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23 Maggio 2015

risposta a Rapallo si fa Centro e …. “Periferia” ?

Due giorni fa , il Circolo della Pulce, ha inviato un comunicato stampa, dove non si auto esaltava per un successo, (peraltro evidente a tutti) ma in cui sottolineava come l’evento Domenica in Libertà aveva posto l’accento sull’urgenza e la fattibilità di interventi risolutivi per la viabilità.
Abbiamo riproposto una nostra idea, anche forti del test del 17 maggio, uno studio concreto sui flussi di traffico e su correttivi permanenti per uno dei problemi più sentiti della nostra città. Tale problematica, non dimentichiamolo, è stato proprio il motore iniziale ed il fine, di quella che è stata vista dall’esterno come una giornata di divertimento in cui tutti hanno partecipato con soddisfazione. Ritornare al punto di partenza e al suo fine direi perciò che sia doveroso. (riportiamo parte di quel comunicato: “La “prima” Domenica in Libertà è stata un successo; di adesioni, di condivisione e di partecipazione, e quindi come preannunciato il 26 marzo scorso, un successo di tutti che dobbiamo ringraziare; soprattutto ha dimostrato la voglia di vivibilità e che non comporta alcun grosso disagio avere il coraggio di intervenire, dopo uno studio accurato, sulla viabilità.

Nessun intoppo, nessuna coda, nessun dramma annunciato da chi era scettico. Se non si testa sul campo, non si cambia. Speriamo quindi che questa Amministrazione che ha avuto la capacità di ascoltare esigenze che partivano dai cittadini, dimostri continuità in questo atteggiamento riprendendo in considerazione, con pur i dovuti correttivi, la proposta da noi avanzata a suo tempo di attuare, magari per un periodo sperimentale, interventi sui sensi di marcia, i flussi di traffico, la pedonalizzazione di alcuni tratti di Vie affiancato da un servizio navetta elettrico che permetta ai residenti di non utilizzare la propria auto.)

Con soddisfazione vediamo comunque che un messaggio è passato: quello che ci vuole partecipazione e collaborazione per ottenere risultati e ottenerli in tempi più brevi. Negli ultimi anni della vita politica cittadina si era creato un clima di scontro, quasi irrespirabile, che aveva contagiato tutti, anche chi si diletta a commentare su Facebook, un clima che ha portato come risultati solo scontri dannosi, non al singolo politico, ma a tutta la Città. Leggere perciò questa mattina l’analisi (e proposta) sulla Domenica in Libertà, di Massimo Zero, ci conforta e non può che trovarci d’accordo soprattutto in quel suo messaggio conclusivo che qui riportiamo < E’ tempo di farlo, al di là delle beghe di paese, al di là dei personalismi, al di là delle ideologie, al di là del facile consenso, al di là dei favoritismi … al di là della ferrovia> Per noi del Circolo, questo tempo c’è sempre stato, anche quando trovavamo le porte chiuse, a maggior ragione oggi, in cui sembra non solo ci sia una ’Amministrazione più dialogante, ma che stia mutando l’atteggiamento generale di muro contro muro che ha caratterizzato il recente passato. Anzi, invitiamo tutti coloro che hanno compreso che “insieme” si fa di più e meglio a proporsi e proporre. I problemi della Città non sono solo di chi amministra, ma anche dei Cittadini, è giunto il momento di ridare la Città alla Città e lo si può fare solo “insieme” usando la collaborazione al posto della sterile polemica.

Pubblicato da LEVANTE NEWS
“Rapallo si fa periferia”: la domenica in libertà oltre la barriera ferroviaria
21 mag 2015
Dall’architetto Massimo Zero, già assessore con la giunta Costa riceviamo e pubblichiamo

Domenica 17 maggio abbiamo vissuto un interessante esperimento di pedonalizzazione di una porzione di città, in continuità al tessuto del tradizionale centro storico.

L’iniziativa ha ottenuto un grande successo vista l’ampia partecipazione della cittadinanza e dei turisti.

Personalmente desidero rivolgere i complimenti a Nadia Molinaris che ha organizzato questo importante evento, con la collaborazione dei comitati e delle associazioni cittadine, delle società sportive e di alcuni commercianti.

Immagino l’impegno profuso, in settimane di progettazione, per dare corpo all’idea.

Un ringraziamento inoltre è destinato al corpo dei Vigili Urbani che con grande impegno e professionalità ha gestito le variazioni ed i flussi di traffico che l’iniziativa ha generato.

Nell’insieme, un evento che dovrebbe essere ripetuto in modo sistematico.

Ancora una volta però, destinataria di una scelta di animazione sociale e commerciale nonché turistica, è stata la parte del centro città, con interessamento di alcuni tratti di Via Mameli, Via della Libertà e vie limitrofe.

Una porzione di città che trova il suo baricentro nel tessuto storico urbano e un naturale sfogo nella passeggiata a mare.

Ancora una volta, quindi, a mostrare la forza della sua presenza è stata la cinta ferroviaria che, tra Levante e Ponente, taglia la Città in due zone nettamente distinte.

La prima, a mare della ferrovia, è quella che ha in parte beneficiato della pedonalizzazione di Domenica scorsa e che, di fatto, risulta destinataria di tutte le animazioni ed iniziative turistiche/commerciali in ogni periodo dell’anno.

La seconda, a monte della ferrovia, è quella che sconta, in modo sempre più pesante, l’urbanizzazione frettolosa e frenetica compiuta negli anni 50 e 60 del secolo scorso ed è continuamente dimenticata.

A questa va il mio pensiero, la mia riflessione.

Un pezzo di Città in cui la visione a lungo termine ha lasciato spazio alla cecità della scelta veloce di un costruire speculativo.

Un pezzo di Città in cui si alternano piccoli manufatti dei primi del 900, a due o tre piani, a condomini anonimi costruibili in qualsiasi periferia urbana: senza una caratterizzazione, senza rispetto dello spirito del luogo.

Un pezzo di Città in cui le attività commerciali non vivono di turismo, appannaggio invece di quelle del centro storico e della passeggiata a mare, ma di quegli scambi derivati dall’assolvere alla funzione di esercizi di vicinato o di prossimità … sempre meno vicini per carenza di domanda, sempre più prossimi alle difficoltà.

Un pezzo di Città in cui fare impresa è una sfida … ogni giorno.

Un pezzo di Città che abbiamo imparato ad attraversare in macchina, in andata o ritorno dall’autostrada, quasi in apnea, in trance, in modo abitudinario, relegando il suo tessuto a mero luogo di passaggio al di là delle mura della vera Città.

Un pezzo di Città in cui l’uomo che vi risiede o vi lavora, si è assuefatto, adattandosi alle pieghe di un brandello urbano sempre più stropicciato.

Un pezzo di Città da ricordarsi a tratti, quando per fede, tradizione o forma viene percorsa da colonne di processioni antiche.

Un pezzo di Città in cui si cammina tra una molteplicità di pavimenti figli di un Dio minore e lontanissimi parenti delle eleganti e preziose lastre di arenaria che abbelliscono la zona storica.

Io penso che il vero coraggio debba dimostrarsi qui, nella Città al di la della ferrovia.

In questo senso, mi domando, se esiste una riflessione, una visione a media o lunga scadenza.

Dove sono finiti i dibattiti sulla strada nel Golf, sui sottopassi ferroviari, su Piazza Cile, sul Campo Macera, sull’intorno del depuratore, sul Centro Congressi ?

Quali sono le scelte urbanistiche e sociali utili a restituire dignità a questa parte di Città ?

Occorre partire da quello che c’è, perché un diradamento non è possibile, ed incentivare: il recupero e l’efficientamento energetico degli edifici privati esistenti, la valorizzazione del sistema dei Parchi e degli spazi pubblici quali luoghi attrattori e volano di socializzazione, la reinterpretazione di luoghi pubblici quali l’Ospedale / la Piscina Comunale / il Golf / le scuole, attribuendo loro valenze complementari alla funzione primaria per la quale sono nati, il rinnovamento dei marciapiedi e delle loro dotazioni per definire un percepito, almeno ad altezza occhi, che infonda nell’osservatore e nell’utente un senso di benessere inteso come “stare bene”.

“ Rapallo si fa periferia “, potrebbe essere lo slogan di questo nuovo agire … mutuando quello che ha caratterizzato Domenica scorsa.

Occorre un disegno d’insieme, una ricerca di investitori, un patto con la cittadinanza per definire congiuntamente le priorità e bilanciare, o sbilanciare, gli investimenti.

E’ tempo di farlo, al di là delle beghe di paese, al di là dei personalismi, al di là delle ideologie, al di là del facile consenso, al di là dei favoritismi … al di là della ferrovia.
http://www.levantenews.it/index.php/2015/05/21/rapallo-si-fa-periferia-la-domenica-in-liberta-oltre-la-barriera-ferroviaria/

da TigullioNews

26.05.15 tigullionews pulce

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