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9 Marzo 2011

Depuratore di Rapallo: “Ci sono siti migliori, bastava cercarli”

Da Giovanni Raggio,  Presidente  del Circolo della Pulce di Rapallo, che ringraziamo per i complimenti,  riceviamo e pubblichiamo. Con l’occasione spieghiamo che il nostro intento, esprimendo giudizi  o commenti, è quello di stimolare  nei lettori  l’approfondimento dell’argomento.

Ho molto apprezzato i commenti sulla vicenda depuratore di Rapallo. Mi fa piacere leggere un organo di stampa che non si limita a riportare i comunicati delle varie parti politiche, ma inserisce le notizie nel contesto, spesso commentandole con veri e propri editoriali, a prescindere dalla condivisibilità soggettiva di quanto scritto.

A riguardo dell’ultimo pezzo sulla scelta del sito per il completamento del depuratore di Rapallo condivido il suo disappunto circa la mancata esplorazione di altri siti possibili in località Bana (e, aggiungiamo noi, in altre parti di località Ronco). In uno studio che avevamo realizzato noi del Circolo avevamo individuato due punti in località Ronco e uno in località Bana che potevano soddisfare i requisiti richiesti; queste zone anche solo da una semplice visione delle cartografie appaiono immediatamente come le più idonee ad ospitare simili impianti: bassa acclività, insediamento residenziale sparso, scarsa visibilità da punti panoramici, buona accessibilità grazie a diverse strade anche ampliabili. Ma, come abbiamo più volte sottolineato, tutta questa parte di territorio non è mai stata presa in considerazione, propinandoci inutili studi sulla zona dei bagni Lido e del campo sportivo Macera, luoghi inidonei in modo lampante. Forse c’è un perchè, chissà!

Ritornando alla scelta obbligata che si presenta all’oggi, cioè tra via Betti e ex-cantiere Viacava mi premeva fare presente che le problematiche che continuano a porre il Sindaco e il consigliere delegato alla questione appaiono piuttosto labili e danno l’impressione che si voglia trovare a tutti i costi una scusa per ritornare alla scelta iniziale di via Betti. In particolare non ci pare assolutamente possibile che la realizzazione dell’impianto nell’area ex-Viacava possa essere più costosa che via Betti: in quest’ultimo sito si dovrebbe scavare un’area di circa 1500 metri quadri per una profondità di ben 15 metri! All’entità dello scavo è da aggiungere che l’area si trova in fregio alla ferrovia, per cui si dovrebbero attuare particolari (e costosi) accorgimenti per non arrecare alcun danno al piano ferroviario, ed è, inoltre, in adiacenza ad un torrente, per cui ci sarebbero diverse problematiche riguardo alla sottostante falda acquifera (come esposto negli studi di IREN e Mediterranea delle Acque). Vi sono, infine, i costi per l’acquisto dell’area dalle Ferrovie e i costi per ripristinare il parcheggio in copertura. Da un calcolo tecnico che abbiamo svolto, tutti questi costi legati alla particolarità dell’area ammontano a non meno di due milioni e mezzo di euro (ma sono molto probabilmente ancora di più). Come si fa a sostenere che con questa cifra non si può realizzare la tubazione di collegamento tra i due siti e di collegamento con la tubazione di scarico a mare? Non bastano mille euro a metro?

E da questi calcoli mancano i costi sociali, a cui il consigliere delegato accenna stranamente soltanto ora per il sito ex-Viacava, ma che sono stati taciuti fintanto che si parlava di via Betti. Vogliamo calcolare il costo sociale ed economico dei disagi che porterebbe il cantiere di via Betti? Diversi anni senza 200 parcheggi non solo per il quartiere, ma per il centro! Via Bolzano intasata dai camion che portano via il materiale di scavo e dalle betoniere che portano il calcestruzzo per le strutture. Via Mameli bloccata più volte al giorno per far passare contromano questi mezzi che non passano sotto il ponte della ferrovia.

Da semplici cittadini, al di fuori di ogni strategia politica, vorremmo sentire qualche voce critica anche dalla maggioranza, vorremmo che finalmente qualcuno si interessasse della vicenda, lasciata in gestione a troppo poche persone che evidentemente non hanno una visione completa delle problematiche della città. Nel caso ciò accadesse non mancheremo di riconoscere lealmente i meriti a chi si muoverà per fare il bene della città.

Nel rinnovare l’apprezzamento per la sua testata giornalistica,  auguro buon lavoro e cordialmente saluto.

[Fonte: levantenews.it]

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