
Mulattiera del XVII sec. e… cementificazione.
Mi è stato fatto notare, da chi materialmente si occuperà della realizzazione del progetto“Salita al Santuario di Montallegro”, scrivendone anche la storia, che tante sono le testimonianze dal punto di vista religioso che riguardano la nostra antica Mulattiera, ma che dal punto di vista prettamente storico, sono rari i documenti reperibili. Mi sono spogliata quindi, della mia fede Mariana ed ho preso in esame solo i fatti e i documenti storici.
Il tracciato sul quale insiste la Mulattiera, probabilmente già esisteva in periodo medioevale, come miglior percorso, per spostarsi e per scambi commerciali (citato nella relazione Ministeriale del 2013); fu però dopo la costruzione del Santuario di Nostra Signora di Montallegro, edificato dai Rapallesi tra il 1557 e il 1558, per l’apparizione della Vergine Maria il 2 luglio 1557, che tale strada, avendo un ancor maggior utilizzo e notorietà per l’inizio dei numerosi pellegrinaggi sia dalla costa che dall’entroterra, prese il nome di “Strada della Madonna”.
Proprio per questo probabilmente si resero necessari lavori di miglioria: troviamo infatti l’approvazione del progetto firmata dal Doge, con decreto 6 novembre 1559.
Successivamente, ritroviamo anche le motivazioni, leggendo in una comunicazione del Podestà Rapallese Andrea de Ambrogio datata 15 Luglio 1583 quanto segue:
<…. « Conforme alI’ordine di VV. SS. Serenissime datomi circa il fare accomodare la strada che va dal domino dell’lll.mo Sig. Gio. Battista Doria a San Stefano d’Aveto, le dico aver io personalmente revisto dette strade, le quali sono tre, una chiamata la Strada della Madonna, un’altra chiamata Monti, e un’altra chiamata Serixola, le quali ognuna di esse ha bisogno di assai spesa. E’ ben vero che al presente quella della Madonna è quella di cui si servono li mulattieri che vengono dalle parti di Lombardia …>
Proseguiamo con le istruzioni di risposta dal Senato che privilegiarono la spesa a favore della Strada della Madonna, ritrovando il nostro Podestà che dà ordine ai rappresentanti del Sestiere di Borzoli (ancor oggi i sei Sestieri sono attivi, tra cui quello citato)
« … che per il prima di agosto dessero principio e conducessero a termine la Strada
della Madonna, che viene frequentata da mulatieri e dai viandanti in modo che sia larga almeno
undici palmi (palmo ca. 26/36 cm) onde vi possano comodamente passare gli uomini, i viandanti e i mulatieri con e senza bestie… ››.
Leggendo questi rari documenti storici, pur spogliata dalla mia devozione, mi diventa pressochè impossibile disgiungere STORIA e FEDE parlando della Mulattiera. Probabilmente senza i tanti pellegrini, questa strada non avrebbe avuto più notorietà di altre, non si sarebbe pervenuti alla decisione di “accomodorla” e quindi non si presenterebbe come la conosciamo oggi, ma forse, vista la bellezza del luogo, rimasto incontaminato, sarebbe già divenuta da anni una carrabile al servizio di ville e condomìni vista mare.
Concludendo in modo semplicistico: solo un miracolo ha preservato sino ad oggi questo Monte dalla cementificazione.
Oggi però stiamo vivendo un’epoca in cui si dà valore agli oggetti, mettendogli il cartellino del prezzo, si dà importanza alle persone, in base al loro ruolo e visibilità sociale, si trasmette il concetto che le Tradizioni non siano storia… Ebbene io credo invece che le tradizioni siano la storia con la “S” maiuscola, perchè rappresentano la storia stessa che viene a bussare alla porta della nostra vita quotidiana, che ci porta a ripetere gesti e riti in cui crediamo, trasmettendoli ai nostri figli. Mentre la storia dei libri è spesso scritta da chi non l’ha vissuta, le tradizioni sono quella parte della Storia che non ha avuto bisogno di essere letta, perchè non è ancora finita.
Proprio perchè viviamo nell’epoca che ho descritto sopra, oggi c’è però il pericolo che anche le tradizioni più radicate, vengano annacquate, contaminate da cartellini col prezzo, per questo ho organizzato la giornata del 29 ottobre a Montallegro, per ridare agli oggetti il loro vero valore e alle persone l’importanza che hanno nell’essere Persone, che come tali, hanno fatto e fanno la storia.
Invito tutti a partecipare, tirando fuori dai cassetti, antiche foto, documenti, oggetti, ricordi, riguardanti la nostra Mulattiera, perchè è giunto il momento di scrivere QUESTA STORIA, per permettere alla tradizione di restare tale e quale, di non finire mai, preservando intatto il nostro Monte per le future generazioni.
Un impegno che dobbiamo sentire come un dovere, qualunque sia la casacca che indossiamo, qualunque sia la motivazione che ci spinge: storica, politica, ambientalista o… dettata semplicemente dall’ essere cristiana, quale è la mia, che mi fa amare le persone perchè sono persone e la mia terra per la sua bellezza e le sue tradizioni in cui intravedo il tocco del miracolo.
Nadia Amalia Molinaris
(per eventuali info: 320 061 0660)
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ed ecco uno degli esempi del perchè siamo chiamati a SCRIVERE la STORIA…
“c’erano una volta le ginestre”
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MERCATO?! Anche il SecoloXIX dà risalto alla nostra proposta
Dopo quanto potrete leggere nell’articolo del 28 settembre scorso a questo link, e che comunque vi riportiamo di seguito, anche il Secolo XIX -levante, dà risalto alla nostra proposta per la quale domattina protocolleremo ulteriori precisazioni. Grazie per il vostro supporto
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Oggetto: nuova sistemazione provvisoria del “mercato settimanale”.
Su segnalazione di numerosi abitanti ed operatori di attività produttive della zona di Rapallo denominata “oltre la cinta” il Circolo della Pulce, che da sempre dà voce ai cittadini che lo richiedono, presenta di seguito, alla vostra attenzione, la richiesta che ci è stata sottoposta e per la quale stanno raccogliendo firme:
Visto l’imminente inizio dei lavori riguardanti la Passeggiata a mare della nostra città e finalizzati al posizionamento delle tubature per il nuovo depuratore, che ha costretto l’ Amministrazione a spostare in via provvisoria l’ubicazione del “mercato settimanale”, si chiede che sia presa in seria considerazione l’ipotesi di riportarlo, almeno provvisoriamente, nella zona originaria di Piazza Cile, sfruttando anche lo spazio del parcheggio del Macera e se il caso, riducendo magari di poco ogni metratura assegnata.
Questo al fine di rivitalizzare una delle zone città più penalizzate sia dal traffico che dall’inquinamento, dimostrando attenzione alle istanze della zona “B” di Rapallo.
E’ avviso inoltre che adoperare tale zona servirebbe a prevenire la congestione veicolare in Corso Italia e Corso Matteotti, come ci hanno segnalato più volte questa estate, Vie che saranno già messe a dura prova causa la concomitanza e successione di un altro cantiere, quello per il rifacimento della copertura del fiume S. Francesco.
Tutti noi siamo consapevoli dell’importanza di queste opere e ognuno farà la sua parte di sacrifici, per questo si chiede che anche il commercio ambulante collabori venendo incontro a questa richiesta e che l’ Amministrazione si adoperi a tale fine. (Rapallo 28 settembre 2017)