra CULTURA che per la STORIA e le TRADIZIONI.
Nadia Molinaris
si ringraziano Laura Mastrangelo ed Elisabetta Ricci per essersi subito attivate ed attendiamo fiduciosi
Invito all’ Ascolto e il Confronto
Il 14 Agosto, sul piazzale di Montallegro a partire dalle ore 20.45, L’ASCOLTO e il CONFRONTO.
Una “Assunta in famiglia”, una sera da passare insieme tra culture diverse, suoni e fede davanti al Quadretto che per l’occasione, in una riproduzione di un metro per 70 cm., sarà visto con gli occhi di Ortodossi, Musulmani e Cattolici. Interverranno il dott. Giorgio Karalis, la Sig.ra El Faissi Amal, S.E. Mons. Nicolò Anselmi e quale moderatore Don Federico Pichetto.
Preceduto da un concerto di campane suonate a mano da Giorgio Costa, il Mo. Prof. Paolo Gaviglio eseguirà brani a tema con diverse “trombe” in un raffronto di sonorità differenti. Il concerto proseguirà anche durante il successivo mini rinfresco in cui avremo l’occasione per scambiarci opinioni. A seguire breve Fiaccolata lungo la via del Pellegrino e la S. Messa di mezzanotte.
Garantito il servizio della Funivia sino alle ore 19.00 e dalle ore 21.00 all’una sino a richieste ultimate.
Chi lo desidera puó salire a piedi lungo l’antica Mulattiera, aggregandosi al C.A.I. con Roberto Basso che partirà dalla chiesetta di S. Bartolomeo in via Campodonico alle 19.15. Un cammino che il Cai farà portando nel cuore Fulvio Tuvo al quale sarà dedicata e benedetta una targa a Montallegro a perenne grazie e ricordo.
Nelle parole del Rettore don Gianluca Trovato il significato più intimo di questo incontro:
“Ascolto e confronto”. Perché Maria è come un prisma: ovunque la guardi rivela bellezze e profondità inaudite. Tutte da scoprire. A Lei guardano da cammini diversi, popoli, storie, la nostra umanità ferita e dolente. Del resto ” tutte le generazioni mi chiameranno beata”. Sarà dunque bello la serata del 14 agosto ascoltare e confrontarci. Sarà bellissimo “ascoltarla” e permettere di tessere i fili del confronto in un grazioso ricamo.”
Ai partecipanti sarà distribuito pieghevole con cenni esplicativi sul significato del Quadretto di Montallegro. Nel ringraziare per il servizio di Funivia notturno, tutti coloro che hanno collaborato e chi vorrà partecipare, il presente vale da invito.
Don Gianluca Trovato e Pulce Nadia Molinaris
Segue il programma
VENERDI’ 14 agosto “ L’ASCOLTO e il CONFRONTO”
ore 19.15: dalla Chiesetta di S. Bartolomeo, CAMMINATA del C.A.I. lungo l’antica Mulattiera del XVII secolo, con Roberto Basso (per il rientro organizzarsi in autonomia)
alle ore 19.00: FUNIVIA IN SERVIZIO e ANCHE PER IL RIENTRO DOPO LA MESSA DI MEZZANOTTE
L’ASCOLTO:
ore 20.45: CONCERTO di CAMPANE suonate a mano da Giorgio Costa
dalle ore 21.15 sul piazzale, il Mo. Prof. Paolo Gaviglio eseguirà durante la serata brani a tema con Tromba – Flicorno Soprano – Cornetta -Tromba Naturale – Trombino – Tromba a Chiavi -Tromba a Cilindri -Tromba Pocket -Tromba a Tiro
IL CONFRONTO:
ore 21.15: confronto culturale davanti all’icona di Maria tra:
ORTODOSSI interviene il dott. Giorgio Karalis
MUSULMANI interviene la Sig.ra El Faissi Amal
CATTOLICI interviene S.E. Mons. Nicolò Anselmi – Modera Don Federico Pichetto
ore 22.15: pausa conviviale con mini rinfresco servito
ore 23.15: breve processione con fiaccolata lungo la via del Pellegrino e benedizione della targa in memoria di Fulvio Tuvo
ore 23.50: rientro in chiesa e Santa Messa di mezzanotte celebrata da S.E. Mons. Nicolò Anselmi Vescovo ausiliare di Genova. A conclusione particolare esecuzione d’organo e tromba dell’Inno di Montallegro
dalle ore 00.50 FUNIVIA IN SERVIZIO NOTTURNO sino ad esaurimento richieste
Per l’occasione, Il Ristorante Montallegro nel viale, servirà dalle ore 19.00 alle 19.30 Menù dedicato a € 20,oo tutto compreso (0185 50268)
Info: cell. 320 0610660 (dalle ore 20 alle 21.30) oppure: Santuario 0185 239000
Nel rispetto delle norme di sicurezza Covid19 ci si affida anche al buon senso di ciascuno –
Salita a Montallegro, la festa si farà e in ricordo di chi ha fatto la storia
La festa si farà e ricordando i nostri anziani
La festa per il progetto “Salita a Montallegro” ci sarà e sarà per tutti, appena questa pandemia ci lascerà le mani libere. Chi la doveva organizzare ha avuto tutto il tempo , ma si è arrivati con inspiegabili lungaggini a fine 2020.
Con molta amarezza abbiamo appreso solo dagli organi di stampa che l’ Inaugurazione del progetto “Salita a Montallegro” si svolgerà e in modo virtuale. Forse chi ha letto la notizia, non sapendo quando e come tale progetto è nato non vi ha dato peso. Il progetto, finanziato a fondo perduto dalla Compagnia di S. Paolo con Euro 52.500,00 nasce nel 2016, in quanto come Circolo della Pulce, individuato il bando, abbiamo presentato in Comune l’intero progetto chiedendo di partecipare, poiché secondo noi la nostra Mulattiera avrebbe potuto “vincere”. Quasi ignorati sino all’ultimo giorno del termine, solo grazie a Riccardo Repetto che ha sopportato la nostra continua insistenza è stato presentato sul filo di lana e nonostante lo scetticismo, ha vinto la somma che, con l’appoggio di Pier Giorgio Brigati è stata accettata, dando il via di fatto al progetto.
Assegnata la realizzazione all’Ente Parco di Portofino, come Circolo abbiamo felicemente collaborato e contribuito sin da subito anche con eventi (per i quali non abbiamo chiesto alcun contributo) che facessero conoscere a tutti questa realizzazione, mirata alla valorizzazione della nostra antica Strada, sensibilizzando soprattutto i nostri anziani a diventare protagonisti per scrivere la Storia della Mulattiera che non era mai stata scritta. E i nostri Anziani hanno risposto, all’inizio un po’ timidamente e poi con gioia, si son messi quasi in fila per farsi intervistare, hanno portato ricordi, foto, oggetti antichi e personali, custoditi sino ad allora gelosamente nelle loro case, con un po’ di orgoglio si son sentiti protagonisti quali sono, a scrivere la storia di una strada che per i Rapallesi è un percorso molto caro, sia per fede che per commercio, l’arteria che ha dato e dà vita all’ anima del nostro Popolo, delle nostre tradizioni e del nostro territorio.
Il progetto doveva concludersi nel 2017, ma si è andati avanti con proroghe su proroghe. L’Inaugurazione si poteva tranquillamente svolgere già nel 2018 o nel 2019 coinvolgendo non solo la Fondazione di S. Paolo per i doverosi ringraziamenti, i Rapallesi, gli ospiti e i turisti, ma anche gli studenti che erano stati parte attiva e soprattutto i nostri anziani. Invece gli studenti delle classi medie si sono ormai indirizzati alle scuole superiori ed è impossibile rintracciarli e tra i nostri grandi anziani che tanto ci tenevano e aspettavano questa “festa”, c’è chi nel frattempo se ne è tristemente andato senza veder realizzato quello che era quasi un sogno, che aspettavano con ansia, senza essere neppure citati dentro i grazie. Se ci avessero avvisato , anche solo con una telefonata, come sempre ci saremmo attivati per affiancare questa inaugurazione che non c’è, e rendere tutti partecipi di questo momento pur rispettando le norme attuali.
Oggi col paravento del covid si è “ finalmente” spesa la somma destinata, per fare una inaugurazione virtuale (vedi determina che segue) che tra parentesi contempla solo l’aspetto sportivo della nostra Mulattiera, perché dal 2016 al febbraio 2020 non si è trovato il tempo. Forse, è mancata solo la consapevolezza di quanto fosse e sia importante per molti la storia di un sentiero, diventato fede, diventato strada, diventato simbolo e fulcro nel tempo, della nostra città.
La festa comunque ci sarà, è una promessa e sarà per tutti , per chi indossa mocassini e per chi sa indossare gli scarponi come fossero ballerine, perché la Mulattiera è un bene di tutti, e la realizzeremo senza chiedere nulla anche sta volta, per solo amore del Territorio, dell’Ambiente, della Cultura, della Tradizione, della Storia, della nostra Fede Mariana e soprattutto delle Persone che questa storia l’hanno fatta, per questo presto o tardi la festa si farà, ricordando e ringraziando tutti quelli che hanno contribuito fattivamente, in modo particolare Mirella Manara Bergonzini e Giovanni Pernigotti che diverrà un grazie a tutti i nostri anziani e a chi ci ha preceduto, che non solo hanno partecipato a scrivere la storia di “Salita a Montallegro”, ma ne son stati loro stessi parte. Una storia che è e deve essere parte di ognuno di noi.
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Oggi 28.02.2020 RICORDIAMO PIETRO ARDITO
OGGI 28.02.2020 il Circolo della Pulce vuol ricordare a 15 ANNI dalla morte, un nostro grande: PIETRO ARDITO, con qualcosa di inedito grazie a Paolo Melani, che spero vogliate leggere perchè gli uomini che han fatto la storia e la cultura devono essere conosciuti e ricordati. Grazie
Un quadernone datato 1945, con la copertina scura e quel profumo che ormai ha solo la carta ingiallita dal tempo. Appena lo apri hai quasi timore a toccarlo e sfogliarlo, ma da subito comprendi di avere tra le mani qualcosa di raro valore leggendo la dedica, : “al Signor Nespolo con stima e riconoscenza Pietro Ardito – Rapallo 15 gennaio 1946”
Non nascondo che è stato emozionante, ogni volta nel girar pagina, trovare i capolavori inediti delle prime vignette giovanili del pittore, scrittore e caricaturista “ Rapallino”.
Già perché oggi 28 febbraio ricorrono i 15 anni dalla morte di Pietro Ardito, così Paolo Melani, oggi erede del quaderno, ha pensato che era giusto ricordarlo e si è rivolto al Circolo della Pulce portando “in dote” uno spezzone di vita privata e di disegni inediti del grande artista. Un quaderno ricevuto in dono da Dora, la sua madrina di battesimo, figlia guarda caso, proprio di quel Nespolo della dedica.
Siamo negli anni ’40 quando nasce l’amicizia divenuta poi fraterna tra Nespolo ed Ardito, entrambi figli di emigrati della nostra città, arrivano dal sud America, il primo dal Cile e Pietro dall’Argentina, con una lingua che li accomuna, insieme a quell’ indissolubile sentimento molto Ligure, di orgoglio delle proprie radici che li fa sentire entrambi Rapallini. Una immagine di una Rapallo ben diversa da oggi, dove ci appare Nespolo come titolare dell’Agenzia Riviera di Piazza Cavour, ma anche costruttore dei due bei palazzi di Corso Assereto di fronte all’odierno Scarpamondo, il nonno “Dino” di Paolo Melani, con la sua officina di maniscalco, in mezzo agli orti di S. Anna (di fronte all’attuale Croce Bianca), gestita durante la guerra dalla moglie Cesarina e, Pietro, giovane magro col cappello e col suo quaderno in mano a disegnare i primi personaggi delle sue famose vignette. Non sapremo mai le confidenze che, magari in lingua spagnola, si scambiarono i due amici, ma di una cosa siam certi, entrambi vennero a Rapallo perché si sentirono Rapallini, nella nostra città lasciarono un segno importante e per quella conoscenza comune con Cesarina, oggi abbiamo la fortuna, nel ricordare doverosamente il nostro illustre concittadino Pietro Ardito, nel 15° anno della sua morte, di ammirare alcune delle sue prime e inedite caricature. Un grazie a Pietro Ardito, ma anche a Paolo che ci ha permesso di condividere una pagina di vita del grande vignettista.
Pulce Nadia Molinaris
e poi… ritrovi un segno
e poi…. in mezzo a tutto ciò che di carta il mare si è portato via, che non riesci a recuperare, ritrovi questo, ritrovi un momento del nostro Circolo, ritrovi “LA CULTURA” che è storia, che è tradizioni, che è anima, che è voce, che ci urla < CI SONO> che ci urla <NON MOLLATE!> che ci dice che il nostro piccolo Circolo della Pulce C’è, c’è per TUTTI, senza bandiere, senza colori, ma con il solito amore per la propria Città, ove nessuno dovrà restare indietro, dove se qualcuno non ce la fa, ci fermeremo per prenderlo per mano. FORZA!!! Pulce