IL… SOGNO si realizza proprio il 2 Luglio, anniversario dell’Apparizione a Montallegro
Le feste in onore della Madonna di Montallegro sono finite, ma una piccola pagina da raccontare c’è ancora.
A Dicembre proponemmo la storia-appello di Giovanni Pernigotti, classe 1924, che aveva espresso il desiderio di tornare nella sua prigione, dove nel Luglio del ’44 fu rinchiuso dai tedeschi in attesa della fucilazione, per rivedere quella piccola finestra… e ringraziare Maria. Una pagina drammatica della sua vita e di altri sei giovani di Rapallo che come lui , dopo una retata a Montallegro dove vivevano, furono portati dai tedeschi a Portofino, interrogati per sei giorni, senza cibo, nutriti solo ad acqua… fino a quella sera in cui fu servita loro la zuppa insieme all’annuncio < sarete fucilati all’alba>
< …Eravamo in 7, tra cui Nespolo, il nonno di Renato Barcucci, Gigetto che piangeva perché aveva una bimba di 6 mesi e Giovanni Maggio che sarebbe poi diventato il primo sindaco della Rapallo liberata. Maggio cercò di tranquillizzarci dicendoci < se ci portano a Chiavari non c’è più nulla da fare, ma se ci portano a Portofino una piccola speranza c’è> Restai col fiato sospeso fino al bivio e quando vidi che la direzione era Portofino incominciai a pregare e sperare. Per 5-6 giorni ci interrogarono, io fui l’ultimo e mi dissero di scrivere a mia madre perché la mattina successiva, alle 6, ci avrebbero fucilati tutti. Mi rifiutai, forse ancora aggrappato a quella piccola speranza, dicendo loro < voi uccidete degli innocenti> Mi rinchiusero nella stanza all’ultimo piano di quella torre, con un’unica piccola finestra quadrata dalla quale, come dentro ad una crudele cornice, si vedeva, dritto dritto, il Santuario di Montallegro. Pregai e pregai quella Madonna ai cui piedi ero cresciuto….>
Ebbene, il sogno si è avverato e proprio il 2 Luglio alle 18 e 30.
Grazie al Sindaco di Portofino Giorgio D’Alia che accolse allora il nostro appello e contattò gli attuali proprietari di Villa la Torre, la Signora Marisetta Savinelli, tornata in villa per l’estate, giovedì 2 Luglio alle 18.30, ha aperto con un sorriso di benvenuto la porta, senza forse neppure rendersi conto del grande regalo che stava facendo a Giovanni, né della “coincidenza” della data scelta, anniversario dell’Apparizione di Maria a Montallegro.
Ad accompagnare Giovanni, emozionato come chi deve sostenere un esame per la prima volta, c’era il figlio Carlo, il sindaco di Portofino, Carlo Bagnasco sindaco di Rapallo, insieme al padre Roberto, oltre a me che vivevo l’emozione di aver contribuito a realizzare un sogno. Siamo rimasti un po’ in giardino, a sentire i particolari di quella storia, direttamente da chi l’aveva vissuta, prima di andare a cercare quella “stanza” . Una villa splendida che certo oggi non ha nulla della prigione, così diversa per Giovanni, che quasi non riusciva a trovare i suoi ricordi. Ma finiti i quattro piani di scale, quella piccola finestra quadrata, in quella stanzetta, divenne all’improvviso il libro aperto del suo passato.
Non posso descrivervi ciò che ha provato Giovanni, quando ha soffermato lo sguardo sulla porta della sua cella o quando appoggiato alla finestra è stato in silenzio a guardare il Santuario di Montallegro, un momento tutto suo, che nessuno di noi ha voluto contaminare. Posso però descrivere la mia di emozione, quando si è voltato ed ho visto i suoi occhi, che probabilmente hanno pianto raramente in pubblico, lucidi, ed ho sentito il suo grazie, rotto da singhiozzi che cercava di contenere… Mi son sentita ciò che ogni giorno dovremmo tenere presente tutti:
singolarmente, qualunque sia il nostro ruolo nella Società, siamo piccola cosa, è compartecipando alla vita e per la vita degli altri che anche un nostro minuscolo contributo può diventare importante. Già, perché in fondo, al di là delle nostre scelte, al di là di ciò che siamo , al di là dei nostri progetti, ognuno di noi è pur sempre piccolo strumento nelle mani del destino o… per chi crede, nelle mani del Cielo.
Personalmente e a nome di Giovanni e Carlo Pernigotti si ringraziano i Sindaci Giorgio D’Alia e Carlo Bagnasco, Roberto Bagnasco e in modo particolare i Signori Savinelli per la splendida ospitalità.
lettera-storia del 12 Dicembre 2014
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