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20 Novembre 2018

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Non è una TRAGEDIA… ma

Dopo il Consiglio Comunale di ieri sera a Rapallo, io voglio solo esprimere alcune parole, è una mia opinione, ma condivisa da molti. Vorrei precisare che la nostra NON è STATA UNA TRAGEDIA, la tragedia è quella del Ponte Morandi dove hanno perso la vita 43 persone. LA NOSTRA, è STATO UN DISASTRO, un disastro dove tutti hanno reagito, dove proprio i più danneggiati e tutti coloro che si sono stretti attorno NON SI SONO PIANTI ADDOSSO, hanno pianto sì, e molto, nel vedere distrutto il proprio lavoro, nel vedere la propria Città devastata, MA MENTRE PIANGEVANO SI SONO RIMBOCCATI LE MANICHE spalando detriti, cercando di salvare il salvabile. ORA mentre tutti si stanno rimboccando le maniche, mentre il Porto Riva Carlo Riva è già partito con la messa in sicurezza della struttura, che meteo permettendo a fine gennaio sarà ultimata, mentre chi è preposto a farlo fa le doverose indagini, mentre fior fiore di professionisti tra avvocati e ingegneri tuteleranno i diritti della Città, DAI POLITICI IO, E MOLTI COME ME, non ci aspettiamo pianti e lamenti, non ci aspettiamo contestazioni a volte anche poco documentate, MA oltre ad ATTI CONCRETI ci aspettiamo che siano con NOI, che non ci tolgano quella VOGLIA CHE ABBIAMO DI RIALZARCI, come hanno fatto ieri sera e non ci aspettiamo neanche solo promesse, perchè le promesse non sono biglietti da 100 Euro e sono questi ultimi che servono e servono subito per molte attività. AVANTI TUTTA QUINDI, ci vorrà tanto lavoro è vero, ma IL NATALE é ALLE PORTE, la Pasqua e l’estate sono alle porte, NOI VIVIAMO DI TURISMO, quindi portiamoli i turisti, IO NON MI ARRENDO SENZ’ ALTRO e con grande dignità vi rispondo IO,  NON MI SENTO IN GINOCCHIO, (che ho 65 anni e l’attività azzerata) in ginocchio mi metto solo davanti a Dio per ringraziarlo che la nostra non è stata una tragedia. Scusate lo sfogo, grazie
Nadia Amalia Molinaris. (una semplice  Pulce)

  1. Marco
    Gen 15 2019

    Per quanto riguarda la ricostruzione dei manufatti abbattuti dalla mareggiata mi chiedo se le competenti autorita’ si apprestino a ricostruire con nuove metodologie che rendano gli stessi piu’ robusti alle nuove sfide che il cambiamento climatico impone.
    Cominciando dal muretto in parte abbattuto sul lungomare che ha permesso alle onde di sfondare le vetrate di alcuni ristoranti , forse rifarlo in cemento armato e senza la parte a ringhiera in ferro sara’ una necessita’ meno bello ma in grado di fermare i frangenti.
    Idem per la pedonale a San Michele per Prelo, ogni anno una parte deve essere rifatta, bisogna capire che un muretto di sassi cementati e riempimento con pietraglia non va piu’ bene. Non parliamo del muro della diga foranea del porto C. Riva che se fosse stato in cemento armato come la base del faro sarebbe ancora li’.
    Idem per la starda per Portofino in costruzione nel punto divelto, muro di sassi e riempimento con inerti.
    Spero che il tema venga ripreso da persone piu’ competenti di me per non trovarsi magari fra un anno a celebrare altri danni.

  2. Gen 18 2019

    Gentile Marco,
    ringraziandola per la sua opinione le chiedo intanto cortesemente di firmarsi o di mettere nel profilo il suo nome e cognome,in quanto tale trasparenza è abituale per i commenti sul nostro sito.
    Non so se lei sia un tecnico del settore, ma vorrei chiarire che tutto ciò che concerne i lavori pubblici sia quelli privati deve sottostare a normative ben precise che devono essere rispettate per essere approvati.
    In passeggiata a mare nessuna vetrata è stata sfondata e solo un ristorante ha subito gravi danni causati dalla mareggiata, ma non certamente perchè c’era una ringhiera al posto di un muretto come recinzione. Un muro in passeggiata atto a impedire che le onde come quelle del 29/30 novembre arrivino in strada dovrebbe essere alto almeno 4 metri cosa che non sarebbe certamente non solo gradevole ma anche fattibile.
    Il muro della diga foranea ha una funzione di poco più di un paraspruzzi mentre è il piede della diga (rimasto intatto) e i massi che hanno la funzione di riparo.
    Su strada di Portofino e passeggiata di S.Michele non mi pronuncio non avendo io alcuna preparazione tecnica in materia, che probabilmente lei invece possiede.
    Infine che il tema in generale sia o sarà affrontato da persone competenti, beh direi che è ovvio che avverrà, visto che per ripristinare saranno presentati progetti firmati da ingegneri ed architetti del settore e passati alla visione e approvazione sempre di competenti del settore. Credo che il preoccuparci sia giusto,amando la nostra terra, ma visto che non è interesse di nessuno doversi ritrovare in una situazione simile a quella che stiamo vivendo,sarei un po’più fiduciosa
    grazie e buon fine settimana
    Nadia Molinaris

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