
Costantino Nigra…. a Rapallo è solo una Via ?
<Quando si parla di Storia e Cultura, spesso non si ha un folto pubblico, ma è la storia stessa ad insegnarci che è la nostra Storia a determinare spesso le scelte del nostro presente che sono e saranno un giorno, il nostro Futuro.
A tal proposito e a riguardo della nostra città
c’è un evento… che probabilmente passerà in sordina, che riguarda un personaggio di alta levatura, condiviso o non, ma che è vissuto e spirato a Rapallo: Costantino Nigra.
In pochi lo conoscono e molti di quei pochi lo conoscono soltanto perché sanno che a Rapallo – S. Michele, c’è una Via con codesto nome, saltata alla cronaca perché si pensava di farci uscire il tunnel per S. Margherita.
Per chi volesse saperne di più su questo uomo che fu diplomatico, politico e uomo di grande cultura, il Circolo della Pulce invita a presenziare alla cerimonia del 2 aprile 2016 che si svolgerà a villa Tigullio alle ore 11,15, da fuori Regione hanno già confermato la presenza una cinquantina di persone, sarebbe bello che ce ne fossero almeno altrettante della nostra Città.
Il Circolo sarà rappresentato da Emilia Chiaraviglio Barbeschi, nostra associata molto attiva di cui non tutti sanno essere stata Console Generale della Liberia e che soprattutto ed anche in questa veste sarà “madrina”
A tutti voi quindi è indirizzato il nostro invito, ringraziandovi anticipatamente
Il Direttivo
qualche notizia su Costantino Nigra e Rapallo
http://www.costantinonigra.eu/carriera/dedicati-a-nigra/celebrazioni-del-50-della-morte.html
Per approfondimenti sul personaggio Costantino Nigra potete consultare questo sito
http://www.costantinonigra.eu/
http://www.treccani.it/enciclopedia/costantino-nigra/
un GRAZIE davvero speciale alla nostra instancabile e preziosa EMILIA CHIARAVIGLIO BARBESCHI , che ieri, madrina allo svelamento del busto di Costantino Nigra, presenti le Autorità, NON solo ha rappresentato il Circolo della Pulce e come ex Console, il Corpo Diplomatico, ma si è improvvisata per i numerosi ospiti, “cicerone” tra le vie del nostro centro storico. Ne avessimo… di persone così !!!! 😉 (Pulce 02 aprile 2016)
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altre notizie e immagini su Tigullio news
http://www.tigullionews.com/index.php/rapallo/rapallo-ricorda-costantino-nigra-040236128
http://www.tigullionews.com/index.php/rapallo/rapallo-domani-le-celebrazioni-in-memoria-di-costantino-nigra-040136112
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(8) Illustrissimi Sindaco e Presidente del Consiglio…
Al Sindaco Carlo Bagnasco,
al Presidente del Consiglio Comunale Mentore Campodonico,
agli Assessori,
ai Consiglieri Comunali e
ai Dirigenti Uffici di Competenza
Oggetto: Impegno di salvaguardia immobili di interesse storico culturale, paesaggistico
Premesso
che il Circolo della Pulce sta conducendo tra le ultime battaglie quella della tutela dei borghi storici e nello specifico quella per i Borghi Case di Noè e di Gravero;
che per tutelarli ci siamo rivolti alla Regione al fine di apporvi il vincolo Paesaggistico;
che come da incontro con il Dirigente Settore Pianificazione territoriale e Tutela del Paesaggio abbiamo avuto rassicurazioni che tale vincolo sarà allargato alle zone da noi segnalate;
che lo stesso Direttore Generale del Dipartimento Arch. Pier Paolo Tomiolo ci ha esortato ad inviare un elenco di zone in cui, a nostro giudizio, sarebbe indispensabile apporre eventuali nuovi vincoli;
che pur essendo al momento soddisfatti dei provvedimenti presi da codesta Amministrazione nello stilare l’elenco delle zone da escludere dall’applicazione dell’Art.4 del Piano Casa
chiede
Visto che l’esclusione dall’applicazione dell’Art. 4 piano casa, non preserva (in assenza di altri vincoli) dalle demolizioni e ricostruzioni, ma solo dall’applicazione dell’ampliamento volumetrico,
che sia tenuto in debito conto e caso per caso, la possibilità di applicare tutti quegli strumenti che ne possano tutelare il restauro conservativo ed impedire la demolizione di edifici che devono essere considerati testimoniali, andando anche in deroga, là ove possibile, a norme che paradossalmente “impongano” demolizioni o intonaci invasivi, partendo quindi dal presupposto della conservazione e tutela dell’ambiente, senza trincerarsi dietro alla frase “è previsto dalle norme”.
In particolare ci rivolgiamo al Sindaco Carlo Bagnasco e al Presidente del Consiglio Mentore Campodonico, affinchè dichiarino espressamente nel Consiglio Comunale del 1° marzo tale volontà e impegno, da comunicare ed estendere agli Uffici di competenza.
Ringraziando, si allegano le nostre osservazioni sul “Piano Casa”
Rapallo, 27 Febbraio 2016
Circolo della Pulce
(il Presidente Eleonora Mastellone)
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vedi anche:
7) http://www.circolodellapulce.it/pulce/piano-casa-cio-che-va-cio-che-non-va-e-il-paradosso.html
(6) http://www.circolodellapulce.it/pulce/un-altro-passo-avanti.html
5) http://www.circolodellapulce.it/pulce/case-di-noe-i-cittadini-rispondono-entusiasti.html
4) http://www.circolodellapulce.it/pulce/case-di-noe-verso-la-vittoria.html
1) http://www.circolodellapulce.it/pulce/salviamo-dalle-demolizioni-lantico-borgo-case-di-noe.html
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(3) Verbale riunione del 25/1/2016 c/o Regione Liguria Oggetto: Borgo Case di Noè – Comune di Rapallo
Verbale riunione del 25/1/2016 c/o Regione Liguria
Oggetto: Borgo Case di Noè – Comune di Rapallo
Presenti:
Sig.ra Eleonora Mastellone, Presidente “Circolo della Pulce” Rapallo
Sig.ra Nadia Molinaris
Achh. Dino Biondi e Giuseppe Ruzzeddu, Regione Liguria
L’Arch. Biondi introduce precisando che scopo dell’incontro è quello di raccogliere utili elementi di conoscenza in possesso dell’Associazione; evidenzia che Regione ha attivato l’elaborazione del Piano Paesaggistico in collaborazione con la Soprintendenza BAP: tale contesto potrà costituire a scala regionale la sede più idonea per una verifica dei vincoli paesaggistici esistenti e per la costituzione di nuovi vincoli, viene altresì richiamata la nota del Direttore regionale del Dipartimento Pianificazione Territoriale del 3/12/2015 con la piena considerazione di quanto segnalato chiedendo altresì all’Associazione di segnalare altre situazioni territoriali meritevoli di tutela nel Comune di Rapallo e si precisa che è in corso di costituzione la Commissione locale per il paesaggio.
La Sig.ra Molinaris, rammenta i motivi che hanno portato il Circolo della Pulce a chiedere una maggiore tutela del Borgo in oggetto mediante l’apposizione di un vincolo paesaggistico, come già richiesto con nota inviata alla Regione; con l’occasione viene proposta l’estensione del vincolo all’abitato di case di Noè e viene consegnato un CD contenente materiale specifico (vedi allegato).
La Sig.ra Molinaris ritiene che la tutela mediante un ampliamento del vincolo paesaggistico dovrebbe essere estesa a tutto il territorio comunale in particolare ai borghi storici della cornice alta meritevoli di attenzione per la presenza di manufatti rurali di valore testimoniale. In particolare evidenzia che il materiale contenuto nel CD si riferisce anche al borgo di Gravero.
La Sig.ra rammenta inoltre che l’istanza relativa al borgo Case di Noè a suo tempo presentata sulla base dell’art.10 del D.Lgs 42/2004 , anche se da ritenersi errata, ha ricevuto risposta consenziente dalla Soprintendenza relativamente alla tutela degli edifici rurali più pregevoli.
In fase di vestizione dei vincoli si dovranno pertanto a giudizio dell’Associazione considerare forme in alcuni casi di maggiore tutela dei borghi storico rurali, anche mediante apposita normativa, evidentemente senza intervenire con una visione legata a casi specifici.
Allegato:
(files contenuti nel CD)
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vedi anche:
http://www.circolodellapulce.it/pulce/salviamo-dalle-demolizioni-lantico-borgo-case-di-noe.html

Dicevano di noi Liguri… che eravamo “chiusi”…
Dicevano di noi Liguri che eravamo “chiusi” e forse era anche vero per gli occhi di chi ci guardava ed era “foresto”, ma la nostra chiusura era solo senso di appartenenza, timore che chi veniva da fuori potesse “rompere” quel filo che ci legava tutti in una comunità che sapeva difendere i propri componenti. Ci conoscevamo, molto o poco, ma ci si salutava, ci incontravamo nelle feste o ai funerali e ci si andava solo, perchè era il nostro appartenere ad una comunità che ci spingeva a farlo.
Non c’era la differenziata perchè già la facevamo e la facevamo, perchè rispettavamo il costo del vetro, delle lattine, della carta, che la si ripiegava per riusarla e l’umido era il concime dei nostri orti… gli spazzini ti pulivano anche davanti casa ed anche se non li chiamavi “operatori ecologici” tu facevi quattro chiacchiere con loro e magari gli offrivi un bicchiere di vino e il medico della mutua, quando passava vicino casa tua, suonava un attimo, a vedere come stavi anche se non lo avevi chiamato.
I boschi erano puliti, perchè la legna serviva a riscaldarci e le creuse erano in ordine, perchè se cadeva un sasso lo si rimetteva a posto subito, senza chiederci a chi toccava farlo, perchè da quella strada ci passavamo anche noi per andare a casa. Se la Domenica facevi una torta ne portavi una fetta alla tua vicina che era anziana e sola, perchè la conoscevi e mentre stendevi i panni facevi quattro chiacchiere con la tua dirimpettaia che stava facendo la stessa cosa.
Per trovare casa ci si passava voce, chi aveva la macchina da cucire cuciva per gli altri e a volte la pagavi con 3 carciofi e una cesta di fave, perchè il cibo aveva un valore; se succedeva una disgrazia a qualcuno, lo si sapeva subito e si correva, ognuno a dare il proprio aiuto. Le botteghe segnavano sul quaderno la tua spesa e non c’era bisogno di garanzia, perchè era la tua parola a contare e tu mai ti saresti sognato di non mantenere la parola.
Per la festa della Città si metteva al davanzale la tovaglia ricamata o un drappo apposta per l’occasione che tua nonna loaveva regalato a tua mamma che lo aveva regalato a te… e non si attraversava la processione interrompendola, non perchè tutti si credesse alla Madonna, ma per rispetto, perchè era la festa del Paese, la festa di tutti… Poi abbiamo imparato che le “gé” in italiano si chiamavano bietole e ci siamo finalmente “aperti”….. ed ora i “foresti” quando qualcosa non va dicono che è colpa dei Liguri, ma facendo quattro passi per la Città ci accorgiamo che nelle botteghe, di Liguri non ce ne sono quasi più, che sui campanelli i nomi son quelli dell’intero mondo, poi ci accorgiamo anche che quel filo che ci legava non esiste più, perchè ognuno ha portato un pezzetto di filo da casa propria, ma non lo ha annodato con quello del proprio vicino, perchè il suo pezzo di filo è diverso… è migliore… e poi, non serve…
E sì, ora ci siamo aperti, ma io continuo a comperare le “gè”, se non vi dispiace, anche se so che si chiamano bietole…. tenendo il mio pezzo di filo in mano, che ha tanti nodi che non ci sono più, ma pronta ad annodarlo ancora, anche se troppo spesso trovo solo mani in tasca che tengono stretto stretto il proprio, perchè il loro …è più bello….
Nadia Amalia Molinaris (nata a Rapallo il 31 maggio 1953 nella foto insieme alla mia mamma)

MACCE, uno di noi
Ciao Macce… e GRAZIE… grazie perchè oggi per il tuo ultimo saluto hai saputo radunare quella Rapallo che ricordavo da bambina, fatta di persone schive, ma unite e leali che sapevano dividere il pane, che sapevano gioire insieme nei giorni di festa e che composte, silenziose e con gli occhi lucidi, come se ad andarsene fosse uno di famiglia, han saputo anche oggi riunirsi per dirti ciao …
e in quel silenzio di una chiesa gremita son certa ognuno di noi ti ha visto avviarti con la tua bicicletta a salutare ancora una volta la Nostra Vergine Maria, prima di continuare fischiettando il tuo viaggio tra le nubi di un cielo azzurro. Pulce 14.11.12
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ciao cara ANNA… son certa che ora, se tu ti volti, vedrai il tuo amato Macce… che ti sta venendo incontro con la sua bicicletta. E noi, se resteremo in silenzio sentiremo il vostro fischiettare insieme. Ma il dolore è grande anche per quel filo invisibile che ancora lega in cordata noi Rapallini, che ci fa gioire tutti insieme per i momenti di festa e soffrire, sempre tutti insieme, quando uno di noi se ne va. Solo una cosa mi consola sapere che per ognuno che ci lascia, il filo viene subito annodato da chi segue, in silenzio come noi siamo abituati, fino alla prossima volta, fino al prossimo nodo. Ai tuoi cari il mio abbraccio, ci mancherete tanto. Nadia (Pulce)
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