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22 Maggio 2011

Prevenire è meglio che… polemizzare

Purtroppo dobbiamo rilevare che la politica oggi è fatta di pressapochismo, di slogan, di buoni propositi e di poca, pochissima competenza. Questa è lasciata ai “famigerati tecnici, gli esperti che devono fare i progetti e che sono inappellabili (salvo poi dar loro tutta la colpa se la proposta è proprio inaccettabile). A Rapallo abbiamo già vissuto una vicenda del genere, con il depuratore che l’Amministrazione aveva superficialmente previsto in via Betti (non avendo mai capito realmente la dimensione dell’impianto e le implicazioni connesse alla sua realizzazione) e che poi è stato spostato grazie alla retromarcia della stessa Amministrazione che ha opportunamente dato la colpa ai tecnici.

Ora stiamo per vivere un deja-vu, stiamo per rivedere la farsa del rimpallo delle responsabilità tra diversi livelli istituzionali, tra politici e tecnici. L’oggetto del contendere sarà il Tunnel della Fontanabuona.
Oggi è stato annunciata la presentazione del progetto di Società Autostrade per il Tunnel Fontanabuona-Rapallo. Ne sono stati anticipati alcuni elementi e da quanto letto si tratta dello sviluppo del tracciato già presentato dal presidente Burlando, a Cicagna nel 2009. Non si può, quindi, parlare di novità. Non può, quindi, l’Amministrazione di Rapallo dare la colpa anche questa volta ai tecnici, alla Provincia, alla Regione, o a chi altro.

Questa infrastruttura è indubbiamente una grande occasione per Rapallo, soprattutto dal punto di vista economico, una opportunità di rilancio di un’economia locale asfittica e sempre più fragile e vorremmo sia chiaro che noi del Circolo della Pulce siamo favorevoli alla sua relizzazione, ma per Rapallo non è assolutamente accettabile il tracciato proposto.
Qualche anno fa Burlando riesumò l’ormai centenaria vicenda del collegamento diretto tra costa ed entroterra e i sindaci della Fontanabuona furono subito concordi nell’indicare Rapallo come migliore sbocco della galleria. Da Rapallo si rispose “va bene, ma con accesso diretto in autostrada”, per togliersi subito da ogni problema (senza alcun approfondimento, senza vagliare ipotesi alternative che potessero ottimizzare l’opera e trarne ulteriori vantaggi a livello locale comunale). Ecco ora l’accesso diretto in autostrada voluto: il progetto che tra qualche giorno sarà presentato prevede due gallerie, una tra la Fontanabuona e la vallata di S.Andrea di Foggia ed un’altra da qui alla vallata di S.Maria dove ci sarà lo svincolo di immissione in autostrada.
Quale sarà l’impatto sul territorio rapallese?

Un viadotto di 200 metri nella vallata di S.Andrea di Foggia ed uno svincolo nel bel mezzo delle colline di S.Maria, proprio alle spalle della chiesa parrocchiale!!.

Questo è un prezzo troppo alto per Rapallo! Tutto quello che è fuori dalla cinta ferroviaria, dal centro della città è considerata una terra di nessuno da attraversare, senza nessuna attenzione per la qualità della vita. Altro esempio fulgido di questo periodo è la terza corsia prevista per via Mameli…
S.Anna, S.Maria, S.Andrea di Foggia non sono parte della città, non sono luoghi abitati da cittadini con uguali diritti, ma sono soltanto spazi da attraversare, da sacrificare sull’altare della mobilità, della dea automobile. Quello che dovrebbe essere comodità per vivere meglio -tutti!- si mangia il nostro spazio e ci fa vivere peggio.

Una buona amministrazione è, secondo noi, quella che conosce bene il territorio sui cui ha giurisdizione e che sulla base di tale conoscenza ha ben chiaro cosa serve e come lo si può fare. Sulla base di questo assunto dobbiamo affermare che la Giunta e la maggioranza che oggi governano Rapallo non fanno buona amministrazione!
Questa amministrazione non ha eccepito alcunchè su un tracciato chiaramente troppo impattante per Rapallo, perchè non l’ha mai studiato, perchè evidentemente non ha saputo leggere le planimetrie presentate, e perchè ci pare chiaro che non conosca realmente il territorio che amministra visto anche che diversi suoi esponenti hanno più volte proposto un casello per S.Margherita, come se si potesse collegare il comune nostro vicino con l’autostrada senza passare attraverso la vallata del S.Maria e del Boate!!

Facile ora prevedere la nascita del comitato “anti-viadotto a S.Andrea di Foggia” e del comitato “no allo svincolo a S.Maria”. Facile prevedere le dichiarazioni degli esponenti della maggioranza che si diranno concordi con i comitati nel giudicare negativamente il tracciato proposto dalle Autostrade, dalla Regione, dai famigerati “tecnici”.
Fin troppo prevedibili i politici rapallesi, sempre pronti a galleggiare sulle acque torbide delle polemiche, delle battaglie tra cittadini, tra diversi comitati di quartiere.
Ma questa volta sia chiaro che non hanno alibi: il tracciato è in elaborazione da tre anni, le istituzioni comunali avrebbero dovuto farsi sentire al momento giusto, sia per far valere le legittime istanze dei propri amministrati ed anche per evitare spreco di denaro pubblico nella redazione di progetti inutili, di varianti, di spostamenti e per evitare di perdere tempo e dare finalmente a Rapallo le infrastrutture necessarie.

Come già detto noi siamo favorevoli al Tunnel per la Fontanabuona e non siamo “gli ambientalisti del no”, altro alibi molto usato dalle amministrazioni che non sono in grado di fare il proprio dovere e hanno bisogno di dare la colpa a qualcuno. Un’alternativa per avere il tunnel con minore impatto e maggiore utilità per Rapallo esiste ed è quella che proponiamo: fare uscire la prima galleria nella zona delle cave di S.Pietro alta, area scarsamente abitata, schermare opportunamente il breve tratto all’aperto e realizzare una seconda galleria, sotto la collina tra Savagna e S.Pietro che si immetta direttamente nell’attuale svincolo del casello di Rapallo, in modo da utilizzarlo anche per il nuovo collegamento. In questo modo il tratto casello di Rapallo – zona cave potrebbe essere utilizzato anche localmente come strada alternativa a via S.Pietro, alleggerendo questa frazione dal traffico di mezzi pesanti diretti alle zone industriali vicine.

Noi crediamo che per amministrare ci voglia competenza e condivisione: la competenza della conoscenza del territorio e la condivisione delle scelte con i cittadini. Ma questa condivisione deve essere attuata prima di realizzare le opere, non a posteriori scegliendo il comitato che può dare più voti!
Noi vogliamo cambiare il modo di far politica e questo è il metodo che noi proponiamo.

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