
Svincoli alberghieri… ma
Innanzitutto precisiamo che non facciamo salti di gioia davanti agli SVINCOLI ALBERGHIERI, ma che nel caso degli “Alberghetti” e dell’ Hotel Savoia, abbiamo ingoiato il boccone, in quanto stanti i fatti, sono ineluttabili, ma chiediamo che almeno sia imposto il RIPRISTINO delle facciate, soprattutto per gli Alberghetti, con gli ANTICHI DECORI di cui se necessitate, possediamo fotografie dettagliate.
Quello che CI STUPISCE è che alcuni Politici stiano facendo battaglie a spada tratta ESSENDO PROPRIO LORO la causa primaria di questi svincoli e ci spieghiamo:
1 – LO SVINCOLO di questi Alberghi è NEL NUOVO PUC con tanto di dettagli leggibili da tutti;
2 – IL PUC è stato redatto da UN COMMISSARIO e le Amministrazioni comunali che si sono succedute non hanno potuto dire nulla in merito al PUC, né andarlo a leggere, né discuterlo democraticamente come sarebbe stato più giusto;
3- Se n’è occupato un COMMISSARIO, perché proprio chi è tra coloro che oggi urla alla fine della nostra Città a causa di tali svincoli, pur avendo nel 2005 adottato il PUC, HA SOLLEVATO poi nel 2007, con tanto di Leggi alla mano che già esistevano nel 2005, interpretate nel proprio ruolo di OPPOSIZIONE nel modo più restrittivo, L’INCOMPATIBILITA’ dell’ AMMINISTRAZIONE a REDIGERE IL PUC , COSTRIGENDO di fatto tutte le SUCCESSIVE AMMINISTRAZIONI A DICHIARARSI anche loro INCOMPATIBILI, per non incorrere in una denuncia.
4- Il risultato è questo: UN PUC NON SCRITTO DA NOI, MAI DEMOCRATICAMENTE DISCUSSO, che prevede appunto LO SVINCOLO DI QUESTI ALBERGHI.
5- POICHE’ il latte è versato, ciò che ora ci sta a cuore (detto per inciso non scriviamo queste righe per prendere voti alle prossime elezioni, ma per amore della nostra Rapallo) è RICORDARE a questa Amministrazione e a quelle che verranno che, se tali cantieri dovessero partire in contemporanea, come pare dagli articoli sulla stampa
- OGNI APPARTAMENTO IN PIU’ che, checchè se ne dica da chi non fa il mio mestiere, SI VENDERANNO, perché nuovi, in edifici di pregio, vista mare,con terrazzino e posto auto, in centro e soleggiati, a pochi passi dalle spiagge…
- sono mediamente 3 PERSONE IN PIU’,
- che avranno mediamente 2 AUTO e 2 MOTO ciascuna e un unico posto auto, che circoleranno per le nostre strade e parcheggeranno nei nostri parcheggi,
- 3 PERSONE IN PIU’ che produrranno ACQUE NERE e BIANCHE,
- 3 persone che diventeranno circa 120 persone in totale, con 120 veicoli circa circolanti in più…
ORA, poichè
viabilità, traffico,parcheggi e scarichi
acque bianche e nere sono già CRITICI, vetusti
e al limite adesso, chiediamo alle relative AMMINISTRAZIONI che concederanno le
licenze edilizie, di impegnarsi anche
per metter mano seriamente a
quanto elencato sopra, al fine di
rendere vivibile e fruibile la Città e relativi servizi.
Il Direttivo Circolo della Pulce
Nadia Molinaris

(12) Le “Case di Noè” sono salve
Non sempre in Italia stare dalla parte giusta ripaga, ma avevamo urlato GIU’ LE MANI DAL CIVICO 31 nel 2015, avevamo ottenuto “un punto” nel 2016 col sequestro in Comune delle pratiche inerenti, da parte della Polizia Giudiziaria ed oggi, possiamo urlare di gioia: VITTORIA!
Il Consiglio di Stato ha reso la Storia alla Storia, ripagando anche chi, come Luciano Soracco che a Case di Noè ci vive, non si è mai arreso nonostante le tante porte in faccia. Proprio per una sua richiesta abbondantemente documentata avevamo acceso un faro su questo Borgo antico, che stava soccombendo di fronte agli utili del cemento, bussando a tutte le porte possibili, alzando la voce, coinvolgendo i cittadini, portando anche in Consiglio Comunale il nostro grido di aiuto. Oggi di fronte alla felicità che ci procura questa sentenza che salva definitivamente ciò che ancora resta di storico delle Case di Noè e che è una VITTORIA per Rapallo, vogliamo comunque ringraziare tutti coloro che non ci hanno lasciato soli: il Ministero per i Beni Culturali e la Soprintendenza, ai quali avevamo presentato istanza di vincolo, gli Architetti Dino Biondi e Giuseppe Ruzzeddu della Regione Liguria, Il Direttore Dipartimento Pianificazione Territoriale Pier Paolo Tomiolo, la Polizia Giudiziaria della Procura di Genova, Mentore Campodonico Presidente del Consiglio Comunale, l’Arch. Massimo Pernigotti presidente della allora Commissione Edilizia che votò contro la demolizione, il Consigliere Eugenio Brasey, che portò in Consiglio Comunale il nostro grido di allarme, la Consigliere Anna Baudino che ci supportò, il Consigliere di opposizione Mauro Mele che ci appoggiò e, non da ultimo, tutti quei Cittadini che hanno risposto al nostro appello incitandoci a non arrenderci, nonostante proprio in quei giorni caldi, ci avessero anche chiuso la nostra pagina Facebook.
In silenzio abbiamo atteso ed oggi, possiamo esultare soddisfatti condividendo la nostra gioia con tutta la città e concludere con un detto con cui avevamo iniziato: “ Beato quel Popolo i cui anziani continuano a piantare alberi, pur già sapendo che alla loro ombra non riposeranno mai”.
Per noi resterà sempre un dovere-missione portare avanti battaglie giuste, anche quando all’inizio si è contro “i mulini a vento”.

vedi anche tutti i nostri articoli correlati:
11) http://www.circolodellapulce.it/pulce/11-piccon-dagghe-cianin-e-il-civico-31-e-salvo.html
9) http://www.circolodellapulce.it/pulce/consiglio-comunale-del-1-marzo-e-marciapiede-pagana.html
8) http://www.circolodellapulce.it/pulce/illustrissimi-sindaco-e-presidente-del-consiglio.html
7) http://www.circolodellapulce.it/pulce/piano-casa-cio-che-va-cio-che-non-va-e-il-paradosso.html
(6) http://www.circolodellapulce.it/pulce/un-altro-passo-avanti.html
5) http://www.circolodellapulce.it/pulce/case-di-noe-i-cittadini-rispondono-entusiasti.html
4) http://www.circolodellapulce.it/pulce/case-di-noe-verso-la-vittoria.html
1) http://www.circolodellapulce.it/pulce/salviamo-dalle-demolizioni-lantico-borgo-case-di-noe.html

(11) Piccon, dagghe cianin… e il civico 31 è salvo!
Il civico 31 di Case di Noè è salvo, (almeno per il momento) e non possiamo che esprimere la nostra soddisfazione, certo avremmo preferito fosse stato preservato con altri strumenti . Questo antico edificio però per cui ci siamo battuti, è oggi il simbolo concreto di una grossa falla all’interno del Piano Casa che deve far riflettere ed essere sanata. Il nostro obbiettivo primario infatti, anima di una battaglia che portiamo avanti dal luglio 2015, non era e non è solo questo singolo manufatto, ma è preservare TUTTI gli edifici simboli di cultura e storia per lasciare intatto un patrimonio che, al di là delle proprietà private, è di TUTTI. E’ impensabile quindi che esista una legge Regionale, che non contestiamo sia ben chiaro nel suo complesso, che non preveda per gli Enti locali, in assenza di altri vincoli specifici, di avere voce autorevole e potere decisionale per decidere sul proprio territorio, quali sono gli immobili che si possono demolire. Non è nostra abitudine infatti occuparci di singoli casi, ma proporre soluzioni che valgano per tutti nello stesso modo e su tutto il territorio cittadino.
Con questo comunicato siamo perciò a chiedere, questa volta a Parte Politica, di fare, oltre all’apprezzata dichiarazione di voler preservare i nostri edifici storici, un passo in avanti:
impegnarsi con atti concreti in Regione al fine di ottenere l’indispensabile modifica al Piano Casa. Impegno che auspichiamo non diventi schermaglia politica, visto che inoltre tale Piano è stato scritto a “ quattro mani” sia dal centro sinistra che dal centro destra, ma strumento indispensabile affinchè sia dato ai Comuni il giusto potere decisionale, come illustrato nella mozione all’O.G del Consiglio Comunale di lunedì 18 aprile presentata dal Consigliere Brasey. A tal fine ci appelliamo a tutti i Consiglieri, di Maggioranza e Minoranza, perché condividano tale impegno in quanto il Paesaggio, la Storia, la Cultura non hanno un colore politico ma sono valore e ricchezza che appartengono a tutti.
….
Per una miglior comprensione si suggerisce di leggere gli articoli di stampa qui presenti. Grazie
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vedi anche tutti i nostri articoli correlati:
9) http://www.circolodellapulce.it/pulce/consiglio-comunale-del-1-marzo-e-marciapiede-pagana.html
8) http://www.circolodellapulce.it/pulce/illustrissimi-sindaco-e-presidente-del-consiglio.html
7) http://www.circolodellapulce.it/pulce/piano-casa-cio-che-va-cio-che-non-va-e-il-paradosso.html
(6) http://www.circolodellapulce.it/pulce/un-altro-passo-avanti.html
5) http://www.circolodellapulce.it/pulce/case-di-noe-i-cittadini-rispondono-entusiasti.html
4) http://www.circolodellapulce.it/pulce/case-di-noe-verso-la-vittoria.html
1) http://www.circolodellapulce.it/pulce/salviamo-dalle-demolizioni-lantico-borgo-case-di-noe.html
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(10) ora il “PARADOSSO” sta per UCCIDERE un pezzo di STORIA e per SEMPRE
DA UN ANNO BUSSIAMO a TUTTE le PORTE presentando istanze e quant’altro, per IMPEDIRE la DEMOLIZIONE di un edificio TESTIMONIALE dell’ antico “Borgo Case di Noè” e per PRESERVARE DEFINITIVAMENTE TUTTI quelli rimasti autentici a testimoniare la STORIA… MA nonostante la Soprintendenza, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, La Regione Liguria ed anche l’Amministrazione di Rapallo, Maggioranza e Minoranza, abbiano condiviso la nostra battaglia, I TEMPI DELLA “BUROCRAZIA” insieme al PARADOSSO di norme che permettono tali demolizioni e la dichiarazione del nostro Sindaco che sottolinea che “la politica non può interferire nelle decisioni dei Dirigenti”, E’ STATO CONCESSO (proprio dai Dirigenti) IL PERMESSO A DEMOLIRE. TUTTO LEGALE OVVIAMENTE ( e proprio questo ci indigna ancora di più…)
NON CI ARRENDIAMO e stiamo facendo una corsa contro il tempo, nella speranza di bloccare questo ASSURDO SCEMPIO, anche se le speranze ormai sono davvero poche…
UN PO’ di STORIA:
* 12 Luglio 2015 il Circolo della Pulce ( su segnalazione di alcuni cittadini che forniscono abbondante documentazione) presenta ISTANZA al Ministero e alla Soprintendenza:
la Soprintendenza effettua SOPRALLUOGO e ne rileva e conferma il pregio storico, ma NON può vincolare il Borgo perchè alcuni edifici sono stati nel frattempo ristrutturati e (udite, udite) INTONACATI su preciso ordine del Comune (per norme che pare lo impongano);
* 03.11 15 la Soprintendenza, ci scrive “visto l’ulteriore danno che ne potrebbe derivare da una
mancanza di strumenti” di presentare istanza in Regione Liguria affinchè pongano dei VINCOLI;
* 27.11.15 presentiamo SECONDA ISTANZA questa volta in Regione come suggeritoci;
* nel Dicembre 2015 la Regione ci scrive il suo PARERE FAVOREVOLE e ci invita ad un incontro;
* 29.11.15 anche Italia Nostra interviene dando manforte alla nostra battaglia;
* 25.01.16 Avviene l’incontro in Regione con gli Archh. Dino Biondi e Giuseppe Ruzzeddu, invitati dalla stessa Regione e la nostra visione è condivisa esortandoci a segnalare anche altri borghi;
* 29.02.16 DENUNCIAMO e PROTOCOLLIAMO i PERICOLOSI PARADOSSI del PIANO CASA;
* 1°Marzo 2016 la nostra denuncia approda in Consiglio Comunale condivisa da Mauro Mele (opposizione) ed Eugenio Brasey (maggioranza) nonchè dal Presidente del C. C.;
* 28.03.16 all’albo leggiamo il rilascio del permesso di costruire n.4325/2016 del 22/03/2016 che prevede la DEMOLIZIONE e ricostruzione di uno degli storici edifici del Borgo, il civico 31, rilasciato dal Comune di Rapallo, in forza delle norme previste dal Piano Casa;
* 02.04.16 (ultimo atto, al momento) CI ATTIVIAMO IMMEDIATAMENTE RIVOLGENDOCI AD ENTE (che scusate se non anticipiamo) IN UNA CORSA CONTRO IL TEMPO PER CERCARE di BLOCCARE QUESTA DEMOLIZIONE;
* 08.04.16 il Consigliere Eugenio Brasey (che ringraziamo) a prosecuzione della nostra analisi letta nel C.C. del 1° Marzo, presenta MOZIONE da discutersi nel prossimo C.C. affinchè tutto il Consiglio si faccia portavoce in Regione per porre le DOVEROSE MODIFICHE al paradosso da noi denunciato;
per meglio comprendere vi suggeriamo di leggere gli articoli e il materiale qui di seguito e la Perizia completa del Prof. Duilio Citi, che abbiamo qui pubblicato.
* aggiorneremo con gli sviluppi che verranno….
anche qui vogliamo precisare a scanso di equivoci, che come Circolo NON siamo contrari al Piano Casa come tale , ma ad alcuni aspetti che gridano e CHE DEVONO ESSERE RIVISTI: 1) come in questo preciso caso, ove il Comune può solo intervenire per impedire l’ampliamento MA NON può evitare la DEMOLIZIONE o
2) come nel caso di Via Fico/Via Donega ( http://www.circolodellapulce.it/pulce/consiglio-comunale-del-1-marzo-e-marciapiede-pagana.html ) sulla mancanza di equità quando si permettono spostamenti di volumi, perchè NON è pensabile che se io ho 100 mq. a S. Anna con valore “X” possa spostarli a S. Michele, farne magari 120 mq. con valore “Y”( che come in questo caso è il doppio di “X”) si DOVEVA prevedere che spostandoli in una zona di maggior pregio, i 120 mq. diventassero ad esempio SOLO 60 mq. (basandosi magari su un dato che anche l’Ufficio delle Entrate adopera e cioè le tabelle OMI)
……
- la Pulce URLA il suo grido di AIUTO su FB con una immagine creata a tema ed esauriente.
- 06.04.16 Dichiarazione del Dirigente che l’edificio non è soggetto a vincolo e che la perizia era “generica” (articolo Secolo XIX lev.)
- estremi del permesso A DEMOLIRE consultabile per intero all’albo del Comune di Rapallo
- Stralcio Linee guida dell’Ente Monte di Portofino
- Lettera del 06.04.16 del Prof. Duilio Citi inviata al Direttore del Secolo XIX e alla Pulce
- 07.04.16 Smentita del Prof. Duilo Citi al Dirigente: LA PERIZIA SPECIFICA c’è ed è anche stata protocollata ad ottobre 2015(secolo XIX Lev.)
- 08.04.16 Il Consigliere di Maggioranza Eugenio Brasey, protocolla Mozione da discutersi nel prossimo C.C. (articolo Nuovo Levante)
- Perizia completa del Prof. D. Citi specifica dell’edificio storico Case di Noè civico 31
- Perizia completa del Prof. D. Citi specifica dell’edificio storico Case di Noè civico 31
- Perizia completa del Prof. D. Citi specifica dell’edificio storico Case di Noè civico 31
- Perizia completa del Prof. D. Citi specifica dell’edificio storico Case di Noè civico 31
- Perizia completa del Prof. D. Citi specifica dell’edificio storico Case di Noè civico 31
- Perizia completa del Prof. D. Citi specifica dell’edificio storico Case di Noè civico 31
- Perizia completa del Prof. D. Citi specifica dell’edificio storico Case di Noè civico 31
- Perizia completa del Prof. D. Citi specifica dell’edificio storico Case di Noè civico 31
……
vedi anche tutti i nostri articoli correlati:
9) http://www.circolodellapulce.it/pulce/consiglio-comunale-del-1-marzo-e-marciapiede-pagana.html
8) http://www.circolodellapulce.it/pulce/illustrissimi-sindaco-e-presidente-del-consiglio.html
7) http://www.circolodellapulce.it/pulce/piano-casa-cio-che-va-cio-che-non-va-e-il-paradosso.html
(6) http://www.circolodellapulce.it/pulce/un-altro-passo-avanti.html
5) http://www.circolodellapulce.it/pulce/case-di-noe-i-cittadini-rispondono-entusiasti.html
4) http://www.circolodellapulce.it/pulce/case-di-noe-verso-la-vittoria.html
1) http://www.circolodellapulce.it/pulce/salviamo-dalle-demolizioni-lantico-borgo-case-di-noe.html

(9) Consiglio Comunale del 1° marzo e marciapiede Pagana
Premesso che di questo Consiglio a noi poco importano gli interventi di aspetto politico/polemico che ne sono scaturiti, ma ciò che in concreto si è approvato all’UNANIMITA’, ovvero la SALVAGUARDIA del NOSTRO PATRIMONIO
Esponiamo quanto segue per chi “velatamente ci ha puntato il dito”:
a noi non è sfuggita, la pratica riguardante il “Marciapiede della Pagana” come non ci è sfuggita (ma forse ad altri troppo impegnati in campagna elettorale sì),” la PRIMA DEMOLIZIONE con RICOSTRUZIONE in altro sito”avvenuta a Rapallo, come CONCRETA CONSEGUENZA ed APPLICAZIONE del PIANO CASA.
Un edificio fatiscente in Zona S. Anna (dal valore X) diventa due belle villette a S. Michele di Pagana e ben 25 BOX privati (dal valore Y)
Beh in codesto caso non si levò alcuna accusa verso chi era in carica, di “favoritismi” , ed anche i giornali non ne diedero risalto, FORSE perché tale permesso fu deliberato e firmato dal Commissario, che, scevro da schermaglie politiche, non fece altro che APPLICARE LE NORME VIGENTI senza sbandierarlo ai 4 venti. (delibera n.18 del 03.04.2014) (alleghiamo poi di seguito le immagini giusto perchè possiate farvi una idea)
In quell’occasione, che per noi fece suonare tutti i campanelli di allarme, ci rendemmo però conto in concreto che forse c’erano delle falle non da poco nel Piano Casa, falle che divennero campane con la concessione del permesso a demolire le case di Noè, che ben abbiamo illustrato nelle nostre osservazioni inviate al Ministero, alla Regione, alla stampa e che sono anche approdate nel Consiglio Comunale del 1° marzo, citate e condivise sia da esponente della Minoranza che della Maggioranza.
Per tornare al Marciapiede della Pagana, noi che abbiamo anche promosso “le giornate del Camminare” , non possiamo che schierarci con tutti coloro che a Rapallo, S. Margherita e Portofino, residenti e turisti, la ritengono un’opera INDISPENSABILE e di pubblica utilità attesa da circa 20 anni.
Si poteva ottenerla concedendo di meno ai privati? Certamente sì, ma certamente lo avrebbero potuto fare MEGLIO quelle Amministrazioni che hanno governato ante 2009, prima dell’entrata in vigore del Piano Casa. Infatti, purtroppo a nostro avviso il piano casa, nella fase contrattuale ha dato più forza ai proprietari degli immobili fornendo loro il diritto a maggiori vantaggi e di conseguenza ha indebolito il “potere contrattuale” da parte Amministrativa. Si poteva comunque fare meglio concedendo meno? Forse sì, forse no, non siamo certamente in grado di dare una risposta, in quanto, non solo non abbiamo alcun Consigliere che partecipa alle Commissioni, ma non eravamo presenti nella fase contrattuale a Roma tra i proprietari e l’Amministrazione Comunale. Ciò che è stato concesso che nel suo globale può sembrare troppo, è in sostanza l’applicazione di due diritti ben distinti forniti dal Piano Casa avvallati da tutti i vari permessi. Uno lo spostamento in sito della villa su strada e l’altro lo spostamento di un volume da zona meno pregiata a quella di San Michele, esattamente come fece il Commissario a suo tempo . Ciò non toglie che vigileremo affinchè non si deturpi una zona di pregio e continueremo a batterci affinchè sia dato un maggior potere agli Enti locali in materia di spostamenti e consistenza di volumi da zone periferiche a zone più remunerative come da nostre osservazioni, perché è vero che sono state rispettare le norme, MA SE UNA NORMA è errata e grida le sue falle, BISOGNA PORVI RIMEDIO!
P.S.: NON siamo contrari al Piano Casa sia ben chiaro, ma ad alcuni aspetti come in questo preciso caso, NON è pensabile che se io ho 100 mq. a S. Anna con valore “X” possa spostarli a S. Michele, farne magari 120 mq. con valore “Y”( che come in questo caso è il doppio di “X”) si DOVEVA prevedere che spostandoli in una zona di maggior pregio, i 120 mq. diventassero ad esempio SOLO 60 mq. (basandosi magari su un dato che anche l’Ufficio delle Entrate adopera e cioè le tabelle OMI)
può esser utile sapere: http://www.ilquotidianodellapa.it/_contents/news/2016/marzo/1458591030855.html
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vedi anche:
8) http://www.circolodellapulce.it/pulce/illustrissimi-sindaco-e-presidente-del-consiglio.html
7) http://www.circolodellapulce.it/pulce/piano-casa-cio-che-va-cio-che-non-va-e-il-paradosso.html
(6) http://www.circolodellapulce.it/pulce/un-altro-passo-avanti.html
5) http://www.circolodellapulce.it/pulce/case-di-noe-i-cittadini-rispondono-entusiasti.html
4) http://www.circolodellapulce.it/pulce/case-di-noe-verso-la-vittoria.html
1) http://www.circolodellapulce.it/pulce/salviamo-dalle-demolizioni-lantico-borgo-case-di-noe.html

(8) Illustrissimi Sindaco e Presidente del Consiglio…
Al Sindaco Carlo Bagnasco,
al Presidente del Consiglio Comunale Mentore Campodonico,
agli Assessori,
ai Consiglieri Comunali e
ai Dirigenti Uffici di Competenza
Oggetto: Impegno di salvaguardia immobili di interesse storico culturale, paesaggistico
Premesso
che il Circolo della Pulce sta conducendo tra le ultime battaglie quella della tutela dei borghi storici e nello specifico quella per i Borghi Case di Noè e di Gravero;
che per tutelarli ci siamo rivolti alla Regione al fine di apporvi il vincolo Paesaggistico;
che come da incontro con il Dirigente Settore Pianificazione territoriale e Tutela del Paesaggio abbiamo avuto rassicurazioni che tale vincolo sarà allargato alle zone da noi segnalate;
che lo stesso Direttore Generale del Dipartimento Arch. Pier Paolo Tomiolo ci ha esortato ad inviare un elenco di zone in cui, a nostro giudizio, sarebbe indispensabile apporre eventuali nuovi vincoli;
che pur essendo al momento soddisfatti dei provvedimenti presi da codesta Amministrazione nello stilare l’elenco delle zone da escludere dall’applicazione dell’Art.4 del Piano Casa
chiede
Visto che l’esclusione dall’applicazione dell’Art. 4 piano casa, non preserva (in assenza di altri vincoli) dalle demolizioni e ricostruzioni, ma solo dall’applicazione dell’ampliamento volumetrico,
che sia tenuto in debito conto e caso per caso, la possibilità di applicare tutti quegli strumenti che ne possano tutelare il restauro conservativo ed impedire la demolizione di edifici che devono essere considerati testimoniali, andando anche in deroga, là ove possibile, a norme che paradossalmente “impongano” demolizioni o intonaci invasivi, partendo quindi dal presupposto della conservazione e tutela dell’ambiente, senza trincerarsi dietro alla frase “è previsto dalle norme”.
In particolare ci rivolgiamo al Sindaco Carlo Bagnasco e al Presidente del Consiglio Mentore Campodonico, affinchè dichiarino espressamente nel Consiglio Comunale del 1° marzo tale volontà e impegno, da comunicare ed estendere agli Uffici di competenza.
Ringraziando, si allegano le nostre osservazioni sul “Piano Casa”
Rapallo, 27 Febbraio 2016
Circolo della Pulce
(il Presidente Eleonora Mastellone)
….
vedi anche:
7) http://www.circolodellapulce.it/pulce/piano-casa-cio-che-va-cio-che-non-va-e-il-paradosso.html
(6) http://www.circolodellapulce.it/pulce/un-altro-passo-avanti.html
5) http://www.circolodellapulce.it/pulce/case-di-noe-i-cittadini-rispondono-entusiasti.html
4) http://www.circolodellapulce.it/pulce/case-di-noe-verso-la-vittoria.html
1) http://www.circolodellapulce.it/pulce/salviamo-dalle-demolizioni-lantico-borgo-case-di-noe.html
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Parole immobili sull’immobilismo
Riscontriamo con piacere l’inversione delle pratiche attuata nel Consiglio Comunale di ieri sera, così come avevamo richiesto. Ora ci aspetta la seduta straordinaria di martedì prossimo con l’Ordine del Giorno presentato dalla minoranza: molti temi interessanti e importanti lo compongono ma pensiamo manchi il più urgente e rilevante per la città in questo momento: la previsione di localizzare il depuratore in pieno centro cittadino. Nella trattazione dell’interpellanza ieri sera sia l’interpellante che l’interpellato, quindi sia minoranza che maggioranza, hanno convenuto che la questione meriterebbe un’ampia discussione; facciamo pertanto un appello a tutti i consiglieri perchè venga inserito al primo punto dell’ordine del giorno del Consiglio di martedì prossimo. Contemporaneamente chiediamo alla minoranza di ritirare l’attuale primo punto: davvero non capiamo l’utilità di perdere ulteriore tempo a discutere dell’immobilismo della Giunta. Come abbiamo già avuto modo di scrivere si può facilmente prevedere che la discussione sarà soltanto un esercizio formale di schermaglie oratorie che con buona probabilità si trasformerà in “caciara”. Perchè perdere tempo quando ci sono questioni vitali per la città (depuratore, alberghi, appalti) da discutere? Crediamo di interpretare il pensiero della maggior parte dei cittadini chiedendo che vengano veramente affrontati i problemi della città lasciando fuori dalle stanze dove si decide il futuro della città le polemiche sterili.
Depuratore in Via Betti e farmacia comunale: ieri sera discussione in Consiglio
Armando Ezio Capurro ha presentato un’interpellanza sul depuratore, alla quale ha risposto il consigliere Gerolamo Giudice. Della vicenda si tornerà probabilmente a parlare nel corso della seduta già convocata per martedì della prossima settimana.
Il consigliere Eugenio Brasey ha invece annunciato che la farmacia comunale aprirà probabilmente a fine anno, nei locali affittati vicino al casello autostradale.
E’ finalmente approdato in Consiglio Comunale il tema del depuratore di Rapallo, che dovrebbe essere costruito nella centrale zona di Via Betti, ora occupata da un parcheggio. Sul tema ieri sera in Consiglio ha presentato un’interpellanza il consigliere Armando Ezio Capurro, critico in merito al sito scelto. Ha risposto il consigliere delegato all’ambiente Gerolamo Giudice, sostenendo che quello del depuratore è un treno da non perdere, anche perché sono in ballo ingenti fondi FAS, senza però entrare nel merito del sito che dovrebbe ospitare l’impianto. Una risposta definita “fumosa” da Capurro, il quale stamattina ha depositato la richiesta che del depuratore si torni a parlare nel corso del Consiglio già convocato per martedì della prossima settimana. Il comitato “anti depuratore in Via Betti” intanto resta sul piede di guerra.
Nel corso della seduta di ieri sera il Consiglio Comunale ha inoltre revocato una delibera del 2009 che prevedeva l’istituzione di una società mista per la gestione della farmacia comunale. Il consigliere delegato Eugenio Brasey ha annunciato che la farmacia sarà interamente di proprietà pubblica e che aprirà i battenti entro il mese di dicembre, nei locali affittati nei pressi del casello autostradale. Il piano economico prevede tre dipendenti, un organico giudicato insufficiente dal consigliere Capurro, secondo il quale per consentire il regolare funzionamento della farmacia di dipendenti ne servirebbero almeno cinque.
A Rapallo torna intanto ad intervenire il Circolo della Pulce, il gruppo nato su Facebook che negli ultimi mesi ha spesso commentato la vita politica cittadina, per applaudire l’inversione dell’ordine del giorno attuata ieri sera, come richiesto negli scorsi giorni dal Circolo. Che ora inizia già a pensare al Consiglio di martedì prossimo, chiedendo che al primo punto dell’ordine del giorno figuri proprio la questione del depuratore. Il Circolo invita poi la minoranza a ritirare il primo punto attualmente previsto, relativo all’immobilismo della Giunta. “Si può facilmente prevedere – commenta il direttivo del Circolo – che la discussione sarà soltanto un esercizio formale di schermaglie oratorie che con buona probabilità si trasformerà in caciara. Perché perdere tempo quando ci sono questioni vitali per la città da discutere?”.
Redazione Radio Aldebaran – www.radioaldebaran.it Tutti i diritti riservati
Rapallo: “Portiamo il depuratore in Consiglio”
Riscontriamo con piacere l’inversione delle pratiche attuata nel Consiglio Comunale di ieri sera, così come avevamo richiesto. Ora ci aspetta la seduta straordinaria di martedì prossimo con l’Ordine del Giorno presentato dalla minoranza: molti temi interessanti e importanti lo compongono ma pensiamo manchi il più urgente e rilevante per la città in questo momento: la previsione di localizzare il depuratore in pieno centro cittadino.
Nella trattazione dell’interpellanza ieri sera sia l’interpellante che l’interpellato, quindi sia minoranza che maggioranza, hanno convenuto che la questione meriterebbe un’ampia discussione; facciamo pertanto un appello a tutti i consiglieri perchè venga inserito al primo punto dell’ordine del giorno del Consiglio di martedì prossimo. Contemporaneamente chiediamo alla minoranza di ritirare l’attuale primo punto: davvero non capiamo l’utilità di perdere ulteriore tempo a discutere dell’immobilismo della Giunta.
Come abbiamo già avuto modo di scrivere si può facilmente prevedere che la discussione sarà soltanto un esercizio formale di schermaglie oratorie che con buona probabilità si trasformerà in “caciara”. Perchè perdere tempo quando ci sono questioni vitali per la città (depuratore, alberghi, appalti) da discutere? Crediamo di interpretare il pensiero della maggior parte dei cittadini chiedendo che vengano veramente affrontati i problemi della città lasciando fuori dalle stanze dove si decide il futuro della città le polemiche sterili.
Tigullio News 22 settembre 2010
Solo per insonni
C’è chi in città paragona il Consiglio Comunale a Zelig. Effettivamente si è spesso assistito a gustosi siparietti molto divertenti. In certi altri casi, però, la mente va piuttosto ai programmi trash in cui fanno da padrone furiose liti con un moderatore incapace di gestirle (con la differenza che in TV l’incapacità del moderatore è finta…).
E i contenuti?
Negli ultimi tempi ci sono stati molti temi che hanno interessato direttamente la cittadinanza che ha affollato la sala consiliare, ma tutte le volte solo pochi irriducibili hanno potuto ascoltare la discussione sul tema che avevano a cuore. L’esempio più eclatante è stato in occasione del Consiglio straordinario convocato su richiesta della minoranza per discutere della viabilità di piazzale Genova e del quartiere di S.Anna: la sala era piena e anche davanti al teleschermo, a casa, in molti avevano la curiosità di conoscere come sarebbe andata a finire. Ma prima di questa pratica ci fu la surroga del consigliere dimissionario Macchiavello e l’ingresso in Giunta di un nuovo assessore di cui sfugge il nome: quella che doveva essere una formalità ha impegnato quasi due ore di Consiglio. I cittadini ebbero modo di assistere ad uno spettacolo inaccettabile di schermaglie dialettiche, battute ironiche, accuse, controaccuse; il tutto basato sul nulla! Anche i più tenaci hanno dovuto arrendersi alla stanchezza di una giornata di lavoro e alla prospettiva di una sveglia che avrebbe suonato poche ore dopo. Di tutto ciò crediamo abbia una grossa responsabilità tutta la minoranza: tutti i componenti hanno voluto dare sfoggio della propria capacità oratoria (purtroppo anche quelli che non ne hanno, prestandosi inesorabilmente allo scherno dei consiglieri sull’altro lato) dissertando su questioni di nessun interesse pratico per poi rivelarsi del tutto impreparati alla discussione sui temi concreti, chiedendo cose ovvie che avrebbero potuto essere chieste il giorno prima agli uffici, non ribattendo adeguatamente alle assurdità che l’assessore interessato ha pronunciato quella sera e abdicando in pieno al proprio mandato con un “non sono un tecnico”.
Il Presidente del Consiglio è molto poco arbitro super partes e stila gli ordini del giorno ad uso e consumo della sua maggioranza per cui anche nei due Consigli Comunali che si terranno nei prossimi 10 giorni troviamo le pratiche inserite secondo l’ordine di importanza: prima le scartoffie e le polemiche e per ultime quelle più importanti per la città. Se nel Consiglio ordinario del 21 le prime pratiche hanno la precedenza per regolamento appare inaccettabile che la questione del depuratore previsto in via Betti sia l’ultimo punto (ma è comprensibile, visto lo scarso interesse dimostrato dalla minoranza su questo tema). E nel Consiglio straordinario del 28 come primo punto c’è una discussione sulle dichiarazioni di alcuni membri della maggioranza circa l’immobilismo della Giunta: si è facilmente oracoli nel prevedere che le prime due ore andranno perse come accaduto nel Consiglio straordinario sulla viabilità.
Per il bene della città e sicuri di interpretare il sentimento dei molti cittadini che si interessano alle vicende politiche rapallesi e assistono al Consiglio dal vero o in TV chiediamo che la pratica del depuratore sia avanzata al primo punto possibile dell’Ordine del Giorno del Consiglio del 21 settembre e che il primo punto dell’attuale Ordine del Giorno del Consiglio del 28 settembre sia retrocesso all’ultimo posto. Vogliamo sapere circa l’ipotizzato svincolo degli alberghetti, vogliamo sapere cosa ha fatto la Giunta in questi due anni per salvare l’Eurotel, vogliamo avere notizie degli importanti appalti che stanno per essere aggiudicati. Non vogliamo perdere tempo in bambinate: l’immobilismo della Giunta è palese non ci pare necessario discuterne ulteriormente.
Chiediamo alla maggioranza un atto di coraggio, un passo verso una maggiore trasparenza e chiediamo alla minoranza di prendere atto che i cittadini vogliono sapere, vogliono sentire parlare di cose concrete e sono stufi di discussioni sul nulla. La vera democrazia passa anche per questo.