DENTRO e OLTRE il LIBRO – Infiltrazioni mafiose in Liguria?
INVITO a “Un passo dentro ed oltre al romanzo”.
Domenica 17 giugno alle ore 16.30 presso la veranda dell’Hotel Italia e Lido, il Circolo della Pulce organizza la presentazione del libro di Achille Maccapani “Il venditore di bibite”.
Visto il ruolo attivo che l’autore ebbe nella nostra città, Segretario Comunale e il tema del romanzo giallo, Indagine su infiltrazioni mafiose nelle amministrazioni liguri, tale presentazione non si fermerà alla recensione del libro, ambientato tra Ventimiglia, Gioia Tauro e Rapallo, ma valutando che l’argomento sul nostro territorio è forse un po’ sottovalutato e merita un approfondimento, scandaglieremo i reali rischi, e sarà l’occasione per interventi pertinenti con possibilità di dibattito.
La presentazione vuol diventare quindi un incontro, patrocinato dal Comune di Rapallo che in modo semplice, amichevole e colloquiale affronti anche il tema delle possibili infiltrazioni mafiose, parlandone apertamente, valutandone i possibili segnali e gli accorgimenti da adottare. Il tutto con intermezzi di momenti musicali e interventi simpatici così articolati:
Dopo il saluto di Carlo Bagnasco, sindaco del Comune di Rapallo Interverranno:
Alessandra Fontana – Giornalista e Blogger La lettrice controcorrente
Relatori a sorpresa – sull’argomento, tra i quali il Consigliere Regionale Claudio Muzio
Amalia Rovegno – Cuoca Ristorante Monique
Giulia Ermirio – Violista che eseguirà intermezzi musicali
L’autore – Achille Maccapani – che sarà anche disponibile ad autografare e dedicare il proprio libro, presente
la Libreria Agorà,
e alcuni lettori – a cui abbiamo fornito il romanzo che esprimeranno il loro giudizio.
Il breve dibattito e le domande dei presenti, che saranno gradite – sarà moderato dalla ” Pulce” – Nadia Amalia Molinaris
A conclusione, per addolcire l’incontro, degustazione di un nuovo gusto gelato Frigidarium creato appositamente per l’occasione a simboleggiare, col suo particolare colore nero, il rifiuto di ogni mafia ed ogni forma di coercizione.
E’ nostra opinione che una società matura non deve mai credere di essere immune da certi pericoli pensando magari erroneamente di vivere in una zona geografica privilegiata, e deve partire da ogni cittadino l’impegno, dentro il suo vivere quotidiano, ad affermare e promuovere la legalità. Non sono per noi sufficienti , anche se importantissime, le manifestazioni pubbliche solo in determinate ricorrenze, uno dei passi importanti, qui nella nostra terra “lontana dal sud” , è secondo noi innanzitutto conoscere che cos’è la mafia, il parlarne, con serenità e apertamente con l’aiuto anche dei media che ne diano il giusto risalto, questo è il nostro intento per Domenica 17 giugno. Un grazie anticipato a chi sarà presente, dove la presenza, sarà già un affermare il proprio impegno ed uno in particolare al Consigliere Regionale Claudo Muzio, che ha confermato un suo intervento tra i “relatori a sorpresa” tema “quale codice etico per il buon Politico” : occasione per educarci insieme alla legalità partendo dal nostro vivere quotidiano.
Direttivo Circolo della Pulce
Nadia Molinaris (quale addetto stampa) – per info o riservazioni 320 0610660
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La Storia della Mulattiera si veste di note e RICORDI
Dopo aver lavorato in silenzio, ora siamo pronti per INVITARVI.
Quest’anno l’appuntamento che tanto ha avuto successo l’anno scorso, sarà molto più ricco, veramente unico ed indimenticabile per chi parteciperà. Per questo risultato dobbiamo anche ringraziare la professoressa e “Maestro” Giulia Ermirio, per aver accettato di rendere ancora più coinvolgente e suggestiva la giornata del 22 Aprile p.v.(in caso di pioggia il 29) dedicata alla storia della nostra antica Mulattiera per Montallegro, (tutelata da Vincolo Ministeriale) in cui ci ritroveremo per presentare “ECCO la STORIA”: tutto il lavoro svolto in questi mesi, fatto anche di interviste ai nostri Anziani a supporto dell’Ente Parco di Portofino che sviluppa il progetto.
Una Domenica che ci riporterà a quelle Domeniche di tanti anni fa, della nostra infanzia; quest’anno salendo al Santuario ritroveremo le “BANCARELLE” con le reste di nocciole e quelle coi prodotti locali. Vedremo “scuola” di pizzo al tombolo, antichi strumenti agricoli di un Montallegro ben diverso da quello che conosciamo oggi, immagini inedite uscite dai ricordi dei nostri “Anziani” a cui rivolgiamo il nostro grazie più grande, perchè si sono resi disponibili a raccontarci durante questi mesi, i loro ricordi, a farsi riprendere dalla videocamera, a frugare nei cassetti per portarci i loro oggetti, documenti e “vecchie” foto. Così si son materializzate per noi, dalla loro memoria, salvandole per sempre, le immagini di fasce coltivate a zafferano o ondeggianti di grano maturo, slitte che salgono in spalla per scendere cariche di fieno, oliate da un sacco “pucciato” negli scarti dei frantoi che erano numerosi lungo il percorso… e tanto altro che non vogliamo anticipare, ma che vedrete in anteprima sia nella mostra dei nuovi cartelli storici che saranno posizionati in Mulattiera, che nella proiezione del video, nel salone sotto il piazzale dove tutti, come una volta, consumeremo insieme il pranzo al sacco.
Riprendendo inoltre una antica tradizione uscita da una delle testimonianze, risalente circa al ‘700 e interrotta a metà del ‘900, a tutti i partecipanti la giornata, sarà consegnato un particolare oggetto ricordo (sorpresa che non vogliamo svelare) che il nuovo Rettore, Don Gianluca Trovato benedirà durante la funzione delle 11.30, da portare nelle nostre case, come tangibile testimonianza di quella Vergine che, con la sua apparizione, decretò l’importanza della nostra Mulattiera, denominata già in documenti del 1600, “STRADA della MADOANNA”.
Ma le novità di quest’anno non si fermano a questa, che speriamo sarà una gradita sorpresa; nella nostra passeggiata a SCENDERE, lenta e guidata lungo la Mulattiera, in cui sarà percorsa anche, come nella precedente edizione da un disabile con l’apposita portantina/carrozzina Joelette e l’aiuto dei Volontari del Soccorso, a metà percorso, più precisamente al tornante panoramico ove è posizionata una panca in pietra, avremo il piacere di ascoltare un “mini CONCERTO” della violista Giulia Ermirio, dove il palco sarà la nostra antica Mulattiera, il fondale il nostro Golfo visto dall’alto, e le luci, quelle del cielo… I brani che eseguirà sono:
– ARIA sulla IV CORDA di J.S. Bach
– AVE MARIA di F. Schubert e a conclusione, uno dei brani più significativi e cari al “Popolo di Montallegro”:
– SPLENDE in ALTO – Inno di N.S. di Montallegro di G.B. Campodonico
Noi che abbiamo lavorato solo per amore della nostra terra e della nostra storia, sperando di aver fatto un buon lavoro, aspettiamo solo la Vostra gradita e numerosa presenza, che renderà più prestigiosa questa giornata unica ed inedita. “Ecco la Storia…”
Grazie. Nadia Amalia Molinaris
Questo un sunto del PROGRAMMA e INVITO per ognuno di Voi:
siete Tutti invitati perchè la Vostra partecipazione renderà unico l’evento. Grazie. Pulce Nadia Molinaris
L’evento promosso dal Comune di Rapallo, organizzato dal Circolo della Pulce insieme all’Ente Parco di Portofino, sarà la presentazione ufficiale alla cittadinanza e alla stampa del lavoro svolto sino ad ora per la realizzazione del Progetto di Valorizzazione “Salita al Santuario di Montallegro” finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e in parte dal Comune. (ulteriori info a questo link)
(Si consiglia di salire in funivia che effetuerà corse sino a completamento richieste)
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In queste foto qualche momento delle interviste e del grande lavoro fatto in questi mesi
(clikare sulla prima foto)
- nella foto insieme a Mirjam dell’Ente Parco di Portofino intervistando
- preziosi Testimoni della storia con loro ricordi e antiche foto
- con Ondina Roncagliolo che vive lungo la Mulattiera e in primo piano Barcucci che gestì una delle Locande
- Tre generazioni della famiglia Pastorino, Eugenio-Piero e Luca che vivono tuttora lungo la Mulattiera
- con Mauro Sergiolini Maestro decoratore di facciate Liguri per l’occasione interprete dal Genovese di nomi di antichi luoghi e oggetti
- la pittrice Mirella Manara Bergonzini che ha portato sue testimonianze importanti per la datazione
- Mirjam intervista Giovanni Pernigotti
- Mirella Manara Bergonzini-Mauro Sergiolini e Mirjam Knoop
- con Roberto Canepa prezioso collezionista di antiche fotografie riguardanti “la strada della Madonna
- Manin che ci ha raccontato di quando la scala la si faceva in ginocchio per sciogliere un voto fatto alla Madonna
- Emilia Chiaravillo ieri e oggi che ci ha raccontato i suoi ricordi
- La Baby, grande camminatrice che da sempre percorre la Mulattiera a piedi nonostante i suoi …anni
- il direttore Ente Parco Portofino dott. Alberto Girani
- si saliva con la slitta in spalla
- la slitta costruita ben bilanciata per essere portata in spalla a salire ed essere agevole nel scivolare a scendere
- Eugenio Pastorino (classe 33) insegna come si arrotolava il sacco per portare in spalla la slitta
- il “sacco” a mo di copricapo che riparava anche il collo usato ancor oggi
- come era usato… ieri
- qui Eugenio Pastorino spiega come posizionare la “gaggia” utile ad imbragare il fieno per la discesa
- la slitta e la “gaggia” per imbragare il fieno
- chi scendeva a pieno carico era ormai esperto e si sedeva dando piccoli colpetti col piede per cambiare direzione
- i pattini venivano lubrificati per agevolare la discesa con un sacco bagnato negli scarti di frantoio delle olive
- la slitta di proprietà dei Pastorino, perfettamente conservata e che viene usata ancora oggi
- un tratto dell’antica Mulattiera “mal riparata” con asfalto
- uno dei frantoi lungo la Mulattiera con lo stemma degli “Spinola”
- Particolare del Frantoio di Via Comega
- l’antica panca in pietra ove i viandanti si riposavano
- C’è chi la fa risalire al 1200 essendo nella zona di “Castrusso”
- la croce qui incisa c’è chi ipotizza risalire al periodo dei Templari
- Il frantoio oggi di proprietà di Ivana Pelloso, perfettamente ristrutturato e conservato
- altre immagine del frantoio
- oggetti che servivano durante la spremitura delle olive
- il marchio del fabbro
- un antico lume, unica luce che serviva al buio per salire la Mulattiera
- una delle giare che servivono per l’olio
- il trogolo per dar cibo ai maiali
- questa… una rarità, il primo WC in casa, un buco che dava sulla concimaia che si ricopriva con una ciappa di ardesia
- per… girare la macina
- un vecchio aratro
- ganci e chiodi fatti a mano
- particolare dei chiodi
- una antica bottiglietta di gassosa con “biglia” all’interno,che in passato, spinta dalle bollicine, chiudeva la bottiglia
- un morso da mulo
- cinghia da mulo per le “portantine” usate in passato per far salire gli anziani o chi potento pagare, prenotava il servizio
- a Montallegro per parlare col nuovo Rettore
- I pini… che un tempo erano molto numerosi ma che durante la guerra furono abbattuti per usare il legno per le trincee
- una vecchia foto della “locanda del viandante” ultimo posto salendo,ove bere mulattieri e muli. Nel cortiletto interno vi era infatti un pozzo e fuori panche in pietra ove sedersi
- oggi questa locanda non è più visibile perchè è stata demolita
- Pannellatura del 2010 che diede inizio al nostro impegno per preservare l’antica Mulattiera (rimossa con sentenza nel 2015)
- antica foto collezione Ivana Pelloso della vita contadina del Monteallegro
- antica foto collezione Ivana Pelloso della vita contadina del Monteallegro
- antica foto collezione Ivana Pelloso della vita contadina del Monteallegro
- il Frantoio come era in antica foto collezione Ivana Pelloso
- il Frantoio come era in antica foto collezione Ivana Pelloso
- l’agglomeratro del frantoio come è oggi
- il frantoio come è oggi
- Ivana Pelloso che ha ristrutturato e preservato il frantoio ove oggi abita, fornendo a tutti noi una pagina intatta di storia
- immagine del frantoio Pelloso ristrutturato
- immagine del frantoio Pelloso ristrutturato
- immagine del frantoio Pelloso ristrutturato
- la “mezza” perl’olio sempre di proprietà Pelloso
- un vecchio sacco del Comune di Rapallo, usato per battere le castagne
- macchina per pulire le castagne
- il secchio “salario” che le raccoglitrici di olive provenienti dalla Valle riempivano e che corrispondeva all’olio dato come “paga”
- La locandina dell’ evento
- la Violista Giulia Ermirio che il 22 aprile eseguirà tre brani a tema a metà percorso della Mulattiera
- il “teatro” del concerto di Giulia Ermirio domenica 22 aprile
- siete Tutti invitati perchè la Vostra partecipazione renderà unico l’evento. Grazie. Pulce Nadia Molinaris
chi è ... GIULIA ERMIRIO
Si diploma in Violino e Viola presso il Conservatorio ‘A. Vivaldi’ di
Alessandria e consegue con il massimo dei voti la Laurea di Primo Livello in Discipline e Tecniche della Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Genova.
Perfezionamento in Viola conseguito con K. Hamilton, presso il Concordia College di Moorhead (Minnesota). Vincitrice di borse di studio e audizioni nell’ambito dell’attività da camera, partecipa a masterclass, stages e Festival che la portano a suonare in tournée in Italia e all’estero (Svizzera, Finlandia, Francia, Stati Uniti), collaborando con strumentisti e direttori d’orchestra di fama internazionale. Svolge attività solistica, cameristica e orchestrale, il suo repertorio spazia dalla musica classica ai più svariati generi musicali attuali. Ha al suo attivo registrazioni per: RAI Radiotelevisione Italiana, Bixio, Decca, Music Center, Punto Rec Studios.
E’ docente di violino e viola presso presso l’Accademia Musicale di Chiavari, l’Accademia Culturale di Rapallo e ‘GuitarLab’ (Genova).
Violino e Viola
Apparentemente molto simili, Violino e Viola sono strumenti che, sì, appartengono alla famiglia degli Archi, ma che allo stesso tempo presentano notevoli differenze. Il Violino presenta manico e cassa armonica più piccoli, a differenza della Viola, che proprio per questo è di peso notevolmente superiore. Il Violino ha sonorità più acute e una timbrica più brillante, al contrario della Viola, che invece ricorda molto il Violoncello per quanto riguarda le sonorità cupe e avvolgenti e il timbro più morbido e pastoso, che molto si avvicina alle caratteristiche della voce umana.
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i prodotti… DELLE NOSTRE FASCE Da un piccolo uliveto in stato di abbandono, sito nel comune di Rapallo ha preso corpo questa associazione, a prevalenza femminile, che coltivando e curando le loro fasce divulgano politiche volte alla salvaguardia del territorio, espressione del nostro patrimonio culturale, naturale e paesaggistico. Avviano azioni di studio e ricerca sull’agricoltura locale al fine di recuperare tradizioni, metodi, sementi antiche, nonché affinare nuove tecniche di coltivazione. Allestiranno una “bancarella” con quei sapori di una volta da assaggiare, annusare e guardare. Degustando pane e olio, chiudendo gli occhi, sarà per molti un ritorno al passato. www.intefasce.org |
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le… RESTE di NOCCIOLE Grazie all’Azienda Agricola Fabio Benvenuto nata nel 2012 che con passione si occupa principalmente di produzione di nocciole misto Chiavari, affiancando piante varie ed aromatiche, coltivate con metodi naturali, potremo ritrovare lungo il viale una bancarella, come quelle di una volta, con … le reste di nocciole, che da bambini ci si fermava a guardarle, senza chiederle, finchè un parente non ne comperava una e te la metteva al collo e allora, ti sentivi conte o principessa. Fabio, diplomato floricoltore si occupa anche di apicoltura, consulenze tecniche nel settore agricolo e florovivaistico, esegue prestazioni presso terzi e organizza corsi. San Colombano Certenoli – Ge – Via Filippo Maria Zavatteri 55 – tel. +39 347 78 09 116 |
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il PIZZO al TOMBOLO Michela Cucicea, 37 anni, una laurea in Matematica all’Università di Padova, è fondatrice da ormai dieci anni della scuola “Fili Meravigliosi”, in Rapallo Via Mameli 316. Innamorata del pizzo al tombolo si trasforma in scrupolosa ricercatrice per documentare e trasmettere un’ arte che è vanto della nostra terra, scrivendo anche numerosi libri. La troveremo col suo sorriso a spiegare e perchè no, insegnare, questa nobile ed antica arte, con la quale le nostre nonne hanno spesso contribuito alle entrate economiche della famiglia. Spesso le vedevi sull’uscio, col piede a dondolare la culla, con le dita veloci creare il pizzo e intanto “ciatellare” con chi si fermava. (per fortuna non c’era whatsapp) filimeravigliosi.com |
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ANTICIPAZIONE del NUOVO LOGO che sarà usato su tutta la segnaletica, cartellonistica e cartaceo indicante il percorso della antica Mulattiera. |
Dalle ore 10.00: Lungo il Viale di Montallegro , tavoli informativi di Ente Parco Portofino e Circolo della Pulce, testimonianze e reperti che ci avete fornito, assaggi di sapori, bancarelle di prodotti antichi, esecuzione di pizzo al tombolo, mostra della nuova cartellonistica che sarà posizionata lungo la Mulattiera, logo che indicherà questo percorso.
Ore 11.30: per chi lo desidera S. Messa.
Ore 13.00: Pranzo al sacco nel salone sotto al piazzale, con proiezione video.
Ore 15.30:circa discesa guidata lenta e facile lungo la Mulattiera e a metà percorso mini “CONCERTO” della violista Giulia Ermirio, consegna ai partecipanti di un ricordo a sorpresa risalente ad antica usanza.
immagine…. di come a voltebasti poco… per cambiare storia e paesaggio
I NOSTRI MUSEI del Merletto e Gaffoglio (speriamo di non belare)
(La mia risposta all’intervista del Nuovo Levante)
Dire che i Musei Gaffoglio e del Merletto siano poco conosciuti è quasi riduttivo. Da “Rapallina” mi ha sempre indignato la poca attenzione per un patrimonio inestimabile, per questo ho cercato di portarli in Piazza nel 2016, in occasione della II edizione della Domenica in Libertà, per farli conoscere e apprezzare attraverso dieci pannelli fotografici; abbinandoli poi ad un concorso fotografico che li vedeva come soggetti , finalizzato ad individuare nelle foto vincitrici le idonee immagini che il Comune aveva promesso di utilizzare entro il 2017, per la nuova cartellonistica dei nostri Musei , (quelli attuali… andate a vederli). Partendo proprio da qui: la loro valorizzazione già dai cartelli indicativi. Il 2017 è terminato da poco e quindi siamo speranzosi che sia solo un fisiologico ritardo e che presto vedremo la nuova cartellonistica.
In quell’occasione lanciai in modo ironico l’idea che avrei organizzato una visita guidata per i componenti del Consiglio Comunale, perché mi resi conto che in molti non li avevano mai visitati e chi lo aveva fatto (tolta qualche eccezione) non si era neppure accorto che dentro le cassettiere sono esposti tra i nostri reperti più rari, posizionati in orizzontale, su piano inclinato, con la possibilità di tenerli nell’ombra, NON per nasconderli alla vista del “visitatore distratto”, ma perché quello è l’unico metodo corretto per preservarli visto il loro altissimo valore. Non ho potuto organizzarla, ma lo farò certamente, solo perchè ora, oltre a non avere i cartelli adeguati, oltre ad aver scelto di non far pagare un biglietto, non abbiamo neppure l’obbligatorio Conservatore e storico dell’arte , da quando a fine 2016 è scaduto il mandato della dottoressa Viaviana Troncatti che voglio ringraziare ancora, per l’aiuto che mi diede in occasione della mia iniziativa “I Musei in Piazza”
Non mi stancherò mai di ripeterlo per chi non lo sa (e sono in molti), il nostro Museo del Merletto è l’unico museo monotematico in tutta Italia e con un numero tale di reperti catalogati e altrettanti ancora da catalogare, che potrebbe essere la prima fonte di Turismo, andate a vedere come viene promosso quello di Venezia… senza dimenticare il Gaffoglio che, insieme al Merletto, rende Rapallo non solo una città di “trattati” ma anche di Musei, se solo fossero conosciuti, apprezzati , valorizzati e promossi nel modo giusto da chi di volta in volta ci amministra, forse meriterebbero un RED CARPET, perché sì, i nostri Musei, sono Musei Civici quindi un patrimonio anche nostro… Speriamo che non passi mai Vittorio Sgarbi… se no darebbe a tutti noi della “capra” e dovremmo metterci a ragione, a belare.
Nadia Amalia Molinaris
Qui vorrei aggiungere che nell’occasione di quella “Domenica in Libertà” ove c’erano circa 90 tra eventi e iniziative per tutti i gusti, quelli dedicati alla Cultura: Musei in Piazza e Cappe e Tabarri in mostra all’oratorio dei Bianchi, ebbero un grande successo di pubblico e partecipazione a dimostrazione che non è vero il luogo comune che la <cultura attira poco>. I PANNELLI di m. 1 x 0,70 che realizzammo in alta definizione su polionda, furono donati (ognuno nella propria custodia) al Comune, con la preghiera e la promessa che non sarebbero finiti in un angolo ad impolverarsi, ma usati durante i vari eventi organizzati all’aperto, per promuovere e far conoscere i nostri Musei, tali pannelli sono anche corredati delle dovute didascalie che ci fornì il Conservatore dei Musei e già predisposti per essere appesi ai cavaletti in dotazione al Comune. Il Concorso Fotografico ebbe inoltre una Giuria altamente qualificata, che qui ancora ringrazio, composta dalle Dottoresse Patrizia Tessitore Responsabile Ufficio Turismo e Cultura del Comune di Rapallo, Viviana Troncatti Conservatore dei Musei Civici , Giuliana Barisone responsabile della Biblioteca Internazionale, il Dott. Giorgio Karalis Presidente Accademia Culturale, Cristina Ardito Coordinatrice onoraria per le Attività Culturali Castello e Auditorium e da Fabio Piumetti giornalista e fotografo professionista anche per il Secolo XIX
MUSEI in PIAZZA e CONCORSO FOTOGRAFICO in collaborazione col Comune di Rapallo
E’ quasi Natale… a Montegallo
Vi chiedo solo di dedicare un minuto a queste poche righe e al breve video allegato e se vi troveretete in accordo condividerlo. Grazie
E’ quasi Natale,
oggi ho parlato al telefono con Sergio (Fabiani), aveva pochissimo tempo perché Sergio è Sindaco a Montegallo (AP), un caratteristico comune delle Marche, composto da piccole e belle frazioni arroccate sui colli, ai piedi del monte Vettore che col terremoto si è abbassato di un metro, sbriciolando tutto, tra le lacrime e la paura di chi c’ era. Montegallo è un comune meno “famoso” di altri, ma con lo stesso bisogno di essere ricostruito e di non sentirsi solo.
Siamo in tanti e col poco di ciascuno, possiamo costruire insieme il Natale. Ho creato e disegnato questo biglietto Natalizio, facendone stampare 3000 a mie spese , perché non voglio chiedervi nulla, se non di adoperarlo quest’anno, per i vostri regali o per i vostri auguri, al posto dei soliti che acquistate normalmente.
Con soli 2 euro (offerta consigliata) per biglietto e busta, insieme possiamo fare un bel dono, ogni biglietto equivale a 6 mattoni ed io non vorrei proprio avanzarne neppure uno, perché tutta la somma raccolta sarà interamente portata a Sergio, per dire “Auguri” tutti insieme al Comune di Montegallo, con un piccolo contributo concreto alla ricostruzione. Grazie
Per prenotazioni: o con sms al 320 0610660. Nella speranza che oltre ai singoli cittadini, che già conosco per la loro generosità, rispondano soprattutto con buoni numeri, i politici, le associazioni, i circoli, gli albergatori, i commercianti, i ristoratori ecc. come già hanno risposto la struttura Minerva Anni Azzurri, l’Hotel Italia e l’Hotel Excelsior Palace, che qui ringrazio.
Un grazie personale a chi mi ha fatto conoscere questo Comune.
Pulce (Nadia Molinaris)
I BIGLIETTI SONO già DISPONIBILI (se fuori sede vi saranno anche spediti senza costi per un minimo di 5)
…clikare sul titolo “costruiamo il Natale della Pulce”
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Valle del Tuja: la Storia non può essere demolita
La Storia non può essere demolita.
La Valle del Tuja a Rapallo, è forse una delle poche vallate rimaste incontaminate, conosciuta come la Valle dei Mulini perché proprio grazie al Rio Tuja qui sorsero, in gran numero lungo le sponde. Ancor oggi ne esistono di funzionanti e ben conservati , un agglomerato storico che risale ad almeno 400 anni fa e che con decreto Ministeriale del 25.03.2005 è stato inserito nei Siti di Interesse Comunitari della Liguria. Ebbene anche in questa Valle sta per consumarsi , come per le “Case di Noè” la distruzione di un manufatto di pregio, che fa parte della storia, che anche se non fosse un mulino è un edificio storico, parte sostanziale di questa valle. Vincolo architettonico o non vincolo, norme urbanistiche o non, non è concepibile che si debba riscrivere un nuovo “Silenzio degli innocenti” senza poter intervenire prima di un delitto storico. A noi non interessa quale sarà lo strumento che questa Amministrazione adopererà per bloccarne la demolizione, che sia tecnico o politico poco ci importa, noi chiediamo che con ogni mezzo questa Amministrazione dimostri di essere “sovrana” sul proprio territorio, sensibilizzando anche la Regione per ciò che gli compete, affinchè si riempia il vuoto dello spazio in cui nuotano interpretazioni che permettano in “piena legalità” la distruzione della storia.
Non vogliamo addentrarci nuovamente dentro i meandri del Piano Casa, che ci riserviamo eventualmente di approfondire in seguito se sarà il caso, anche perché sarebbe poco comprensibile per molti ed obbiettivamente non ci compete, vogliamo solo dei risultati.
Sottolineiamo nuovamente il fatto che, permettere questa demolizione significherebbe creare il precedente per rendere demolibili tutte le costruzioni a poche decine di metri dai corsi d’acqua, INDISCRIMINATAMENTE , qualunque esse siano, come in questo caso, EDIFICI di PREGIO, che sarebbero salvati solo da un vincolo monumentale specifico e che non ricadono in zone inondabili, come storicamente i nostri vecchi ci hanno dimostrato con le costruzioni di questa Valle dei Mulini, che con i loro 400 anni non sono mai state allagate dal Rio.
una immagine dei Mulini
e una immagine della Valle di come è, ancora incontaminata
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e un po’ di storia tratta dal sito del Sestiere Seglio
Nel territorio del sestiere Seglio vi é una tra le ultime vallate, quasi del tutto incontaminate, di Rapallo, quella del Tuia. Questo sito dichiarato di interesse comunitario comprende l’area tra il Rio Tuia e Montallegro e si estende per circa 500 ettari sviluppandosi su una fascia altitudinale che va dai 200 ai 670 m di quota. Ha origine da due impluvi posti a sud del Monte Rosa e ad ovest del Monte Castello che si uniscono a quota 275, poco ad est della localita’ Castruzzo, unico piccolo nucleo insediativo. La valle del torrente Tuia, pur essendo a diretto contatto con la fascia costiera e con la città, é rimasta sostanzialmente estranea alla crescita urbana, e presenta lungo il suo breve corso un microclima che ha favorito il proliferare di una flora e fauna molto particolare e fragile. Numerose sono le specie di orchidee, e compaiono anche varie crittogame, tra cui licheni e muschi rari. Sul piano faunistico, sono interessanti le specie legate agli ambienti umidi: tra quelle endemiche ricordiamo la salamandrina dagli occhiali, la rana appenninica, il geotritone e il coleottero Trogaster Gestroi. Protette da norme europee o regionali sono la salamandra, la natrice viperina e la rana punteggiata, piccolo anfibio estremamente raro e minacciato in Italia. Lungo il Tuia nascono sorgenti attive tutto l’anno e che danno acqua in continuazione al torrente; è per questo che la valle ospitava nel passato maestosi mulini ad acqua, per cui era chiamata la Valle dei Mulini; vi si trova tra le altre, la fontana “Pigogiosa” la fonte di Canepa e la fontana di “Loea”. Tra i vecchi mulini quello della famiglia Pastene é oggi un’attrattiva della zona ed é ancora in funzione, mentre vi sono tutti intorno i ruderi di antichi mulini tra cui quello nei dintorni di casa Campodonico, i mulini Co’, e tanti altri. Nell’alta Valle Tuja, lungo la mulattiera che collega il Santuario di Montallegro con Sant’Ambrogio, in località “Ciappoeia” un tempo esisteva una piccola cava di ardesia. La vallata nella sua integrità merita quindi una visita, ma che sia discreta.
…
stralcio della Gazzetta Ufficiale n. 157 dell’ 8 luglio 2005 in cui il sito della Valle del Tuja viene inserito negli elenchi dei Siti di Interesse Comunitari dopo decreto Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio del 25 marzo 2005.
Mulattiera del XVII sec. e… cementificazione.
Mi è stato fatto notare, da chi materialmente si occuperà della realizzazione del progetto“Salita al Santuario di Montallegro”, scrivendone anche la storia, che tante sono le testimonianze dal punto di vista religioso che riguardano la nostra antica Mulattiera, ma che dal punto di vista prettamente storico, sono rari i documenti reperibili. Mi sono spogliata quindi, della mia fede Mariana ed ho preso in esame solo i fatti e i documenti storici.
Il tracciato sul quale insiste la Mulattiera, probabilmente già esisteva in periodo medioevale, come miglior percorso, per spostarsi e per scambi commerciali (citato nella relazione Ministeriale del 2013); fu però dopo la costruzione del Santuario di Nostra Signora di Montallegro, edificato dai Rapallesi tra il 1557 e il 1558, per l’apparizione della Vergine Maria il 2 luglio 1557, che tale strada, avendo un ancor maggior utilizzo e notorietà per l’inizio dei numerosi pellegrinaggi sia dalla costa che dall’entroterra, prese il nome di “Strada della Madonna”.
Proprio per questo probabilmente si resero necessari lavori di miglioria: troviamo infatti l’approvazione del progetto firmata dal Doge, con decreto 6 novembre 1559.
Successivamente, ritroviamo anche le motivazioni, leggendo in una comunicazione del Podestà Rapallese Andrea de Ambrogio datata 15 Luglio 1583 quanto segue:
<…. « Conforme alI’ordine di VV. SS. Serenissime datomi circa il fare accomodare la strada che va dal domino dell’lll.mo Sig. Gio. Battista Doria a San Stefano d’Aveto, le dico aver io personalmente revisto dette strade, le quali sono tre, una chiamata la Strada della Madonna, un’altra chiamata Monti, e un’altra chiamata Serixola, le quali ognuna di esse ha bisogno di assai spesa. E’ ben vero che al presente quella della Madonna è quella di cui si servono li mulattieri che vengono dalle parti di Lombardia …>
Proseguiamo con le istruzioni di risposta dal Senato che privilegiarono la spesa a favore della Strada della Madonna, ritrovando il nostro Podestà che dà ordine ai rappresentanti del Sestiere di Borzoli (ancor oggi i sei Sestieri sono attivi, tra cui quello citato)
« … che per il prima di agosto dessero principio e conducessero a termine la Strada
della Madonna, che viene frequentata da mulatieri e dai viandanti in modo che sia larga almeno
undici palmi (palmo ca. 26/36 cm) onde vi possano comodamente passare gli uomini, i viandanti e i mulatieri con e senza bestie… ››.
Leggendo questi rari documenti storici, pur spogliata dalla mia devozione, mi diventa pressochè impossibile disgiungere STORIA e FEDE parlando della Mulattiera. Probabilmente senza i tanti pellegrini, questa strada non avrebbe avuto più notorietà di altre, non si sarebbe pervenuti alla decisione di “accomodorla” e quindi non si presenterebbe come la conosciamo oggi, ma forse, vista la bellezza del luogo, rimasto incontaminato, sarebbe già divenuta da anni una carrabile al servizio di ville e condomìni vista mare.
Concludendo in modo semplicistico: solo un miracolo ha preservato sino ad oggi questo Monte dalla cementificazione.
Oggi però stiamo vivendo un’epoca in cui si dà valore agli oggetti, mettendogli il cartellino del prezzo, si dà importanza alle persone, in base al loro ruolo e visibilità sociale, si trasmette il concetto che le Tradizioni non siano storia… Ebbene io credo invece che le tradizioni siano la storia con la “S” maiuscola, perchè rappresentano la storia stessa che viene a bussare alla porta della nostra vita quotidiana, che ci porta a ripetere gesti e riti in cui crediamo, trasmettendoli ai nostri figli. Mentre la storia dei libri è spesso scritta da chi non l’ha vissuta, le tradizioni sono quella parte della Storia che non ha avuto bisogno di essere letta, perchè non è ancora finita.
Proprio perchè viviamo nell’epoca che ho descritto sopra, oggi c’è però il pericolo che anche le tradizioni più radicate, vengano annacquate, contaminate da cartellini col prezzo, per questo ho organizzato la giornata del 29 ottobre a Montallegro, per ridare agli oggetti il loro vero valore e alle persone l’importanza che hanno nell’essere Persone, che come tali, hanno fatto e fanno la storia.
Invito tutti a partecipare, tirando fuori dai cassetti, antiche foto, documenti, oggetti, ricordi, riguardanti la nostra Mulattiera, perchè è giunto il momento di scrivere QUESTA STORIA, per permettere alla tradizione di restare tale e quale, di non finire mai, preservando intatto il nostro Monte per le future generazioni.
Un impegno che dobbiamo sentire come un dovere, qualunque sia la casacca che indossiamo, qualunque sia la motivazione che ci spinge: storica, politica, ambientalista o… dettata semplicemente dall’ essere cristiana, quale è la mia, che mi fa amare le persone perchè sono persone e la mia terra per la sua bellezza e le sue tradizioni in cui intravedo il tocco del miracolo.
Nadia Amalia Molinaris
(per eventuali info: 320 061 0660)
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ed ecco uno degli esempi del perchè siamo chiamati a SCRIVERE la STORIA…
“c’erano una volta le ginestre”
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e VAI !!! 52.500 Euro a fondo perduto per la nostra Mulattiera
TRAFFICO a RAPALLO?
Con piacere abbiamo risposto ieri sera all’invito dell’Associazione Parco delle Fontanine per discutere in modo costruttivo sul tema VIABILITA’ e VIVIBILITA’ a Rapallo. Presenti anche i Comitati di Quartiere e le varie Associazioni comprese quelle del commercio, che negli anni hanno cercato di sensibilizzare con proposte più o meno fattibili le varie Amministrazioni su questo problema, direi che il risultato è stato positivo. Ci si è lasciati concordando di trovare insieme una proposta fattibile e condivisa da far sperimentare a questa Amministrazione il prima possibile. Dal nostro canto noi abbiamo illustrato grazie a Giovanni Raggio che vi ha dedicato mesi e mesi di attenta applicazione, quello che è il nostro studio su ciò che abbiamo denominato per brevità, “piano dei sensi unici” che proponiamo dal 2012, già a conoscenza dell’amministrazione Bagnasco e per la quale, lo stesso Sindaco ci ha promesso anche in interviste pubbliche, una sperimentazione. Se sino ad oggi non se ne è ancora discusso con gli Uffici competenti , la Cittadinanza e con la Polizia Municipale è solo perchè per la presenza dei numerosi cantieri che già modificano la viabilità, il Sindaco ci ha suggerito di procrastinare tale sperimentazione. Il traffico però c’è, il tempo stringe e una soluzione nell’immediato BISOGNA TROVARLA, noi l’abbiamo proposta.
Di seguito il link che spiega meglio il nostro piano e utili tavole illustrative. A disposizione per chiarimenti e suggerimenti, contattateci a Grazie
“Direttamente su… Rapallo”: la Pulce in diretta a Telepace col Sindaco Carlo Bagnasco
2 Giugno …
2 GIUGNO 1946 … NON solo fondazione della Repubblica.
Questa immagine per ricordare anche tutte quelle DONNE che dell’ITALIA ne han fatto una REPUBBLICA, che non hanno avuto ruoli imposti da “QUOTE ROSA”,ma che han SCELTO contro TUTTO e contro TUTTI di CAMBIARE la nostra SOCIETA’, di MORIRE, per far VIVERE con DIGNITA’ chi sarebbe venuto dopo.
RICORDARE la “festa della Repubblica” non è solo APPLAUDIRE alle parate militari, ma AFFERMARE e RICONFERMARE col nostro impegno la VERA STORIA.
Nulla ci è stato dato, né ci sarà dato, GRATIS…. ma neppure “vendendoci”.
NILDE JOTTI non ebbe solo un ruolo prestigioso, MA DIEDE PRESTIGIO ad un ruolo con la sua competenza, con il suo serio impegno, con la sua persona.
SIMBOLO di “DONNA” a cui guardare ed ispirarsi senza farci distogliere da finte promesse di “eguaglianza” o da finti movimenti “rivoluzionari” che vogliono solo adoperare la nostra FORZA, il nostro numero.
NON c’è un tempo in cui finiranno le vere battaglie per AFFERMARE e RICONFERMARE la DEMOCRAZIA, ma c’è una STORIA che deve essere la bandiera della nostra continua BATTAGLIA.
W l’Italia, W la Repubblica ! (Nadia Amalia Molinaris)
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oggi 18 maggio … sarebbe…
Oggi sarebbe il compleanno del mio papà….Voglio “festeggiare” con un ricordo del 1957, quando gli Italiani si sentivano uniti, nel rimboccarsi le maniche:
stavo “galoppando” sul mio cavallo a dondolo di legno, nella nostra casa, in Via Privata Luisa…
Pochi mesi prima era entrata in casa nostra la magia della Televisione, una Geloso, che affiancava quella splendida Radio Magnadyne, il Frigorifero lo avevamo acquistato l’anno prima… fino ad allora si era usata la ghiacciaia ed io aspettavo l’omino del ghiaccio che portava le stecche per raffreddarla, perchè me ne regalava sempre un pezzettino, da succhiare come una prelibatezza.
Bussarono alla porta … ed un venditore cercò di spiegare a mia mamma quanto era bella e comoda la nuova macchina da cucire elettrica, vidi gli occhi di mia mamma, a cui piaceva molto cucire e che possedeva una macchina a pedale nera con le scritte in oro, illuminarsi davanti a quella meraviglia, ma all’annuncio del prezzo e delle 12 cambiali, si mise seria seria a fare e rifare i conti e poi, con un po’ di tristezza disse: < Non si può. >
Dovevamo finire di pagare le cambiali della televisione, solo se le avesse dilazionato il pagamento in 24 rate, forse, si sarebbe potuto… Il venditore rispose però che non si poteva, la Necchi aveva dato precise direttive, non avrebbe accettato e andandosene, vidi lo sguardo di rinuncia di mia mamma.
Il giorno dopo bussarono nuovamente alla porta e lo stesso venditore, con la macchina da cucire in spalla, un grande sorriso, salutò mia mamma così: << Signora Giovanna, ha vinto lei, 24 cambiali …>>
Non dimenticherò mai la felicità di mia madre, i suoi occhi e il grande sorriso, mentre mio padre…. firmava le 24 cambiali… E’ così che ho imparato a vivere, ad apprezzare ciò che ho e ad acquistare ciò che serve e che uso, senza lasciarmi contaminare dal consumismo quando è inutile… e son contenta così… Grazie papà e mamma.
Nadia Amalia Molinaris
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Fare…. la Pulce a Rapallo: intervista della giornalista Mariangela Bisanti
Non ci arrendiamo… perchè la nostra Città è Nostra ed ognuno, nel proprio piccolo, deve contribuire a migliorarla.
Non ci si deve più aggrappare “all’alibi” che ciò che è pubblico, non è nostro ed è compito esclusivo delle Amministrazioni; ciò che è pubblico è ANCHE nostro ed ogni cittadino deve considerarlo come il soggiorno della propria casa. Per questo preferiamo proporre soluzioni, piuttosto che attendere “miracoli” da campagna elettorale.
Questa intervista ne è un esempio. Grazie se gli dedicherete un minuto per ascoltarla.
Il “piano dei sensi unici” è stato studiato attentamente, monitorando i flussi di traffico dal nostro tecnico Giovanni Raggio: a questo link rappresentazione grafica del piano coi flussi di traffico attuali e quelli da noi proposti.
Servizio della giornalista Mariangela Bisanti
6 anni di “strada” del Circolo della Pulce
Nessuna celebrazione, ma un sereno compiacimento.
Ieri, 5 giugno 2016, il Circolo della Pulce ha compiuto sei anni, vissuti intensamente, sempre attivi nel denunciare quello che non va in città e nel proporre alternative e idee per migliorare la nostra Rapallo.
Nessuna inutile celebrazione, nè tanto meno alcuna autocelebrazione, ma proprio in questi giorni è uscita una notizia che è per noi un gradito regalo di compleanno. Un dono fatto involontariamente, ma che per noi è motivo di compiacimento perchè ancora una volta, una nostra proposta si è rivelata, col tempo, non solo fattibile, ma la migliore tra quelle presentate. Il nostro intendere l’impegno politico è sempre stato quello di rendere consci i cittadini di quello che non va ma proponendo miglioramenti. Con questa consapevolezza ci compiacciamo nel vedere che il nostro lavoro era corretto, rammaricandoci un po’ che le tre Amministrazioni succedutesi in questi anni, ci abbiano messo del tempo, per giungere alle nostre stesse conclusioni e venire, come si dice, “nel nostro caruggio”, prolungando inutilmente i disagi e i problemi ai danni dei cittadini.
L’ultima buona notizia di cui dicevamo poc’anzi è la decisione dell’Amministrazione di abbandonare definitivamente l’idea della terza corsia in Via Mameli – zona Golf, per un più razionale utilizzo di Via Puchoz. Nel “lontano” 2010, dopo la presentazione della nuova sistemazione di piazzale Genova approfondimmo le problematiche di traffico della zona e proponemmo miglioramenti al progetto: tra di essi c’era proprio il ripristino immediato della possibilità di accesso a Via Puchoz provenendo da piazzale Genova, possibilità cancellata dalla nuova sistemazione. Ci schierammo anche contro la realizzazione della terza corsia tra via Arpinati e la rotonda di Siggi, perchè, oltre al taglio dei platani, avrebbe comportato maggiore pericolosità della circolazione veicolare e avrebbe peggiorato la qualità della vita del quartiere di S. Anna alta, il tutto senza avere un miglioramento del traffico in quanto la presenza di un imbuto a monte rende oggettivamente inutile qualsiasi allargamento a valle. In questi sei anni le lunghe code che i cittadini devono subire giornalmente tra piazzale Genova e la strettoia della chiesetta di S. Anna hanno dimostrato la bontà delle nostre tesi e non possiamo che essere compiaciuti che chi ha il potere decisionale ha finalmente capito quale sia la soluzione giusta.
Sempre a riguardo di piazzale Genova, ricordiamo che nello stesso comunicato proponemmo lo sdoppiamento della corsia antistante lo “stop” per le auto provenenti dal casello, per fluidificare il traffico in questo punto: in questo caso i cittadini dovettero aspettare “solo” due anni per vedere attuata la nostra proposta, che si è dimostrata efficace ed è tuttora in atto.
Per questo nodo viario, per il futuro non possiamo che ribadire la necessità della strada attraverso il Golf, per la quale proponemmo un tracciato preciso, fattibile in diverse fasi e che non si porrebbe assolutamente in contrasto con l’attività del Golf Club. Purtroppo su questo tema registriamo che l’attuale Amministrazione, pur attiva nell’affrontare numerose problematiche cittadine, su questo aspetto è ferma, forse per timore di eventuali contrasti con il Golf Club stesso. Ribadiamo che è possibile realizzare l’infrastruttura (di primaria importanza per la vivibilità dell’intera città) senza danneggiare il campo golf, nè limitare l’attività del Circolo: per i necessari finanziamenti inoltre siamo certi che le capacità amministrative del Sindaco Bagnasco e della sua Amministrazione sarebbero in grado di reperirli e di gestire al meglio i rapporti con i soggetti coinvolti; chiediamo soltanto uno sforzo di approfondimento tecnico e un po’ più di coraggio per prendere atto della piena fattibilità dell’opera tanto attesa dai rapallesi.
E sempre in tema di traffico e in proiezione futura, invitiamo nuovamente l’Amministrazione ad un maggiore coraggio nell’intervenire sui flussi viabilistici del centro, modificando un sistema che proprio in questi giorni di “ponte” dimostra tutti i suoi limiti. Sono quattro anni che abbiamo pubblicamente presentato la nostra proposta di radicale modifica dei sensi unici, volta ad una più razionale organizzazione del traffico che ne comporti anche una sensibile diminuzione, accorciando i percorsi da coprire per raggiungere i quartieri più popolosi: siamo sempre disponibili a discuterne e a fornire tutta la nostra assistenza nella sua attuazione.
Suggeriamo anche una diversificazione delle tariffe per i parcheggi a pagamento, aumentando quelle della Passeggiata a favore di una sensibile diminuzione di quelle di Largo Moro e prediligendo Piazzale IV Novembre, che eliminerebbe di fatto le auto che girano in tondo per trovare un parcheggio sul lungomare.
Fin qui abbiamo trattato solo due nostre proposte messe in atto: diverse altre, in questi sei anni, hanno visto la realizzazione con piena dimostrazione di efficacia e correttezza. Permetteteci, in occasione del nostro compleanno, di dilungarci nell’elencarne alcune, anche per ringraziare chi ha creduto in noi supportandoci in questi anni e i nuovi iscritti.
Sempre tra i primissimi nostri comunicati vi era quello relativo alla denuncia dell’abuso edilizio commesso lungo la pedonale per Montallegro: l’orrenda cortina metallica che nascondeva uno dei più bei panorami del mondo a chi pecorreva lo storico percorso. Anche in questo caso, col tempo, abbiamo avuto ragione: l’abuso è stato sanzionato e la barriera è stata rimossa. Ma la nostra azione non si è fermata: grazie alla dettagliata proposta presentata, motivata con una sostanziosa documentazione storica, la Sovrintendenza ai Beni Artistici, Architettonici e Paesaggistici ha apposto il vincolo monumentale sulla pedonale che storicamente unisce il centro di Rapallo al suo Santuario.
Rimanendo in tema di protezione del Paesaggio e della nostra Storia è recentissima la nostra battaglia per la salvaguardia del borgo di Case di Noè, dando visibilità ad un aspetto più generale che è quello della salvaguardia dei nostri antichi borghi: anche in questo caso le Istituzioni competenti hanno dato ragione alle nostre tesi, intervenendo e sospendendo la demolizione di edifici di alto valore storico-documentale. Ricordiamo poi la nostra battaglia contro il sito scelto per il depuratore in via Betti: il Circolo della Pulce fu il primo a rendere pubblici i numeri di questa assurda decisione, con un comunicato in cui venivano calcolati i metri cubi di scavo, il numero di camion che sarebbero dovuti passare in via Bolzano (e contromano in via Mameli, proprio in corrispondenza di scuola e parco pubblico). Fummo anche, all’inizio, forse gli unici che andarono oltre le problematiche più cogenti, ottimamente esposte e combattute dal Comitato locale appositamente formatosi, evidenziando che l’area dell’ex scalo merci di via Betti è un’area urbanisticamente strategica che non poteva essere “sprecata” per un depuratore. Proponemmo un’area alternativa ai margini del Campo del Golf, leggermente più a monte di quella poi scelta, soddisfatti comunque per l’abbandono dell’ubicazione originariamente scelta.
Secondo noi un movimento politico che svolga seriamente il proprio compito non può limitarsi a comunicati di “mugugno”, tanto per protestare o per apparire, ma senza proporre alternative; nè i temi trattati possono limitarsi alla buca o all’inefficienza dello spazzamento in alcune zone. Il Circolo della Pulce, anche a costo di non essere compreso, ha voluto approfondire tutte le questioni legate alla Pubblica Amministrazione e ricordiamo con orgoglio l’intervento effettuato in occasione della decisione di applicare sgravi IMU sui locali commerciali. Tali sgravi vennero presentati come a favore dei commercianti, ma in realtà costituivano un vero e proprio regalo ai proprietari dei fondi che avrebbero comunque potuto mantenere alti affitti a causa di un oggettivo errore nella formulazione della delibera da parte di chi avrebbe dovuto consigliare con competenza professionale l’allora Sindaco Costa. Il nostro intervento sortì un emendamento portato in Consiglio Comunale all’ultimo minuto dalla stessa maggioranza, a cui riconosciamo la capacità di aver preso atto dell’errore fatto dal suo principale consulente in materia. Purtroppo la poca efficace misura fiscale è ancora parzialmente in vigore e sproniamo l’attuale Amministrazione a prenderne atto e ad attuare al più presto i necessari correttivi.
Quanto fin qui trattato è solo una piccola parte del lavoro fatto dal Circolo della Pulce in questi sei anni. Per chi volesse approfondire può visitare il sito web e le pagine Facebook, dove sono apparsi tutti i nostri interventi. Nell’odierna politica fatta di personalismi e di protagonismi non ci dispiace rimanere “piccoli”, ma con la consapevolezza di fare proposte concrete, fattibili e di buon senso, avendo il riscontro dai fatti. Continuiamo il nostro lavoro per il bene della città, senza preclusioni verso alcuno. Dell’attuale Amministrazione riscontriamo il buon lavoro che sta facendo nella manutenzione ordinaria, apprezziamo la disponibilità all’ascolto e al dialogo, disponibilità troppe volte mancata nelle precedenti Amministrazioni, ma la sproniamo a ricercare una visione di più ampio respiro per disegnare una città più vivibile per gli anni a venire, esigenza di vivibilità dimostrata con la risposta entusiasta dei cittadini ad eventi da noi organizzati, proprio per questo fine, come la “Domenica in Libertà”
Buon Compleanno, Circolo della Pulce!
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