MAFIA in Liguria… dentro ed oltre il libro
Chi pensava che un tema così specifico non avrebbe attirato partecipanti, si è dovuto ricredere.
Una presenza di pubblico oltre le aspettative e le prenotazioni, nella veranda dell’ Hotel Italia e Lido, piena oltre misura che ha visto tra l’altro la partecipazione di autorità civili, religiose oltre a quelle politiche, domenica 17 per la presentazione del romanzo “Il venditore di bibite” di Achille Maccapani, edito fratelli Frilli e che tratta di infiltrazioni mafiose in Liguria.
Dopo il saluto del Sindaco di Rapallo ai presenti e all’autore, già Segretario Comunale dal 2012-2015 della nostra città, l’ora e mezzo d’incontro è trascorsa con estrema attenzione di tutti sino all’ultimo minuto, nonostante il caldo estivo. Nella prima parte dell’incontro, volto alla presentazione del libro, la giornalista Alessandra Fontana, che ne ha curato anche una recensione sul Blog La Lettricecontrocorrente, ha diretto l’intervista all’autore. Senza mai svelare il contenuto del romanzo, ha saputo far raccontare non solo i retroscena dell’inchiesta e dei personaggi che sono la trama del romanzo, ma, viste le specifiche competenze dell’autore, anche gli strumenti e le norme legislative in aiuto, o assenti come quelle oltre confine, alla lotta contro le mafie.
Dopo gli auguri dello scrittore Carlo A. Martigli, l’opinione di alcuni lettori, Ondina Ravera ed Alessandra Rotta e il simpatico intervento di Amalia Rovegno (Ristorante Monique) su un piatto ligure citato nel libro, a riportare i presenti dalla mafia del romanzo a quella della realtà, è intervenuta la “Pulce” – Nadia Molinaris. Cinquanta secondi in cui, accompagnata dalla viola di Giulia Ermirio, ha interpretato liberamente otto righe scritte da Martino Lo Cascio, facendo rivivere uno dei delitti più agghiaccianti, quello del piccolo Giuseppe Di Matteo, che a detta dei presenti, ha fatto “accapponare la pelle”, trascinando ad un doveroso tributo a tutte le vittime innocenti di mafia.
E’ il consigliere regionale Claudio Muzio ad aprire col suo intervento, una analisi sulla tematica delle mafie in Liguria e sul comportamento che un buon amministratore pubblico deve adottare per mantenere il proprio territorio indenne dall’illegalità, seguito dall’augurio di Roberto Bagnasco che il nostro territorio continui ad essere quello in cui per tanti anni lui ha operato ove se anche son partite delle denunce non hanno mai portato a nulla.
Ma è la domanda al centro del delicato tema affrontato, che ognuno si è posto e che Alessandra Rotta ha formulato ai relatori che vogliamo lasciare ad ognuno di voi: << Se, la realtà è effettivamente intrisa di connivenze, infiltrazioni e nepotismo, come può il cittadino comune sfuggire a tutto questo e contribuire al risanamento di questa fetta di società ?>> Per i partecipanti al convegno invece, la risposta è arrivata da un relatore di eccezione, presente nel pubblico, ma senza divisa.
Se è vero un proverbio del sud che cita “Niru cu niru nun tingi” (il nero sul nero non macchia), deve essere impegno di ogni cittadino contribuire a mantenere il proprio territorio “chiaro” affinchè anche la più piccola macchia d’inchiostro nero, sia subito visibile e cancellabile e se a cancellarla “spetta alle divise” forse è giunto il momento per tutti di vedere dentro alle divise, delle persone che vivono con noi la nostra città. A conclusione, il gelato noir del Frigidarium creato di un colore a tema, per dare il proprio contributo, è stato particolarmente apprezzato dai partecipanti che qui vogliamo ringraziare tutti, senza fare un elenco, perché siam certi che ognuno ha dato un contributo all’altro, ad arricchire la coscienza civile. All’amico Achille Maccapani auguriamo un crescente successo, per questo romanzo e per i prossimi in programma.
La RECENSIONE della giornalista Alessandra Fontana
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Valle del Tuja: la Storia non può essere demolita
La Storia non può essere demolita.
La Valle del Tuja a Rapallo, è forse una delle poche vallate rimaste incontaminate, conosciuta come la Valle dei Mulini perché proprio grazie al Rio Tuja qui sorsero, in gran numero lungo le sponde. Ancor oggi ne esistono di funzionanti e ben conservati , un agglomerato storico che risale ad almeno 400 anni fa e che con decreto Ministeriale del 25.03.2005 è stato inserito nei Siti di Interesse Comunitari della Liguria. Ebbene anche in questa Valle sta per consumarsi , come per le “Case di Noè” la distruzione di un manufatto di pregio, che fa parte della storia, che anche se non fosse un mulino è un edificio storico, parte sostanziale di questa valle. Vincolo architettonico o non vincolo, norme urbanistiche o non, non è concepibile che si debba riscrivere un nuovo “Silenzio degli innocenti” senza poter intervenire prima di un delitto storico. A noi non interessa quale sarà lo strumento che questa Amministrazione adopererà per bloccarne la demolizione, che sia tecnico o politico poco ci importa, noi chiediamo che con ogni mezzo questa Amministrazione dimostri di essere “sovrana” sul proprio territorio, sensibilizzando anche la Regione per ciò che gli compete, affinchè si riempia il vuoto dello spazio in cui nuotano interpretazioni che permettano in “piena legalità” la distruzione della storia.
Non vogliamo addentrarci nuovamente dentro i meandri del Piano Casa, che ci riserviamo eventualmente di approfondire in seguito se sarà il caso, anche perché sarebbe poco comprensibile per molti ed obbiettivamente non ci compete, vogliamo solo dei risultati.
Sottolineiamo nuovamente il fatto che, permettere questa demolizione significherebbe creare il precedente per rendere demolibili tutte le costruzioni a poche decine di metri dai corsi d’acqua, INDISCRIMINATAMENTE , qualunque esse siano, come in questo caso, EDIFICI di PREGIO, che sarebbero salvati solo da un vincolo monumentale specifico e che non ricadono in zone inondabili, come storicamente i nostri vecchi ci hanno dimostrato con le costruzioni di questa Valle dei Mulini, che con i loro 400 anni non sono mai state allagate dal Rio.
una immagine dei Mulini
e una immagine della Valle di come è, ancora incontaminata
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e un po’ di storia tratta dal sito del Sestiere Seglio
Nel territorio del sestiere Seglio vi é una tra le ultime vallate, quasi del tutto incontaminate, di Rapallo, quella del Tuia. Questo sito dichiarato di interesse comunitario comprende l’area tra il Rio Tuia e Montallegro e si estende per circa 500 ettari sviluppandosi su una fascia altitudinale che va dai 200 ai 670 m di quota. Ha origine da due impluvi posti a sud del Monte Rosa e ad ovest del Monte Castello che si uniscono a quota 275, poco ad est della localita’ Castruzzo, unico piccolo nucleo insediativo. La valle del torrente Tuia, pur essendo a diretto contatto con la fascia costiera e con la città, é rimasta sostanzialmente estranea alla crescita urbana, e presenta lungo il suo breve corso un microclima che ha favorito il proliferare di una flora e fauna molto particolare e fragile. Numerose sono le specie di orchidee, e compaiono anche varie crittogame, tra cui licheni e muschi rari. Sul piano faunistico, sono interessanti le specie legate agli ambienti umidi: tra quelle endemiche ricordiamo la salamandrina dagli occhiali, la rana appenninica, il geotritone e il coleottero Trogaster Gestroi. Protette da norme europee o regionali sono la salamandra, la natrice viperina e la rana punteggiata, piccolo anfibio estremamente raro e minacciato in Italia. Lungo il Tuia nascono sorgenti attive tutto l’anno e che danno acqua in continuazione al torrente; è per questo che la valle ospitava nel passato maestosi mulini ad acqua, per cui era chiamata la Valle dei Mulini; vi si trova tra le altre, la fontana “Pigogiosa” la fonte di Canepa e la fontana di “Loea”. Tra i vecchi mulini quello della famiglia Pastene é oggi un’attrattiva della zona ed é ancora in funzione, mentre vi sono tutti intorno i ruderi di antichi mulini tra cui quello nei dintorni di casa Campodonico, i mulini Co’, e tanti altri. Nell’alta Valle Tuja, lungo la mulattiera che collega il Santuario di Montallegro con Sant’Ambrogio, in località “Ciappoeia” un tempo esisteva una piccola cava di ardesia. La vallata nella sua integrità merita quindi una visita, ma che sia discreta.
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stralcio della Gazzetta Ufficiale n. 157 dell’ 8 luglio 2005 in cui il sito della Valle del Tuja viene inserito negli elenchi dei Siti di Interesse Comunitari dopo decreto Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio del 25 marzo 2005.
Convocazione Assemblea Ordinaria dei Soci
A tutti i gentili Soci del Circolo della Pulce,
Oggetto: Convocazione Assemblea Ordinaria dei Soci
Si comunica che l’ Assemblea in oggetto avrà luogo presso la saletta interna del Ristorante Sapore di Mare (Lungomare Vittorio Veneto 32) in data 27 Aprile 2016 alle ore 00,10 in prima convocazione, e GIOVEDI’ 28 APRILE p.v. DALLE ORE 18:30 IN SECONDA CONVOCAZIONE, per discutere e deliberare sul seguente
ORDINE DEL GIORNO
- Approvazione bilancio consuntivo 01.01.2015 – 31.12.2015
- Approvazione bilancio preventivo 01.01.2016 – 31.12.2016
- Un anno di Circolo
- Varie ed eventuali
Ringraziando tutti coloro che vorranno partecipare personalmente si ricorda a chi non potesse intervenire che potrà farsi rappresentare da altro Socio che ne abbia i requisiti, munito di semplice delega. Si ricorda anche che il Circolo, per tutto ciò che fa, ha come unica entrata il ricavato delle iscrizioni, per questo mi permetto di rammentare a chi non lo avesse ancora fatto, il versamento della quota per l’anno 2016 (Euro 15,00 se unico iscritto- Euro 10,00 se più iscritti dello setesso nucleo famigliare). Cordiali saluti
Il Presidente
Eleonora Mastellone
Associazione Culturale Apartitica senza scopo di lucro “CIRCOLO della PULCE” fondata il 04 Giugno 2010 – Rapallo – Via Langano, 32 C.F.: 91043450104
DELEGA di RAPPRESENTANZA e VOTO:
Oggetto: delega.
Io sottoscritto/a (Cognome/Nome Socio delegante) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
impossibilitato/a ad intervenire all’Assemblea dei Soci che si terrà il giorno 28.04.2016 presso la Saletta interna del Ristorante Sapore di Mare – Lungomare, Rapallo – dalle ore 18,30 alle 22,30
DELEGO
il/la Socio/a. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
a rappresentarmi all’Assemblea stessa e nelle eventuali decisioni coseguenti il punto 4) dell’ O.d.G.
Fin da ora preciso di approvare pienamente il suo operato.
Cordiali saluti.
. . . . . . . . . . . . . . . , lì . . . . . . . . . . . . . . . .
(luogo) (giorno/mese/anno)
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
(firma del Socio delegante o mail accompagnatoria di autorizzazione)
Per convalida
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
(Il Presidente)
N.B.:un Socio può farsi rappresentare, nell’Assemblea, da un altro Socio che abbia diritto al voto.
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…UNA PICCOLA NOTA: Abbiamo organizzato due eventi e di grande successo, senza scopo di lucro dei quali hanno potuto goderne tutti in modo gratuito, ove anche l’Amministrazione ne ha avuto comunque un ritorno di successo, questi sono costati in media Euro 2250 cad. ma dove le tasse (suolo pubblico, affissione ecc.) hanno inciso per ben 1200 Euro, ovvero il 26,67% circa (nonostante il Patrocinio del Comune le dimezzi) . Io credo che quando qualunque Associazione, senza scopo di lucro, organizza un evento (che esuli dalla vendita) di cui TUTTI possono usufruire in modo GRATUITO, dovrebbe essere esentata dal pagamento del SUOLO PUBBLICO e in caso di eventi musicali anche della SIAE visto che anche l’Amministrazione (qualunque essa sia) ne ha un ritorno di “successo” (Nadia Molinaris)
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UN ANNO di CIRCOLO:
Gennaio 2015/gennaio 2016 (lavoro svolto dal Circolo della Pulce nell’ultimo anno)
1- Dopo l’ottenimento del VINCOLO MINISTERIALE della nostra Mulattiera per Montallegro , abbiamo portato avanti e seguito tutto l’iter riguardante la battaglia dei PANNELLI ABUSIVI sulla stessa Mulattiera (durato 5 anni) che ha richiesto tempo, impegno e tenacia
2- Abbiamo organizzato campagna di raccolta fondi per gli Alluvionati del Tigullio stampando anche cartoline e materiale di sensibilizzazione alla SOLIDARIETA’, raccogliendo quasi 3000 Euro
3- Abbiamo portato e consegnato di persona nelle mani di chi aveva bisogno, le somme, dando un piccolo aiuto a quattro famiglie di Carasco, Leivi e San Colombano (alle quali non era stato dato nulla istituzionalmente) e alla ProtezioneCivile di Carasco- S.Colombano .
4- Siamo scesi al fianco dei residenti Via Rocche di S. Maria al fine di spingere l’Amministrazione a ridurre i tempi burocratici riguardanti il ripristino della loro strada crollata per l’alluvione
5- Ci siamo fatti portavoce del concittadino Giovanni Pernigotti al fine di realizzare, cosa avvenuta, il suo desiderio di rivedere la villa-prigione in cui era stato imprigionato in tempo di guerra a Portofino
6- Abbiamo studiato e pianificato il difficile blocco del TRAFFICO cittadino per organizzare la PRIMA DOMENICA ECOLOGICA e per la prima volta abbiamo fermato in Piazza Cile i BUS turistici, chiuso al traffico tre Vie importanti come Via della Libertà, Corso Matteotti e Corso Italia trasformando il tutto in un evento,da noi coordinato a costo zero per il Comune e con grande successo sia mediatico che di partecipazione
7- Abbiamo dimostrato che si può intervenire sulla VIABILITA’ fermando per la prima volta i Bus turistici in Piazza Cile, chiudendo al traffico tre Vie importanti come Via della Libertà, Corso Matteotti e Corso Italia senza creare criticità e, forti del risultato, abbiamo sollecitato l’Amministrazione a sperimentare diversi percorsi veicolari ripresentando il nostro “piano di sensi unici”
8- Siamo RIUSCITI nell’intento prefissatoci e a giugno sono stati SMANTELLATI i PANNELLI ABUSIVI che deturpavano la nostra storica Mulattiera.
9- Siamo riusciti a realizzare il SOGNO di Giovanni Pernigotti che il 2 luglio ha potuto tornare alla Villa in cui era stato imprigionato, accolto dai nuovi proprietari i Signori Savinelli, accompagnati dal Sindaco di Portofino, il Sindaco di Rapallo e Roberto Bagnasco che ben conosceva i protagonisti della storia
10- Abbiamo denunciato con coraggio la MANCANZA di TUTELA dell’antico Borgo CASE di NOE’ chiedendone al Ministero e alla Regione la sua preservazione e agli Uffici Comunali spiegazioni delle apparenti incongruenze (iter che seguiremo con atti conseguenti e porteremo a conclusione come quello per la Mulattiera)
11- Abbiamo organizzato la giornata “Bambini in Libertà” promuovendo attraverso la socializzazione ed un percorso ludico, la CULTURA delle arti della musica, del disegno e degli antichi mestieri, sensibilizzando ad un diverso stile di vita che preveda sport, una diversa mobilità e cibi a Km. Zero, a costo zero per il Comune e con grande successo sia mediatico che di partecipazione
12- Insieme a Fiab Vivinbici abbiamo spronato (ed ottenuto) l’Amministrazione ad aderire alla “Settimana Europea della mobilità sostenibile” con l’intento che dopo l’adesione si passi anche a fatti concreti sul tema (che continueremo a seguire)
13- Abbiamo organizzato un incontro col Sindaco Carlo Bagnasco, l’Assessore ai lavori pubblici Arduino Maini e il Consigliere Eugenio Brasey sul tema Cultura, al fine tra l’altro, di sollecitare l’Amministrazione a valutare un accorpamento dei due musei, Merletto e Gaffoglio ed una più idonea collocazione e comunque una maggior visibilità, ne è seguito un sopralluogo presso i Musei , le possibili soluzioni sono ancora al vaglio
14- Abbiamo denunciato la grave pericolosità di una “PORTA APERTA” in Autostrada e della mancanza della recinzione
15- Abbiamo sollecitato su richiesta degli abitanti, il ripristino di una importante pedonale di collegamento tra Via Torre Dondero e Via S. Pietro
16- Abbiamo partecipato ad un incontro in Regione invitati dal Dott. Arch. Dino Biondi, Dirigente del Settore Pianificazione territoriale e Tutela del Paesaggio per illustrare la nostra richiesta di salvaguardia degli antichi Borghi che è stata presa in alta considerazione
17- Siamo stati esortati ed invitati dall’ Arch. Pier Paolo Tomiolo, Direttore Generale del Dipartimento, che inoltre ci ha garantito per iscritto, la piena considerazione di quanto richiesto “ di voler cortesemente indicare anche altre situazioni territoriali presenti nel Comune di Rapallo meritevoli di tutela paesaggistica laddove questa non sia già operante”
18- Abbiamo lanciato un appello ai cittadini (che stanno rispondendo) proprio col fine di stendere un elenco di luoghi meritevoli di tutela
19- Da settimane ( ma è ancora prematuro parlarne) individuato un Bando che poteva essere importante per la nostra Città, stiamo organizzando e partecipando a riunioni, presenti anche rappresentanti dell’Amministrazione e degli Uffici interessati per accedere a finanziamenti a fondo perduto finalizzati alla valorizzazione del Patrimonio Culturale e storico, pratica ancora in itinere
In sintesi: Ambiente, Patrimonio storico culturale, Salute, Abusivismo edilizio, Solidarietà, Ascolto dei Cittadini, Burocrazia, Traffico, Viabilità, Eventi e Cultura. Il tutto con particolare attenzione alla Qualità della Vita e della Città nel SUO INSIEME, senza entrare nella vecchia logica “degli orticelli”.
Qualche immagine di un anno di Circolo:
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(8) Illustrissimi Sindaco e Presidente del Consiglio…
Al Sindaco Carlo Bagnasco,
al Presidente del Consiglio Comunale Mentore Campodonico,
agli Assessori,
ai Consiglieri Comunali e
ai Dirigenti Uffici di Competenza
Oggetto: Impegno di salvaguardia immobili di interesse storico culturale, paesaggistico
Premesso
che il Circolo della Pulce sta conducendo tra le ultime battaglie quella della tutela dei borghi storici e nello specifico quella per i Borghi Case di Noè e di Gravero;
che per tutelarli ci siamo rivolti alla Regione al fine di apporvi il vincolo Paesaggistico;
che come da incontro con il Dirigente Settore Pianificazione territoriale e Tutela del Paesaggio abbiamo avuto rassicurazioni che tale vincolo sarà allargato alle zone da noi segnalate;
che lo stesso Direttore Generale del Dipartimento Arch. Pier Paolo Tomiolo ci ha esortato ad inviare un elenco di zone in cui, a nostro giudizio, sarebbe indispensabile apporre eventuali nuovi vincoli;
che pur essendo al momento soddisfatti dei provvedimenti presi da codesta Amministrazione nello stilare l’elenco delle zone da escludere dall’applicazione dell’Art.4 del Piano Casa
chiede
Visto che l’esclusione dall’applicazione dell’Art. 4 piano casa, non preserva (in assenza di altri vincoli) dalle demolizioni e ricostruzioni, ma solo dall’applicazione dell’ampliamento volumetrico,
che sia tenuto in debito conto e caso per caso, la possibilità di applicare tutti quegli strumenti che ne possano tutelare il restauro conservativo ed impedire la demolizione di edifici che devono essere considerati testimoniali, andando anche in deroga, là ove possibile, a norme che paradossalmente “impongano” demolizioni o intonaci invasivi, partendo quindi dal presupposto della conservazione e tutela dell’ambiente, senza trincerarsi dietro alla frase “è previsto dalle norme”.
In particolare ci rivolgiamo al Sindaco Carlo Bagnasco e al Presidente del Consiglio Mentore Campodonico, affinchè dichiarino espressamente nel Consiglio Comunale del 1° marzo tale volontà e impegno, da comunicare ed estendere agli Uffici di competenza.
Ringraziando, si allegano le nostre osservazioni sul “Piano Casa”
Rapallo, 27 Febbraio 2016
Circolo della Pulce
(il Presidente Eleonora Mastellone)
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vedi anche:
7) http://www.circolodellapulce.it/pulce/piano-casa-cio-che-va-cio-che-non-va-e-il-paradosso.html
(6) http://www.circolodellapulce.it/pulce/un-altro-passo-avanti.html
5) http://www.circolodellapulce.it/pulce/case-di-noe-i-cittadini-rispondono-entusiasti.html
4) http://www.circolodellapulce.it/pulce/case-di-noe-verso-la-vittoria.html
1) http://www.circolodellapulce.it/pulce/salviamo-dalle-demolizioni-lantico-borgo-case-di-noe.html
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Circolo della Pulce: Nuovo Direttivo e saluto del nuovo Presidente
Quale nuovo Presidente, saluto e ringrazio tutti i Soci che mi hanno votato ed il Direttivo che mi ha eletto, impegnandomi sin da ora a portare avanti gli impegni del nostro Circolo che da 5 anni è occhio attento e propositivo della Città, mantenendo fede ai principi fondanti che si riassumano nella trasparenza e nell’ascolto delle opinioni di ciascuno e nell’anteporre l’interesse della Città a quello della semplice e spesso inutile visibilità finalizzata solo alla conquista di una “poltrona”.
Eleonora Mastellone
Si comunica che si è svolta l’Assemblea annuale degli iscritti dell’Associazione Culturale Circolo della Pulce, tra i punti all’O.D.G si è provveduto anche al rinnovo del Consiglio Direttivo dell’associazione e degli organi sociali.
Il nuovo Consiglio direttivo è quindi composto da: Nadia Amalia Molinaris, Eleonora Mastellone, Giancarlo Modaffari, Carlo A. Martigli, Yasser Ahmed, Massimo Simonetti, Caterina Longo.
Per i Revisori: Piero Cevasco e Tiziana Peirano
Nel corso della prima riunione del Consiglio direttivo, sono state votate le cariche sociali : Presidente Eleonora Mastellone, Vice Presidente Giancarlo Modaffari, Segretaria Caterina Longo, Rapporti coi Soci, esterno e Stampa Nadia Molinaris, Responsabile Cultura Carlo A. Martigli, Responsabile Urbanistica e Territorio Massimo Simonetti , Responsabile problematiche Commercio Yasser Ahmed, Responsabile Ambiente e Sociale Giancarlo Modaffari. In conclusione serata, i presenti, per acclamazione, hanno conferito il titolo di Presidente onorario alla Pulce (Nadia Molinaris). E’ stata confermata l’istituzione di un gruppo ristretto di lavoro, composto da coloro che daranno una maggior disponibilità, che affiancherà il nuovo Direttivo segnalando e scegliendo argomenti e priorità da affrontare.
A breve tale gruppo e il nuovo Direttivo si riuniranno per analizzare, decidere e comunicare le linee da seguire anche in forza della nuova Presidenza.
Ricordando che il Direttivo presta la sua opera in forma volontaria e senza alcun emolumento e che ogni iniziativa del Circolo, che è senza scopo di lucro, si finanzia esclusivamente con le quote di iscrizione, si invitano amici e simpatizzanti ad iscriversi o sostenerci comunicandolo via e-mail a o telefonando al 320 0610660. Grazie
Il Presidente
Eleonora Mastellone
(www.circolodellapulce.it)
Delibera QUOTE Associative
Questa sera 3 marzo 2015 ore 21.00, si è riunito il Direttivo, allargato al gruppo di lavoro, presso la saletta interna del Sapore di Mare. In tale riunione si è deliberata la presente modifica:
Per il 2015, visto il perdurare della crisi economica, la quota associativa del Circolo sarà di Euro 10,oo se l’iscritto è più di uno e appartenente allo stesso nucleo familiare. Resta a 15,oo Euro per il socio ordinario singolo e ad offerta libera per i soci simpatizzanti.
Statuto del Circolo della Pulce
STATUTO Associazione Culturale “CIRCOLO della PULCE”
Premesso:
che il “Circolo della Pulce” è apartitico e chi aderisce deve RISPETTARE le opinioni di ognuno mettendosi in ascolto, PER il rispetto del fine, NEL rispetto delle persone, COL rispetto dei fatti, siano questi compiuti dal singolo socio o dal Circolo;
che la premessa è parte integrante e sostanziale dello statuto:
Art. 1- In data quattro Giugno duemiladieci, in Rapallo
E’ costituita l’Associazione culturale denominata “CIRCOLO della PULCE” con sede in Rapallo Via LANGANO, 32. Essa è un’associazione di fatto, indipendente, apartitica, con durata illimitata nel tempo e senza scopo di lucro, regolata a norma del Titolo I Cap. III, art. 36 e segg. del Codice Civile, nonché del presente Statuto.
Art. 2 – L’Associazione si prefigge di:
- promuovere la vita sociale, la cultura, le tradizioni, gli avvenimenti , che interessano la società moderna in genere, con particolare attenzione a quelli riguardanti la propria città svolgendo la propria attività prevalentemente nell’ambito cittadino, provinciale o regionale.
- rappresentare le aspirazioni della popolazione del territorio;
- tenere informata la popolazione e offrire a chiunque, nel rispetto delle pari opportunità, la possibilità di esprimere le proprie opinioni sugli argomenti sopra elencati; facilitare e incentivare la circolazione di idee e progetti per una comune crescita civile, umana, socio-economica e politica che rappresenti le aspirazioni della popolazione del territorio
Art. 3 – L’Associazione “Circolo della Pulce” intende raggiungere i suoi fini:
- curando e promuovendo momenti di incontro, di discussione e di collaborazione con organizzazioni Sociali, Sportive, Culturali, di Volontariato, di Categoria, Politiche o comunque atte al raggiungimento del fine.
Art. 4 – L’Associazione “Circolo della Pulce ” è aperta a tutti coloro che, interessati alla realizzazione delle finalità indicate nell’art. 2, desiderino offrire la propria collaborazione e che abbiano i requisiti richiesti; non possono iscriversi coloro che, al momento della domanda, risultino iscritti ad un partito politico o siano esplicitamente attivi in favore di un partito politico o che siano sottoposti alle restrizione previste dall’Art.2 del DPR del 20.03.67 (norme disciplina elettorato)
- Risultano soci fondatori tutti coloro che hanno sottoscritto il presente statuto.
- Sono soci ordinari tutte le persone maggiorenni che, avendone i requisiti e intendendo aderire all’associazione, presentano la propria richiesta al Consiglio direttivo e si impegnano sia al versamento della quota annuale, che alla collaborazione effettiva alle attività promosse dall’associazione.
- Sono soci sostenitori i soci ordinari che verseranno liberamente una quota superiore a quella prefissata.
- Sono soci simpatizzanti, tutti coloro che, non avendo i requisiti richiesti nel presente articolo, al momento della presentazione della domanda di iscrizione, aspirino a diventare soci ordinari, o diano un significativo contributo alla crescita del circolo e/o al raggiungimento dello scopo. Tali soci parteciperanno solo alle riunioni aperte a tutti o a quelle in cui il Direttivo avrà espresso parere favorevole, tali soci, saranno tenuti a versare quote libere. I soci simpatizzanti non hanno diritto di voto in assemblea.
- Sono soci onorari, tutti coloro, individuati in persone od enti, che in qualsiasi modo contribuiranno efficacemente al raggiungimento delle finalità nominati dal Direttivo; i soci onorari non hanno diritto di voto in assemblea.
- La quota non è trasmissibile e non è soggetta a rivalutazione.
Art. 5 – L’ammissione come soci ordinari a coloro che ne fanno richiesta mediante domanda scritta, è deliberata dal Consiglio direttivo. In caso di non ammissione è concesso appello, entro 30 giorni, all’organo di controllo.
Art. 6 – Tutti i soci sono tenuti a rispettare le norme del presente statuto e l’eventuale regolamento interno, secondo le deliberazioni assunte dagli organi preposti. In caso di comportamento difforme, che rechi pregiudizio agli scopi, al patrimonio dell’associazione o agli stessi soci, il Consiglio direttivo dovrà intervenire ed applicare le seguenti sanzioni: richiamo, diffida, espulsione dall’Associazione.
I soci espulsi possono ricorrere all’organo di controllo per iscritto entro trenta giorni dalla data del provvedimento.
Art. 7 – Tutti i soci, fondatori, ordinari e sostenitori, hanno diritto di voto, se in regola col versamento delle quote, per l’approvazione e le modificazioni dello statuto e dei regolamenti e per la nomina degli organi direttivi dell’associazione. Il diritto di voto si matura come da Regolamento interno o in mancanza di questo dopo quattro mesi di iscrizione.
Art. 8 – Le risorse economiche dell’associazione sono costituite:
- dalle quote associative;
- da contributi da parte di enti o privati.
La quota associativa annuale è stabilita dal Consiglio direttivo. Eventuali contributi straordinari sono stabiliti dall’assemblea, che ne determina l’ammontare.
Le elargizioni in danaro, le donazioni e i lasciti, sono accettate dal Consiglio Direttivo che è tenuto a informarne l’assemblea unitamente al loro impiego.
È vietato distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell’Associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge.
Art. 9 – L’anno finanziario inizia il 1° gennaio e termina il 31 dicembre di ogni anno.
Il Consiglio direttivo deve redigere i bilanci preventivo e consuntivo. Tali bilanci devono essere approvati dall’Assemblea ordinaria ogni anno entro il mese di aprile.
Essi devono essere depositati presso la sede dell’Associazione entro i 15 giorni precedenti la seduta per poter essere visionati dai soci che intendono consultarli.
Art. 10 – Gli organi dell’Associazione sono:
- l’Assemblea dei soci; (soci fondatori, ordinari e sostenitori)
- il Consiglio direttivo;
- il Presidente;
- i Revisori o Organo di controllo.
. Art. 11 – L’Assemblea dei soci, assicura una corretta gestione dell’Associazione ed è composta da tutti i soci fondatori, ordinari e sostenitori, ognuno dei quali ha diritto ad un voto, qualunque sia il valore della quota, se in regola col versamento della quota stessa, le votazioni, salvo decisioni straordinarie del Direttivo, saranno espresse in modo palese.
Essa è convocata almeno una volta all’anno in via ordinaria, ed in via straordinaria in caso di richiesta del Consiglio direttivo o da almeno un terzo degli associati (soci fondatori, ordinari e sostenitori)
L’assemblea, sia ordinaria che straordinaria, è valida e delibera in prima convocazione con la presenza e col voto favorevole della maggioranza dei soci; in seconda convocazione la validità prescinde dal numero dei presenti.
La convocazione avviene mediante avviso pubblico affisso all’albo della sede almeno 15 giorni prima della data prevista per l’assemblea o con altri mezzi idonei per lo scopo.
Delle delibere assembleari deve essere data pubblicità mediante affissione all’albo della sede del relativo verbale o con altri mezzi idonei per lo scopo.
Art. 12 – Oltre ad esercitare le funzioni amministrative l’assemblea ordinaria ha i seguenti compiti:
- elegge il Consiglio direttivo e i Revisori;
- approva i bilanci preventivi e consuntivi;
L’Assemblea straordinaria delibera sulle modifiche dello Statuto e sull’eventuale scioglimento dell’Associazione.
All’apertura di ogni seduta l’assemblea elegge un presidente ed un segretario che dovranno sottoscrivere il verbale finale.
Il presidente dell’assemblea è nominato dall’assemblea stessa oppure presiederà il presidente del Consiglio Direttivo ed in caso di impedimento il Vice-Presidente, il quale è assistito dal Segretario. Nell’occasione di rinnovo delle cariche sociali sarà assistito anche da due scrutinatori scelti dal Presidente fra i soci intervenuti all’Assemblea. Spetta al Presidente concedere il diritto di intervento e constatare la regolare costituzione dell’Assemblea. Delle riunioni dell’Assemblea verrà redatto processo verbale, firmato dal presidente e dal Segretario.
Art. 13 – Il Consiglio direttivo è composto da 7 membri, eletti dall’Assemblea fra i propri componenti. E’ competenza del Consiglio direttivo eleggere al proprio interno il Presidente, il Vice Presidente, il Segretario ed eventuale Cassiere.
- Il Presidente ed in sua assenza il Vice-Presidente rappresenta l’Associazione nei confronti dei terzi, salvo le eventuali deleghe o mandati conferiti a singoli componenti del Consiglio Direttivo. Il Presidente coordina tutte le attività.
- Il Segretario cura la verbalizzazione delle sedute dell’Assemblea dei soci e del Consiglio Direttivo, cura la corrispondenza ed i comunicati. Il Cassiere tiene la contabilità inerente ai fatti della gestione ordinaria e straordinaria dell’Associazione; ha la facoltà altresì su autorizzazione del Presidente di effettuare riscossioni e pagamenti inerenti alla gestione dell’Associazione.
- I Revisori, salvo diversa deliberazione dell’assemblea, si compone di due membri, scelti anche fra non soci ed eletti dell’Assemblea; essi rimangono in carica un triennio. In caso di morte, di rinuncia o di decadenza di un revisore, subentrano i revisori supplenti in ordine di voti. I nuovi revisori scadono insieme con quello in carica. Se con i revisori supplenti non si completa il collegio deve essere convocata l’Assemblea perché provveda all’integrazione del collegio medesimo. I Revisori eseguono il controllo della gestione contabile dell’Associazione e riferiscono su di essa all’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio.
- In caso di dimissione, decadenza o comunque di diminuzione di uno o più membri del Consiglio direttivo, il/i sostituto/i saranno eletti da una Assemblea straordinaria al luopo convocata. Nel caso in cui la diminuzione o le dimissioni riguardassero la maggioranza dei membri del Consiglio Direttivo si dovranno indire nuove elezioni. La stessa procedura sarà applicata per i Revisori o Organo di controllo.
Il Consiglio direttivo è validamente costituito quando sono presenti 3 membri. I membri del Consiglio direttivo svolgono la loro attività gratuitamente e durano in carica 3 anni. L’intero Consiglio direttivo o anche un suo singolo componente, possono essere revocati dall’Assemblea con la maggioranza di 2/3 dei soci(soci fondatori, ordinari e sostenitori). I componenti del Consiglio direttivo decadono automaticamente nel caso siano assenti non giustificati a tre riunioni consecutive del Consiglio.
Art. 14 – Il Consiglio direttivo è l’organo esecutivo dell’associazione, si riunisce in caso di necessità ed è convocato:
- dal Presidente;
- da almeno 3 dei componenti, su richiesta motivata;
- dai soci (soci fondatori, ordinari e sostenitori) su richiesta motivata e sottoscritta da almeno il 30% degli stessi.
Il Consiglio direttivo ha tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione.
Nella gestione ordinaria i suoi compiti sono:
- approva eventuale Regolamento interno;
- predisporre gli atti da sottoporre all’Assemblea;
- formalizzare le proposte per la gestione dell’Associazione;
- elaborare il bilancio consuntivo che deve contenere le singole voci di spesa e di entrata relative al periodo di un anno;
- elaborare il bilancio preventivo che deve contenere, suddivise in singole voci, le previsioni delle spese e delle entrate relative all’esercizio annuale successivo;
- stabilire gli importi delle quote annuali delle varie categorie di soci;
Di ogni riunione deve essere redatto verbale che resta a disposizione dei Soci a semplice richiesta.
Art. 15 – Il Presidente dura in carica tre anni, è il legale rappresentante dell’Associazione e svolge le seguenti funzioni:
- convoca e presiede il Consiglio direttivo;
- sottoscrive tutti gli atti amministrativi compiuti dall’Associazione;
- può aprire e chiudere conti correnti bancari e postali e procedere agli incassi;
- conferisce ai soci procura speciale per la gestione di attività varie, previa approvazione del Consiglio direttivo.
Art. 16 – I Revisori o Organo di controllo è composto da due soci eletti dall’Assemblea al di fuori dei componenti del Consiglio direttivo. Dura in carica tre anni ed ha le seguenti funzioni:
- verificare periodicamente la regolarità formale e sostanziale della contabilità;
- redigere apposita relazione da allegare ai bilanci preventivo e consuntivo;
- decidere insindacabilmente, entro trenta giorni dalla presentazione del ricorso, sulle decisioni di espulsione e sui dinieghi di ammissione.
Art. 17 – Lo scioglimento dell’Associazione è deliberato dall’assemblea straordinaria. Il patrimonio residuo dell’ente deve essere devoluto ad associazione con finalità analoghe o per fini di pubblica utilità, sentito l’organismo di controllo di cui all’art. 3, comma 190 della legge 23.12.96, n. 662.
Art. 18 – Le cariche elettive vengono svolte in modo totalmente gratuito.
Art. 19 – Per quanto non previsto dal presente statuto valgono le norme di legge vigenti in materia.
NORMA TRANSITORIA: entro un anno dalla data odierna sarà convocata Assemblea che nominerà il Direttivo definitivo e i Revisori; a tale Assemblea avranno diritto di voto tutti i soci,( fondatori, ordinari e sostenitori) che lo avranno maturato come da Regolamento interno o in mancanza di questo, iscritti da almeno quattro mesi.
Art. 20 – Risultano essere soci fondatori della Associazione “Circolo della Pulce” i firmatari del presente statuto, i Signori: Ahmed Yasser, Basso Alberto, Caccamo Maria, D’Amato Angela, Dellepiane Stefano, Modaffari Giancarlo, Molinaris Nadia Amalia, Papini Luca, Podestà Stefano, Raggio Giovanni, Baroni Rivieccio Franca, Panizzi Luca, Rettig Caterina.
Convocazione Assemblea Pubblica
Gentili Soci, Simpatizzanti e amici,
si comunica che è stata fissata per la data di martedì 15 Marzo 2011 ASSEMBLEA pubblica del Circolo della Pulce. L’assemblea si terrà presso la sala riunioni dell’Hotel Riviera alle ore 21; seguiranno a breve informazioni più dettagliate.
Ringraziando, ricordiamo che in tale Assemblea sarà anche votato il Direttivo definitivo del Circolo e i Revisori dei Conti.
Un saluto e un grazie a tutti.
Il Direttivo
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Depuratore: davanti a questa follia ogni altra polemica diventa insignificante
A marzo è stata data notizia dell’accordo tra Comune ed Enti e Società istituzionalmente interessate per la realizzazione di un depuratore a Rapallo. Una notizia passata quasi inosservata: nessuna enfasi particolare nonostante la grossa somma in gioco, soltanto qualche accenno alla necessità dell’impianto per adeguarsi alle normative e per avere un mare pulito e balneabile. Molti pensarono ad un intervento di adeguamento dell’impianto esistente sito sotto il parcheggio di piazzale Daneri (che, ricordiamolo, è solo un impianto di primo trattamento, non un depuratore). Le reali dimensioni dell’opera sono state accuratamente celate.
Soltanto grazie all’azione dell’appena costituito Comitato i cittadini hanno potuto conoscere che cosa è previsto e cioè un depuratore idoneo per servire 90.000 abitanti da realizzarsi non al posto dell’impianto esistente, ma nella parte bassa del parcheggio, cioè quella con accesso diretto da via Betti con posti liberi, zona merci e parcheggi per residenti. Tutta quest’area, che misura circa 70 metri per 25, verrà scavata per una profondità di oltre 10 metri per realizzare il vano che ospiterà gli impianti di trattamento. Un opera faraonica, da realizzarsi in 5 anni, tra il 2010 e il 2015… sì, 2010, perchè l’inizio dei lavori è previsto per dicembre!
Ricapitoliamo i pochi dati che si sono riusciti a sapere: depuratore per 90.000 persone, da realizzarsi interrato, in un’area di 70 metri per 25, 10 metri sotto l’attuale livello del parcheggio e cioè fino ad una quota di 6 metri più bassa del fondo del vicino torrente S.Francesco. Un volume di scavo di oltre 20.000 metri cubi di terra da portare via con oltre 3000 camion. Almeno 600 autobetoniere (di quelle grosse!) per portare il calcestruzzo necessario per le opere di fondazione, contenimento e copertura.
Non si tratta assolutamente un problema di chi abita vicino all’impianto, ma la rilevanza è per tutta la città!
Ci sono tre questioni che ci lasciano interdetti:
il metodo con cui il Comune ha portato avanti la pratica;
l’opportunità di ubicare un impianto di depurazione fognaria in pieno centro, in un’area ad altissima densità edificata;
i disagi che questa ubicazione comporterà durante l’esecuzione dei lavori.
Il Comune ha usato metodi degni della Corea del Nord. Gli abitanti della zona hanno richiesto documentazione, ma hanno incontrato fortissime resistenze. A quanto pare non hanno avuto il progetto completo, ma soltanto pochi estratti in base ai quali l’entità dell’opera era comprensibile solo da tecnici. Il tutto è passato sotto silenzio, con pochi comunicati stampa che non davano notizie su come sarebbe stato l’impianto. Solo dopo le continue insistenze delle persone che sabato scorso hanno fondato il Comitato è stata fatta una riunione invitando soltanto alcuni di loro e vietando l’ingresso ad ogni altro cittadino. Il Comune ha sminuito le dimensioni dell’opera ed ha portato come esempio il depuratore genovese di Quinto, che ha la stessa tecnica depurativa: peccato che pochi giorni gli organi di stampa hanno dato risalto alle proteste degli abitanti della delegazione genovese, assediati dai miasmi provenienti dal depuratore (e ricordiamo che esso è per 56.000 abitanti, cioè poco più della metà rispetto a quello progettato a Rapallo, ed è sito in posizione ben più defilata rispetto alle abitazioni!).
Un’opera di questa importanza deve essere preventivamente condivisa con la popolazione, l’ubicazione deve essere concordata, scelta tra diverse possibilità! Invece siamo davanti all’opera definitivamente progettata, approvata e in buona parte finanziata.
L’ubicazione appare semplicemente folle. Un depuratore per 90.000 persone realizzato nel bel mezzo di case e palazzi, nella zona più densamente edificata della città. Un depuratore è una macchina biologica che ha bisogno di tempi di avviamento e che in presenza di qualsiasi problema causa miasmi insopportabili, per non parlare della potenziale presenza di elementi inquinanti e tossici. Anche ragionando cinicamente, non si tratta di una zona periferica degradata, ma del centro: a un centinaio di metri c’è il castello sul mare, simbolo della città, la passeggiata a mare, il centro storico, la collina di S.Bartolomeo (cioè una delle zone residenziali di maggior pregio). Ed è anche un’area urbanisticamente strategica, una delle poche aree rimaste libere all’interno del tessuto urbano: non la si può sacrificare per un depuratore.
Legati all’ubicazione sono gli enormi disagi provenienti dalla realizzazione dei lavori: la zona è difficilmente raggiungibile, soprattutto per i mezzi pesanti a causa delle ridotte altezze dei sottopassi ferroviari. Dal semplice calcolo geometrico dell’area interessata risulta che ci vorranno circa 3000 camion per asportare tutto il materiale di scavo: dove passeranno? Raggiungeranno via Bolzano percorrendo contromano via Mameli (con la necessità di vigili e interruzione del traffico)? Oppure attraverseranno tutto il centro? Sempre, comunque, passando davanti alle principali scuole cittadine.
Non dimentichiamoci, inoltre, che l’area oggi ospita uno dei più importanti parcheggi per il centro: circa 200 posti auto tra posti liberi, a rotazione, per residenti e zone merci. Come farà la città a sopportare la loro mancanza per diversi anni?
Non si tratta di sopportare qualche disagio per un po’, per poi avere un’opera valida per la città! E non si tratta di dire solo no: questa decisione scellerata è certamente frutto della miopia dell’Amministrazione comunale. In quel luogo converge tutta la rete fognaria cittadina per cui, molto grettamente, avranno pensato che fosse il luogo migliore (probabilmente nemmeno loro hanno compreso l’entità dell’opera!). Ma la differenza di costo tra l’impianto interrato e uno chiuso in un capannone fuori terra è pari a non meno di 1 milione di euro: con questa cifra si poteva anche costruire un collettore che portasse la fogna in un luogo più idoneo, fuori da zone edificate.
Il Circolo della Pulce farà tutto quanto possibile per sensibilizzare la città al fine di spostare un impianto sicuramente indispensabile per la città, ma da realizzare in luogo più idoneo.
Da un punto di vista politico è molto forte la tentazione di chiedere il perchè del colpevole silenzio delle forze di minoranza, solitamente molto attente ad ogni piccola cosa che accade a Rapallo e che coinvolge l’Amministrazione, ma visto il rischio che sta correndo la nostra comunità, il nostro senso di responsabilità ci detta un appello a tutte le forze politiche, economiche, sociali, a tutti gli uomini di buona volontà, perchè si mobilitino affinchè questa decisione scellerata venga cancellata e si possa giungere ad una soluzione migliore.
Il Direttivo del “Circolo della Pulce”
Abusi lungo la Mulattiera per Montallegro a Rapallo
Stanno per iniziare le celebrazioni in onore di N.S. di Montallegro con la Novena, durante la quale i pellegrini salgono al Santuario a piedi, di notte, per partecipare alla Santa Messa mattutina. Purtroppo quest’anno ad attendere il “popolo della novena”, ma anche i turisti e i gitanti che percorrono l’antico tracciato cinquecentesco ci sarà una brutta sorpresa.
Dopo aver superato la prima salita si prendeva fiato in un punto di straordinaria panoramicità, dal quale si dominava tutto il Golfo: questa vista unica al mondo è oggi celata alla vista del cittadino perchè lungo il ciglio della strada pedonale pubblica un privato ha installato una recinzione cieca fatta di pannelli metallici.
Un manufatto prepotente che non solo toglie la vista del mare, ma incombe sulla mulattiera sovrastata da questa cortina nera e cupa.
Il Circolo non può rimanere indifferente a questa ferita inferta ad un luogo così caro ai rapallini e si batterà fino in fondo perchè questo sopruso sia cancellato. Esortiamo quindi tutti i cittadini ad unirsi a noi al fine di fare pressione sul Comune e sugli Enti preposti affinchè non approvino la richiesta di sanatoria edilizia presentata dalla società proprietaria del terreno, ma, anzi, facciano rimuovere al più presto una tale bruttura.
Il Direttivo del Circolo della Pulce.
Rapallo, 23 giugno 2010