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16 Agosto 2011

La politica dei (costosi) tapulli

Le dichiarazioni dell’Assessore alla Viabilità riportate nei giorni scorsi dalla stampa sono il degno finale di questo ciclo amministrativo: una resa senza condizioni, la completa ammissione del fallimento.

A giugno 2007, fresco di nomina, lo stesso Assessore ebbe a dichiarare che le strade a Rapallo sono quello che sono, i palazzi non si possono spostare e che ci sarebbe stato ben poco da fare per la viabilità. “Perfino per abbassare i sottopassi di via Amendola e via Rosselli ci vorranno anni” disse. Fin da subito, quindi, venne rivelata la miopia e l’incapacità di questa Amministrazione.

Siamo ad agosto 2011 e il nostro dichiara: “nessuno ha mai detto che risolveremo tutti i problemi. Però miglioreremo la viabilità”. Eppure nel programma elettorale di questo sindaco c’era la soluzione di tutti i problemi! C’era la strada seminterrata attraverso il golf: dopo poco più di un anno dall’elezione questa proposta era già archiviata in favore di una “stradina” nell’area della prima buca. Passata la festa, gabbato lo santo. Passate le elezioni, gabbati gli elettori!

Dalle grandi opere elencate in oltre 100 pagine di programma si è passati ai “grandi tapulli”. Come altro si può definire l’opera che prevede di aggiungere una corsia a via Arpinati e via Mameli per migliorare la fluidità del traffico? Un tapullo decisamente costoso, visto che si parla di una spesa che si aggira intorno al milione di euro!

Tutto ciò è la dimostrazione che questa Amministrazione non ha (e non ha mai avuto) un vero programma di governo della città, non ha la visione urbanistica globale della città, ma si muove per episodi, per singole questioni, perdendo di vista l’insieme. E’ chiaro che per loro Rapallo è soltanto il centro, all’interno della “cinta ferroviaria”, mentre tutto il resto della città è terra di nessuno, un “non-luogo” che deve essere soltanto attraversato. Via Mameli e via Arpinati sono anche strade di quartiere, non si può pensare di farle diventare strade di scorrimento da e per l’autostrada: su di esse si affacciano numerose attività commerciali, sono l’unica strada di distribuzione del quartiere; tutti gli abitanti le percorrono a piedi per raggiungere i negozi, il centro, la chiesa, le scuole. Per smaltire l’intasamento di piazzale Genova, creato in gran parte dall’assurda rotonda realizzata lo scorso anno (e spostarlo qualche centinaio di metri più in giù, via Mameli e via della Libertà) si sacrifica un quartiere e, soprattutto, la salute dei cittadini.

Oltre 100 pagine di programma completamente disatteso, 4 anni di immobilismo totale e nell’ultimo anno la necessità di fare qualcosa a tutti i costi, necessità impellente che sta portando a scelte assurde e dannose e spesso irreversibili. Se l’Amministrazione rileggesse il suo programma e avesse la dignità intellettuale presente in altri Paesi, si dimetterebbe; noi non pretendiamo tanto, ma almeno le scuse alla città e soprattutto a chi li ha votati ci sembrano doverose.

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