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7 Febbraio 2012

Senza pudore

Sulla vicenda depuratore l’attuale maggioranza che amministra Rapallo ha dato il peggio di sè.

Insediatasi nel 2007, ha atteso in assoluto silenzio il 2010 per scegliere il sito di via Betti. A causa della protesta dei cittadini, informati principalmente dal comitato appositamente sorto, ha fatto retromarcia decidendo ANCHE per località Ronco. Si è scritto “anche” perchè la delibera che indicava via Betti non è mai stata annullata!

I motivi addotti per giustificare questo cambiamento di rotta sono delle vere perle: il consigliere Tosi ha candidamente ammesso un bieco calcolo elettorale, dimostrando sostanziale menefreghismo per la sostanza della questione, dichiarando che se l’avessero fatto in via Betti non l’avrebbero votati nemmeno le loro stesse famiglie. Il consigliere Cianci, invece, ha preferito la tattica dello scaricabarile, affermando esplicitamente e inequivocabilmente, nell’ambito istituzionale del Consiglio Comunale, che avevano scelto via Betti perchè ingannati (sic!) dai tecnici di IREN.

Invece di chiedere un approfondimento delle operazioni di ricerca del sito idoneo da parte dei tecnici di IREN, magari accostando loro tecnici comunali di fiducia della maggioranza, hanno preferito decidere semplicemente e, soprattutto, semplicisticamente per località Ronco. E dopo quella decisione altri mesi di silenzio, mai una spiegazione ai cittadini.

Le voci degli esponenti dell’Amministrazione si sentirono solo per polemizzare con chi l’aveva preceduti accusando di aver approvato un PUC indicante un sito oggettivamente inidoneo, dimenticando che l’elaborazione del PUC iniziò ben prima ed è merito, o demerito, di diverse amministrazioni, e dimenticando, soprattutto, che al momento dell’approvazione dello strumento urbanistico nessuno (nemmeno gli stessi consiglieri in allora in minoranza) ebbero a muovere alcuna obiezione, perchè l’indicazione inserita nel PUC non era certo avallata da studi specifici.

Ieri abbiamo potuto cogliere la perla più grande e preziosa: dopo 5 anni di Amministrazione, dopo 5 anni di sostanziale silenzio, il consigliere delegato Giudice se ne esce dicendo che “fin dal suo insediamento questa Amministrazione ha tentato di inserirsi nel depuratore di Santa, ma il tempo era out”. Se la questione non fosse terribilmente seria, vista l’importanza dell’impianto di cui si tratta e vista l’entità delle multe europee che scatteranno tra non molto, ci sarebbe da ridere. In 5 anni questo tentativo non è mai stato rivelato al pubblico: ciò sarà certamente dovuto alla sobrietà e alla riservatezza del primo cittadino, ma francamente a noi puzza (permetteteci l’ironia) di frottola. Come mai questo fatto non è stato pubblicizzato prima, in risposta ai molti cittadini che chiedevano e chiedono tuttora un depuratore comprensoriale? Come mai non è stato usato come elemento di accusa per la precedente amministrazione, visto che le si addossa la responsabilità del mancato allaccio al depuratore di Santa? Per favore, cara Amministrazione, non diteci che non l’avete fatto per riservatezza e sobrietà, perchè non poche volte l’opposizione consigliare ed extra-consigliare è stata colpita da invettive non certo eleganti e corrette.

Da un’Amministrazione “sobria e concreta” ci si sarebbe aspettato maggiore trasparenza, maggiore informazione ai cittadini, maggiore autorevolezza nel prendere una decisione, qualunque essa fosse stata.

In due parole ci si sarebbe aspettato maggiore dignità.

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