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23 Gennaio 2012

Habemus Piano… finalmente!

Con la solita pomposità con cui questa Amministrazione annuncia le poche, pochissime cose che fa, apprendiamo che dopo cinque anni di annunci andati a vuoto è finalmente pronto il piano del commercio. Ricordiamo le dichiarazioni dell’allora Assessore al Commercio D’Asta che lo indicava tra le priorità, ricordiamo le rassicurazioni dell’allora consigliere delegato Maini in Consiglio Comunale, che affermava che il Piano era quasi pronto, ricordiamo quando il consigliere Tasso, che ereditò la delega, annunciò che il Piano era pronto ma che c’era da attendere l’approvazione del PUC, perchè ad esso legato. Per il PUC dovremo aspettare ancora oltre un anno: chiedete pure agli uffici competenti e vi diranno che è in corso la VAS (Valutazione Ambientale Strategica) ed il piano non arriverà ad approvazione prima del 2013, ma ecco che questo legame Piano del Commercio – Piano Urbanistico Comunale come per incanto svanisce. Ci diranno che hanno lavorato in coordinamento, ma se il PUC lo deve fare il commissario prefettizio perchè la maggioranza è incompatibile come possono sapere come si stia sviluppando il piano urbanistico?
Non possiamo poi non osservare che la delega al commercio era all’inizio assessorile e poi è stata “declassata” a delega a consigliere… evidentemente la questione non era così prioritaria!

Sono passati cinque anni, si diceva, e con l’avvicinarsi delle elezioni la “produttività” di questa Amministrazione si impenna. Inutile dire che questa nuova operosità è volta soltanto a far dimenticare agli elettori l’immobilismo degli anni precedenti. “Meglio che niente” si potrà dire, ma questo piano giunge ormai tardi, si chiude la porta della stalla quando i buoi sono già scappati. Secondo i presentatori dovrà salvaguardare il commercio al dettaglio e vieterà l’apertura di empori di cianfrusaglie a basso costo e di supermercati, ma tutti i cittadini hanno visto quanti empori e quanti supermercati hanno aperto in questi cinque anni. Ormai è tardi!
E dove sarà attiva questa annunciata salvaguardia? Nel centro “di pregio”, come illustrato dagli amministratori pubblici. Si continua a considerare una Rapallo si serie A, a mare della ferrovia e una Rapallo di serie B, oltre questa. Da una prima visione dei documenti la zonizzazione è troppo semplificativa e asseconda questa concezione delle due città, ma essa è del resto stata la principale peculiarità di questa Amministrazione.

Ci riserviamo di approfondire lo studio della documentazione per presentare osservazioni e proposte, ma riguardo alla presentazione non possiamo non osservare che è stata l’ennesima dimostrazione di chi comanda davvero a Rapallo e cioè il Sindaco, arroccato con i suoi fedelissimi, mentre una corposa corrente della maggioranza è ormai scomparsa e silenziosa, messa in scacco dalle strategie di partito.
Ci chiediamo anche che fine abbiano fatto le gallerie commerciali auspicate dal consigliere Tasso: nella sostanza siamo felici che siano scomparse, ma rileviamo che nel conflitto interno alla maggioranza lui e la sua corrente siano fortemente soccombenti.

E infine il vicesindaco: “Rapallo non ha gli spazi per ospitare un outlet”. Questa è un’ovvietà ed è sicuramente condivisibile, ma continuando il discorso il Dr.Di Antonio ha sfoggiato una delle sue perle: “lo faranno, se mai, in val Fontanabuona”. Non sappiamo se il vicesindaco sia l’ingenua voce della verità o, più semplicemente, non abbia idea di quello che l’Amministrazione di cui fa parte stia facendo e cosa stia pensando, ma è veramente paradossale sentire i sindaci della Fontanabuona giurare e spergiurare che mai faranno aprire ipermercati o outlet per evitare polemiche che potrebbero fermare il progetto del tunnel verso la costa quando il vicesindaco di Rapallo, proprio alla presentazione del piano che dovrebbe salvaguardare l’equilibrio del commercio cittadino, dichiara che gli outlet li faranno in Fontanabuona.
Il tutto molto probabilmente inutile, viste le nuove normative che proprio in questi giorni il Governo sta mettendo a punto… ma l’importante è la propaganda.

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