MULATTIERA per MONTALLEGRO
MULATTIERA per Montallegro XVII sec. (Strada pedonale panoramica – breve storia)
Tale strada rappresenta senza dubbio non solo un alto valore per gli abitanti di Rapallo che la
percorrono ogni anno (soprattutto in occasione della Novena dell’alba), e dal 1557, in occasione dei festeggiamenti Patronali (l’elezione di N.S. di Montallegro a Patrona Principale di Rapallo e del suo Capitaneato, fu confermata dalla Sacra Congregazione dei Riti con decreto datato 31 Gennaio 1739 e riportato nello Statuto Comunale), ma una importante testimonianza storica e culturale della nostra Regione, come dimostrano stampe e documenti risalenti al XVI e XVII secolo in cui è citata.
Nata con tutta probabilità su tracciato Medievale come collegamento per agevolare il commercio tra la costa e, valicato il colle, con le vallate verso l’Emilia Romagna per avviare scambi di prodotti agricoli, tale strada, è identificabile più precisamente nel ramo denominato “Strada della Madonna”. Il nome le venne attribuito dopo l’apparizione della Santa Vergine sul Monte Allegro (2 Luglio 1557), in quanto tale percorso venne adoperato dai tanti pellegrini che dalla costa si recavano al luogo miracoloso ed è tutt’oggi apprezzata e visitata da numerosi turisti e appassionati.
Si narra verbalmente che dopo l’apparizione, la strada venne migliorata con l’aiuto volontario deitanti fedeli che diedero il loro contributo, lavorando in ginocchio per posizionare i ciottoli col fine di permettere il trasporto su mulo dei materiali utili alla costruzione del Santuario. A testimonianza la stampa di Gio Agostino Molfino del 1688 ove si scorge tale percorso che al
11.38 indica S. Maurizio di Monti e al n.33 la Cappelletta della Croce.
Con la costruzione del Santuario tale strada ebbe un ancor maggior utilizzo e notorietà per l’inizio dei numerosi pellegrinaggi sia dalla costa che dall’entroterra. Proprio per questo probabilmente si resero necessari lavori di miglioria che il Doge, con decreto 6 novembre 1559 ne approvava i lavori a progetto. Ritroviamo la nostra strada nuovamente citata in una comunicazione del Podestà Rapallese Andrea de Ambrogio datata 15 Luglio 1583 ove si legge
<…. « Conforme alI’ordine di VV. SS. Serenissime datomi circa il fare accomodare la strada che va dal domino dell’lll.mo Sig.Gio. Battista Doria a San Stefano d’Aveto, le dico aver io personalmente revisto dette strade, le quali sono tre, una chiamata la Strada della Madonna, un’altra chiamata Monti, e un’altra chiamata Serixola, le quali ognuna di esse ha bisogno di assai spesa. E’ ben vero che al presente quella della Madonna è quella di cui si servono li mulattieri che vengono dalle parti di Lombardia …>
Le istruzioni di risposta dal Senato privilegiarono la Strada della Madonna ed il nostro Podestà diede quindi ordine ai rappresentanti del Sestiere di Borzoli (ancor oggi i sei Sestieri tra cui quello citato sono attivi)
« … che per il prima di agosto dessero principio e conducessero a termine la Strada della Madonna, che viene frequentata da mulatieri e dai viandanti in modo che sia larga almeno undici palmi (palmo ca. 26/36 cm) onde vi possano comodamente passare gli uomini, i viandanti e i mulatieri con e senza bestie… ››.
Altra citazione si trova datata 8 Aprile 1791.
Resta indubbio comunque che finchè non fu costruita la carrozzabile, primo progetto datato 1822 con avvio dei lavori nel 1886 conclusisi nel 1932 dal Podestà Silvio Solari, la “Strada della Madonna” era l’unica vera strada percorsa per scambi commerciali, culturali e come cammino di fede dai pellegrini. Oggi la si può anche vedere sorvolandola con la Funivia, opera questa risalente al 1934 che sottolinea maggiormente quale importanza avesse giungere al Santuario della Madonna di Montallegro.
Non stiamo poi a sottolineare da “Rapallini” quale importanza affettiva abbia questa strada che
porta alla Patrona della nostra Città talmente attenta e devota da inserire il monogramma mariano nello Stemma cittadino con “la deliberazione adottata all’unanimità il 6 Maggio 1945 dal Comitato di Liberazione Nazionale di Rapallo e ratificata dal Consiglio Comunale,riunitosi in solenne Seduta il 28 Novembre 1948, con la quale è stato approvato…” (da Statuto Comunale)
Finchè la collina era abitata da contadini del luogo, non si rese mai necessario, forse, richiederne la tutela in quanto non solo questi la tenevano pulita, ma vegliavano come sentinelle che nessuno la deturpasse, quasi come fosse una proprietà “privata”. Negli ultimi anni però, noi che la percorriamo, come da tradizione a piedi ogni anno, ci siamo resi conto che forse perchè chi si è stanziato non ne conosce né la storia, né il valore, di ferite irrimediabili ne sono già state apportate sin troppe. Col fine quindi di tutelarne per le generazioni future la sua storia e la sua bellezza che non stiamo a descrivere ma di cui alleghiamo alcune fotografie,
in data 25.01.2013 il Circolo della Pulce presenta istanza al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo il quale emette provvedimento favorevole, firmato in data 12.12.2013, DECRETANDO che “ il bene denominato Salita al Santuario di Montallegro è dichiarato di interesse culturale ai sensi dell’Art. 10 comma 1 del D. Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 e sottoposto a tutte le disposizioni di tutela contenute nel decreto in quanto la salita, risalente nella sua configurazione attuale al secolo XVII costituisce un notevole esempio di percorso storico, realizzato secondo le tecniche della tradizione costruttiva locale, nonché importante testimonianza della storia civile e religiosa della città di Rapallo”…. inoltre ritenendo “ che la strada pedonale in oggetto ricalchi una viabilità medievale”… lo qualifica a rischio archeologico elevato richiamando le norme di tutela del D. Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 Codice dei Beni Culturali in particolare gli Artt. 28, 90, 91;
Abusi lungo la Mulattiera per Montallegro a Rapallo
Stanno per iniziare le celebrazioni in onore di N.S. di Montallegro con la Novena, durante la quale i pellegrini salgono al Santuario a piedi, di notte, per partecipare alla Santa Messa mattutina. Purtroppo quest’anno ad attendere il “popolo della novena”, ma anche i turisti e i gitanti che percorrono l’antico tracciato cinquecentesco ci sarà una brutta sorpresa.
Dopo aver superato la prima salita si prendeva fiato in un punto di straordinaria panoramicità, dal quale si dominava tutto il Golfo: questa vista unica al mondo è oggi celata alla vista del cittadino perchè lungo il ciglio della strada pedonale pubblica un privato ha installato una recinzione cieca fatta di pannelli metallici.
Un manufatto prepotente che non solo toglie la vista del mare, ma incombe sulla mulattiera sovrastata da questa cortina nera e cupa.
Il Circolo non può rimanere indifferente a questa ferita inferta ad un luogo così caro ai rapallini e si batterà fino in fondo perchè questo sopruso sia cancellato. Esortiamo quindi tutti i cittadini ad unirsi a noi al fine di fare pressione sul Comune e sugli Enti preposti affinchè non approvino la richiesta di sanatoria edilizia presentata dalla società proprietaria del terreno, ma, anzi, facciano rimuovere al più presto una tale bruttura.
Il Direttivo del Circolo della Pulce.
Rapallo, 23 giugno 2010
Invito all’ Ascolto e il Confronto
Il 14 Agosto, sul piazzale di Montallegro a partire dalle ore 20.45, L’ASCOLTO e il CONFRONTO.
Una “Assunta in famiglia”, una sera da passare insieme tra culture diverse, suoni e fede davanti al Quadretto che per l’occasione, in una riproduzione di un metro per 70 cm., sarà visto con gli occhi di Ortodossi, Musulmani e Cattolici. Interverranno il dott. Giorgio Karalis, la Sig.ra El Faissi Amal, S.E. Mons. Nicolò Anselmi e quale moderatore Don Federico Pichetto.
Preceduto da un concerto di campane suonate a mano da Giorgio Costa, il Mo. Prof. Paolo Gaviglio eseguirà brani a tema con diverse “trombe” in un raffronto di sonorità differenti. Il concerto proseguirà anche durante il successivo mini rinfresco in cui avremo l’occasione per scambiarci opinioni. A seguire breve Fiaccolata lungo la via del Pellegrino e la S. Messa di mezzanotte.
Garantito il servizio della Funivia sino alle ore 19.00 e dalle ore 21.00 all’una sino a richieste ultimate.
Chi lo desidera puó salire a piedi lungo l’antica Mulattiera, aggregandosi al C.A.I. con Roberto Basso che partirà dalla chiesetta di S. Bartolomeo in via Campodonico alle 19.15. Un cammino che il Cai farà portando nel cuore Fulvio Tuvo al quale sarà dedicata e benedetta una targa a Montallegro a perenne grazie e ricordo.
Nelle parole del Rettore don Gianluca Trovato il significato più intimo di questo incontro:
“Ascolto e confronto”. Perché Maria è come un prisma: ovunque la guardi rivela bellezze e profondità inaudite. Tutte da scoprire. A Lei guardano da cammini diversi, popoli, storie, la nostra umanità ferita e dolente. Del resto ” tutte le generazioni mi chiameranno beata”. Sarà dunque bello la serata del 14 agosto ascoltare e confrontarci. Sarà bellissimo “ascoltarla” e permettere di tessere i fili del confronto in un grazioso ricamo.”
Ai partecipanti sarà distribuito pieghevole con cenni esplicativi sul significato del Quadretto di Montallegro. Nel ringraziare per il servizio di Funivia notturno, tutti coloro che hanno collaborato e chi vorrà partecipare, il presente vale da invito.
Don Gianluca Trovato e Pulce Nadia Molinaris
Segue il programma
VENERDI’ 14 agosto “ L’ASCOLTO e il CONFRONTO”
ore 19.15: dalla Chiesetta di S. Bartolomeo, CAMMINATA del C.A.I. lungo l’antica Mulattiera del XVII secolo, con Roberto Basso (per il rientro organizzarsi in autonomia)
alle ore 19.00: FUNIVIA IN SERVIZIO e ANCHE PER IL RIENTRO DOPO LA MESSA DI MEZZANOTTE
L’ASCOLTO:
ore 20.45: CONCERTO di CAMPANE suonate a mano da Giorgio Costa
dalle ore 21.15 sul piazzale, il Mo. Prof. Paolo Gaviglio eseguirà durante la serata brani a tema con Tromba – Flicorno Soprano – Cornetta -Tromba Naturale – Trombino – Tromba a Chiavi -Tromba a Cilindri -Tromba Pocket -Tromba a Tiro
IL CONFRONTO:
ore 21.15: confronto culturale davanti all’icona di Maria tra:
ORTODOSSI interviene il dott. Giorgio Karalis
MUSULMANI interviene la Sig.ra El Faissi Amal
CATTOLICI interviene S.E. Mons. Nicolò Anselmi – Modera Don Federico Pichetto
ore 22.15: pausa conviviale con mini rinfresco servito
ore 23.15: breve processione con fiaccolata lungo la via del Pellegrino e benedizione della targa in memoria di Fulvio Tuvo
ore 23.50: rientro in chiesa e Santa Messa di mezzanotte celebrata da S.E. Mons. Nicolò Anselmi Vescovo ausiliare di Genova. A conclusione particolare esecuzione d’organo e tromba dell’Inno di Montallegro
dalle ore 00.50 FUNIVIA IN SERVIZIO NOTTURNO sino ad esaurimento richieste
Per l’occasione, Il Ristorante Montallegro nel viale, servirà dalle ore 19.00 alle 19.30 Menù dedicato a € 20,oo tutto compreso (0185 50268)
Info: cell. 320 0610660 (dalle ore 20 alle 21.30) oppure: Santuario 0185 239000
Nel rispetto delle norme di sicurezza Covid19 ci si affida anche al buon senso di ciascuno –
Salita a Montallegro, la festa si farà e in ricordo di chi ha fatto la storia
La festa si farà e ricordando i nostri anziani
La festa per il progetto “Salita a Montallegro” ci sarà e sarà per tutti, appena questa pandemia ci lascerà le mani libere. Chi la doveva organizzare ha avuto tutto il tempo , ma si è arrivati con inspiegabili lungaggini a fine 2020.
Con molta amarezza abbiamo appreso solo dagli organi di stampa che l’ Inaugurazione del progetto “Salita a Montallegro” si svolgerà e in modo virtuale. Forse chi ha letto la notizia, non sapendo quando e come tale progetto è nato non vi ha dato peso. Il progetto, finanziato a fondo perduto dalla Compagnia di S. Paolo con Euro 52.500,00 nasce nel 2016, in quanto come Circolo della Pulce, individuato il bando, abbiamo presentato in Comune l’intero progetto chiedendo di partecipare, poiché secondo noi la nostra Mulattiera avrebbe potuto “vincere”. Quasi ignorati sino all’ultimo giorno del termine, solo grazie a Riccardo Repetto che ha sopportato la nostra continua insistenza è stato presentato sul filo di lana e nonostante lo scetticismo, ha vinto la somma che, con l’appoggio di Pier Giorgio Brigati è stata accettata, dando il via di fatto al progetto.
Assegnata la realizzazione all’Ente Parco di Portofino, come Circolo abbiamo felicemente collaborato e contribuito sin da subito anche con eventi (per i quali non abbiamo chiesto alcun contributo) che facessero conoscere a tutti questa realizzazione, mirata alla valorizzazione della nostra antica Strada, sensibilizzando soprattutto i nostri anziani a diventare protagonisti per scrivere la Storia della Mulattiera che non era mai stata scritta. E i nostri Anziani hanno risposto, all’inizio un po’ timidamente e poi con gioia, si son messi quasi in fila per farsi intervistare, hanno portato ricordi, foto, oggetti antichi e personali, custoditi sino ad allora gelosamente nelle loro case, con un po’ di orgoglio si son sentiti protagonisti quali sono, a scrivere la storia di una strada che per i Rapallesi è un percorso molto caro, sia per fede che per commercio, l’arteria che ha dato e dà vita all’ anima del nostro Popolo, delle nostre tradizioni e del nostro territorio.
Il progetto doveva concludersi nel 2017, ma si è andati avanti con proroghe su proroghe. L’Inaugurazione si poteva tranquillamente svolgere già nel 2018 o nel 2019 coinvolgendo non solo la Fondazione di S. Paolo per i doverosi ringraziamenti, i Rapallesi, gli ospiti e i turisti, ma anche gli studenti che erano stati parte attiva e soprattutto i nostri anziani. Invece gli studenti delle classi medie si sono ormai indirizzati alle scuole superiori ed è impossibile rintracciarli e tra i nostri grandi anziani che tanto ci tenevano e aspettavano questa “festa”, c’è chi nel frattempo se ne è tristemente andato senza veder realizzato quello che era quasi un sogno, che aspettavano con ansia, senza essere neppure citati dentro i grazie. Se ci avessero avvisato , anche solo con una telefonata, come sempre ci saremmo attivati per affiancare questa inaugurazione che non c’è, e rendere tutti partecipi di questo momento pur rispettando le norme attuali.
Oggi col paravento del covid si è “ finalmente” spesa la somma destinata, per fare una inaugurazione virtuale (vedi determina che segue) che tra parentesi contempla solo l’aspetto sportivo della nostra Mulattiera, perché dal 2016 al febbraio 2020 non si è trovato il tempo. Forse, è mancata solo la consapevolezza di quanto fosse e sia importante per molti la storia di un sentiero, diventato fede, diventato strada, diventato simbolo e fulcro nel tempo, della nostra città.
La festa comunque ci sarà, è una promessa e sarà per tutti , per chi indossa mocassini e per chi sa indossare gli scarponi come fossero ballerine, perché la Mulattiera è un bene di tutti, e la realizzeremo senza chiedere nulla anche sta volta, per solo amore del Territorio, dell’Ambiente, della Cultura, della Tradizione, della Storia, della nostra Fede Mariana e soprattutto delle Persone che questa storia l’hanno fatta, per questo presto o tardi la festa si farà, ricordando e ringraziando tutti quelli che hanno contribuito fattivamente, in modo particolare Mirella Manara Bergonzini e Giovanni Pernigotti che diverrà un grazie a tutti i nostri anziani e a chi ci ha preceduto, che non solo hanno partecipato a scrivere la storia di “Salita a Montallegro”, ma ne son stati loro stessi parte. Una storia che è e deve essere parte di ognuno di noi.
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Il video: quando è il cuore e non gli occhi a vedere…
Non so veramente come ringraziare Matteo Varisco (Matteo Pablo) per le riprese e mio figlio Matteo Tirelli per il montaggio di questo video. Racconta in pochissimi minuti la serata L’Attesa e l’ Ascolto, vista con gli occhi di un ragazzo di 22 anni di Milano che nulla o poco conosce di Montallegro, della sua storia e delle nostre tradizioni, eppure, lasciandosi guidare dagli occhi della sua anima ha saputo cogliere l’essenza. Spero abbiate pochi minuti da dedicargli per guardarlo, perchè mai come in questo momento di incertezza che viviamo, c’è bisogno di donare emozioni. Grazie
Pulce Nadia Molinaris
L’Attesa e l’Ascolto, serata di condivisione tra fede, cultura e tradizione in attesa della S. Messa di mezzanotte dell’Assunta, trascorsa con i nostri ospiti sordi ove il merito della riuscita va anche a tutti coloro che hanno partecipato perchè, io ho indicato solo col dito un luogo e tutti, tutti insieme, l’abbiamo guardato per condividere la stessa immagine, per condividere emozioni che non hanno bisogno dei cinque sensi, ma solo del cuore. (Nadia Molinaris)
programma:
ore 19.30: partenza dalla Chiesa di S. Bartolomeo a piedi, lungo l’antica Mulattiera del XVII secolo, guidati da Roberto Basso del C.A.I. oppure ore 20.30: dal piazzale e in funivia, salita panoramica (o con propri mezzi)
L’ATTESA: ore 21.15: sul piazzale, Eugenio Brasey illustra storia, fregi e stemmi della facciata, conclude Stefano Garofano
ore 22.00: pausa conviviale con mini rinfresco offerto e servito
ore 23.15: breve processione con fiaccolata lungo la via del Pellegrino e benedizione della restaurata edicola 4 danneggiata dal temporale.
ore 23.50: rientro in chiesa e Santa Messa di mezzanotte celebrata da Mons. Corrado Sanguineti Vescovo di Pavia
ore 00.50: discesa in funivia, aperta straordinariamente per l’occasione L’ASCOLTO: Titta Antonella Arpe, interprete Lingua dei Segni Italiana, tradurrà sia dal piazzale che dall’altare, per i nostri invitati speciali. E scopriremo insieme che anche il silenzio ascolta, ha voce e può dialogare, così come gli stemmi e i volti muti della facciata, ci anticipano quella Storia che ognuno vorrà ascoltare entrando.
MONTALLEGRO: una serata insieme e speciale
Fede, Cultura e Tradizione nella sera del 14 agosto al Santuario di Montallegro, con eccezionale corsa in notturna della funivia.
“ L’ATTESA e L’ASCOLTO” serata speciale imbastita e rifinita a quattro mani insieme al Rettore Gianluca Trovato. In questo anno 2020 dove la distanza tra noi è imposta per Legge, abbiamo voluto creare un momento d’ incontro, che pur nel rispetto delle norme di sicurezza, ci permetta, oltre alla Liturgia, di stare insieme, ascoltare, dialogare e sorriderci, ravvivando quella che in passato era una sentita tradizione Rapallese: il salire al tramonto al Santuario, per partecipare alla S. Messa di mezzanotte dell’Assunzione di Maria Vergine in cielo.
“ L’ATTESA e L’ASCOLTO”
Nuovamente insieme, ma nel rispetto delle norme Covid, affidate anche al buon
senso di ciascuno
ore 19.30: partenza dalla Chiesa di S. Bartolomeo a piedi, lungo l’antica Mulattiera del XVII secolo, guidati da Roberto Basso del C.A.I. oppure
ore 20.30: dal piazzale e in funivia, salita panoramica (o con propri mezzi)
L’ATTESA:
ore 21.15: sul
piazzale, Eugenio Brasey illustra
storia, fregi e stemmi della facciata,
conclude Stefano Garofano
ore 22.00: pausa conviviale con mini rinfresco servito (*)
ore 23.15: breve processione con
fiaccolata lungo la via del Pellegrino e benedizione della restaurata edicola 4
danneggiata dal temporale.
ore 23.50: rientro in chiesa e Santa Messa di mezzanotte
celebrata da Mons. Corrado Sanguineti Vescovo di Pavia
ore 00.50: discesa in funivia, aperta straordinariamente per l’occasione
L’ASCOLTO:
Titta Antonella Arpe, interprete Lingua dei Segni Italiana, tradurrà sia dal piazzale che dall’altare, per i nostri invitati speciali.
E scopriremo insieme che anche il silenzio ascolta, ha voce e può dialogare, così come gli stemmi e i volti muti della facciata, ci anticipano quella Storia che ognuno vorrà ascoltare entrando.
Nel ringraziare tutti coloro che hanno collaborato e chi vorrà partecipare, il presente vale da invito.
Don Gianluca Trovato insieme a Pulce Nadia Molinaris
Info Circolo della Pulce : cell. 320 0610660 (dalle ore 20 alle 21.30)
Preghiera: “Passa avanti tu, dolce Maria”.
Ti guardo amandoti, dolce “quadretto” del transito di Maria in questa notte di veglia e di attesa.
Ti guardo nell’ultimo istante della tua vita quaggiù, Madonna vestita di nero, distesa, dolcissima, nel tuo ultimo pianto di Madre e la mia preghiera è un sussurro:
“Passa avanti tu, dolce Maria” in questa strada dolorosa, che ci fa tanto paura, ma che sappiamo portarci alla casa sicura.
Passa avanti tu, o madre, nella difficile traversata, perchè non ci manchi mai il desiderio del cielo, pur nel timore che ci manchi la terra.
Passa avanti tu, Maria, perchè le lacrime frenano lo slancio, non ci manchi mai il desiderio di eternità, pur appagati da un tranquillo presente.
Passa avanti tu, Maria, perchè la ricchezza ci incatena il cuore, non ci manchi mai il desiderio di pienezza, pur distratti dall’orgoglio di ciò che possediamo.
Passa avanti tu, Maria, che ci hai insegnato a cantare “Magnificat anima mea Dominum”perché non ci manchi mai il desiderio di Dio, vincolati nella convinzione della nostra temporanea grandezza.
Passa avanti tu, Maria, perchè così siamo sicuri che in quell’ultimo istante sarai tu a prenderci per mano e a portarci nell’intramontabile luce di Dio.
(il Rettore Don Gianluca Trovato)
4 giugno 2010 – 4 giugno 2020 10 anni di Circolo della Pulce
Avevo immaginato una bella festa per questo traguardo del Circolo della Pulce, di quelle semplici e spontanee che amo organizzare, magari col coro dei nostri bambini e pane e nutella per tutti, ma … promesso, è solo rimandata! Quest’anno invece, nessuna Assemblea, nessuna Elezione, nessun compleanno, ma come sempre è successo in questi 10 anni, animati dall’amore per la nostra Città, ci siamo modificati di fronte alle nuove esigenze, ci siamo attivati per poter fare quel poco che con le nostre forze e mezzi, abbiamo sempre portato a termine. Vorrei ricordare alcune tappe: già il 7 giugno, denuncia e proposta delle criticità di Piazzale Genova, accolte da Società Autostrade, il 23 giugno 2010 la nostra prima importante battaglia contro gli abusi lungo l’antica Mulattiera di Montallegro del XVII secolo , ci vollero 5 anni, ma si ottenne il Vincolo Ministeriale e senza mai mollare, la rimozione dei pannelli che coprivano quel panorama storico e bene di tutti; Il video denuncia sulle barriere architettoniche “Rapallo o Sparta?” che fu la prima scossa alle coscienze politiche sino ad allora cieche davanti ai problemi dei disabili; la prima raccolta fondi, destinata al restauro delle opere d’arte danneggiate dal fuoco nella Parrocchia di S. Maria del Campo; nel 2011 le “Pulci” accolte in Regione dall’Assessore Raffaella Paita, per esporre le criticità dell’eventuale tunnel Rapallo- Fontanabuona, unica voce forte nel quasi completo silenzio di tutte le forze politiche; nel 2012 scendiamo in campo con una nostra lista civica, consci di non vincere, perché rifiutammo sia appoggi che imparentamenti, ma consapevoli che bisognava scrollare l’immobilismo sia di elettori che di politici, che regnava in quegli anni; denuncia, sempre con proposte fattibili, contro l’inquinamento causato dal traffico, il coraggio di chiudere al traffico, la fino ad allora intoccabile Via della Libertà, per creare 100.000 mq. di isola pedonale con più di 90 eventi per la prima “Domenica in Libertà” Rapallo si fa centro, giornata di festa dedicata a pedoni e ambiente, che ancor oggi tutti ricordano e forse rimpiangono , la raccolta fondi per i piccoli Comuni della Val Fontanabuona danneggiati dall’alluvione , perché Tigullio per noi è anche entroterra , la battaglia vinta per salvare la demolizione delle case dell’antico Borgo Case di Noè , il sogno di Giovanni Pernigotti che siam riusciti a realizzare, l’Evento dedicato ai bambini che non hanno adeguati spazi, “Bambini in Libertà” con musica, canti, disegni e giochi per tutti; i nostri Musei, Gaffoglio e del Merletto, troppo dimenticati e portati in piazza per farli conoscere; l’ottenimento grazie al nostro progetto, presentato dal Comune, di 52.500 euro a fondo perduto dalla Fondazione S. Paolo per promuovere storia e cultura, la raccolta fondi per i terremotati, presentazione possibili soluzioni per la viabilità, e tanto altro, che potete trovare sul nostro sito circolodellapulce.it ; sino ad arrivare ad oggi, dove ci siam buttati a capo fitto ad aiutare i nuovi bisogni causati da Covid 19. Sempre siamo stati la voce di chi si rivolgeva a noi perché inascoltato, sempre abbiamo portato avanti tutte le battaglie “giuste” senza partiti, senza colori, perché sempre, abbiamo ritenuto che quando c’è da scegliere, noi stiamo e staremo sempre dalla parte del “giusto” anche se è scomodo … E allora, in attesa di festeggiare, sperando sarete in tanti, il mio GRAZIE a tutti gli iscritti, ai simpatizzanti , ai direttivi, a chi ci segue e sostiene ed anche a chi ci criticava pensando avessimo secondi fini, o che saremmo stati un fuoco di paglia. Il Circolo della Pulce è ancora qui, dopo 10 anni, dove tutti gli iscritti sono accumunati solo da un unico credo: il bene della nostra Città e delle Persone. Grazie a tutti!
Pulce Nadia Molinaris
P.S. : Da oggi sono anche aperte le iscrizioni o il rinnovo 2020, ricordando che il Circolo della Pulce non ha mai avuto né voluto contributi e tutto ciò che ha realizzato lo fa col contributo delle iscrizioni (5 euro per i simpatizzanti e 10 euro per i Soci)
Grazie Giovanni Pernigotti
Giovanni Pernigotti se ne è andato, con quel suo passo sicuro e cadenzato, nonostante i suoi anni, salendo l’ultima creuza…
E lo vogliamo ricordare così, con queste immagini e col nostro grazie per il grande contributo che ha dato alla storia della nostra città, al suo impegno verso il Circolo della Pulce portandoci le sue pagine di storia inedita che, grazie alla sua disponibilità, resteranno scritte in quella storia della nostra Mulattiera per Montallegro che ci siamo impegnati a realizzare.
E qui riportiamo, soprattutto per i più giovani, quel suo sogno che si è realizzato qualche hanno fa, che da solo dice tutto sull’importanza dei “nostri grandi vecchi” come affettuosamente li chiamiamo noi liguri, sulle impronte che hanno lasciato, su ciò che ci hanno donato e che è nostro dovere preservare e ricordare.
Grazie Giovanni
Il nostro abbraccio ai figli e ai famigliari tutti.
Circolo della Pulce
<Io ho un sogno, ma il tempo passa e non so come realizzarlo, per questo mi rivolgo a lei affinchè mi aiuti, perché di tempo non ne ho più tanto>
Con queste parole, Giovanni, classe 1924, si rivolse alla Pulce.
Era il luglio del ’44 io vivevo con la mia famiglia a Montallegro, il 28 ci avvisarono che i tedeschi avrebbero perquisito la zona, da lì a poco arrivò un sergente della divisione Monterosa insieme alle SS e iniziarono a perquisire le case; anche la mia stanza fu messa a soqquadro, non trovarono nulla, finchè un signore in abito chiaro entrò qualche minuto, per poi urlare di perquisire nuovamente e bene. Sotto il materasso spuntarono una pistola e due bombe, non erano mie, ma a nulla valse ripeterlo, venni arrestato e fatto scendere a piedi sino a Rapallo e caricato su un camioncino. Eravamo in 7, tra cui Nespolo, il nonno di Renato Barcucci, Gigetto che piangeva perché aveva una bimba di 6 mesi e Giovanni Maggio che sarebbe poi diventato il primo sindaco della Rapallo liberata. Maggio cercò di tranquillizzarci dicendoci < se ci portano a Chiavari non c’è più nulla da fare, ma se ci portano a Portofino una piccola speranza c’è> Restai col fiato sospeso fino al bivio e quando vidi che la direzione era Portofino incominciai a pregare e sperare. Per 5-6 giorni ci interrogarono, io fui l’ultimo e mi dissero di scrivere a mia madre perché la mattina successiva, alle 6, ci avrebbero fucilati tutti. Mi rifiutai, forse ancora aggrappato a quella piccola speranza, dicendo loro < voi uccidete degli innocenti> Mi rinchiusero nella stanza all’ultimo piano di quella torre, con un’unica piccola finestra quadrata dalla quale, come dentro ad una crudele cornice, si vedeva, dritto dritto, il Santuario di Montallegro. Pregai e pregai quella Madonna ai cui piedi ero cresciuto. Alle 5 ci urlarono nuovamente che a breve ci avrebbero fucilato, poi, rumori di passi avanti e indietro e frasi concitate che non capivo, ma passarono le 6. ed eravamo ancora vivi, continuai a guardare il Santuario e a pregare. Verso le 7 ci dissero di andarcene, facendoci uscire due a due; incominciai a piangere mentre camminavamo svelti lungo la strada per Rapallo; a metà percorso una carrozza ci diede un passaggio, fino all’Excelsior però, perché aveva paura ad entrare in Paese. Senza mai fermarmi arrivai finalmente a Montallegro, non vedevo l’ora di riabbracciare mia madre e come misi piede all’entrata del viale, il Rettore sul piazzale, vedendomi iniziò a suonare le campane. Lo so che quella mia prigione oggi è una villa privata, ma il mio sogno è tornare in quella torre, in quella stanza a guardare Montallegro, anche solo per un istante, per dire alla Madonna: <grazie>.
E il 2 luglio del 2015, proprio nel giorno dell’apparizione, l’allora Sindaco di Portofino Giorgio D’Alia, grazie alla disponibilità della Famiglia Savinelli oggi proprietaria della villa, Giovanni Pernigotti, realizzò il suo sogno restando immobile per qualche minuto di fronte a quella piccola finestra, davanti al Santuario di Montallegro, con gli occhi lucidi e il cuore pieno di gratitudine alla nostra Vergine in un momento tutto suo …
http://www.parcoportofino.com/parcodiportofino/it/readnews.page?contentId=NEW15548#.XkvVURNKgWr
ciao Mirella… dipingi il Paradiso per noi
E’ difficile trovare le parole per esprimere il dolore ed il vuoto che lascia la scomparsa di Mirella Manara Bergonzini , grande pittrice, con la sua semplicità, innamorata di questa nostra terra, della quale ha ritratto gli angoli più belli e spesso dimenticati, con una precisione di particolari che hanno reso le sue opere le uniche “fotografie” di molti scorci, oggi non più visibili, distrutti da un’epoca insensibile alla storia e che avanza a grandi passi.
Negli ultimi tempi proprio per aiutarmi in quella mia voglia di scrivere la storia della nostra antica Mulattiera, eravamo spesso insieme condividendo i ricordi, le immagini e la stessa rabbia di fronte a chi insensibilmente si dimentica delle nostre radici, quelle radici che fanno crescere ogni anno germogli, che se non si preservano portano alla desertificazione delle tradizioni, di una terra, la nostra, che basta fermarsi a guardarla per sentire tutto ciò che ha da raccontare e Mirella, è stata lo sguardo e l’orecchio attento di ogni suo racconto. Voglio ricordarla quando nel cercare una foto dell’antica locanda del viandante, che si trovava lungo la nostra mulattiera ed oggi demolita, lei mi portò tutti i suoi quadri, i suoi schizzi con tanto di data, mi portò a casa sua a fotografare e catalogare tutte le sue opere inerenti, contenta come una bambina di fronte ad una festa a sorpresa, di poter contribuire… e il contributo lo ha dato, a mani piene, col suo vivere, col suo essere, con ogni pennellata di colore… Mi mancherai e non solo a me Mirella, ma voglio dirti ancora un ultimo grazie per tutto ciò che hai creato e che ci hai lasciato, sicura che starai dipingendo in Paradiso per noi, gli scorci della nostra terra, per farcela ritrovare quando ti incontreremo…
Pulce (come ti piaceva chiamarmi)
Tutto il Circolo e personalmente, siamo vicini ai famigliari esprimendo il nostro più sincero dolore.
Il Direttivo Circolo della Pulce
L’evento “Ecco la Storia” di domenica scorsa
Ecco la Storia.
L’evento, di domenica scorsa, che ha reso protagonista la nostra Mulattiera, è stato un grande successo sotto tutti gli aspetti del programma, sottolineato dall’ interesse delle tante persone che vi hanno partecipato, dai ringraziamenti ricevuti, ma soprattutto dai sorrisi genuini , testimoni di una giornata condivisa, con quello spirito di un tempo, che l’evento voleva rievocare per spiegarne radici e storia.
Gli assaggi di semplici sapori del passato, le collane di nocciole, il pizzo al tombolo, l’esposizione degli antichi oggetti del mondo contadino, il pranzo al sacco, la mostra dei nuovi cartelli storico illustrativi, la proiezione del lavoro svolto dall’ Ente Parco, la discesa guidata in mulattiera, tutto è stato vissuto con gioia, attenzione e curiosità in attesa di risposte che per una volta, nessuna ricerca su internet avrebbe potuto dare.
La giornata però prevedeva anche due momenti inediti, per me incognita di come sarebbero stati accolti.
Quello musicale in mulattiera della violista Giulia Ermirio, che non si può narrare, perché solo chi c’era ne ha respirato la bellezza dell’esecuzione, immersi in uno scenario unico tra occhi umidi di emozioni e il silenzio dei lecci, e la sorpresa da donarsi a ricordo della giornata. Questa merita qualche spiegazione, sia per la sua valenza storica che per la curiosità di chi l’attendeva. Una semplice galletta di pane con impressa la M mariana, portate all’altare in due cesti, uno dalle autorità civili e militari e l’altro da una “popolana” in costume settecentesco ed un bimbo, a rappresentare il passato che consegna il testimone delle proprie radici al nostro futuro. Ispirandoci e facendo rivivere, per la galletta, una “tradizione di secoli” documentata, che si rinnovava ogni anno per la festa del Santo nella Chiesa di San Bartolomeo, la galletta di domenica scorsa portava impressa la “M “ per commemorare e far conoscere un’altra pagina storica della nostra città. Il 28 novembre del 1948, Il Consiglio Comunale di Rapallo, riunitosi in Seduta Solenne, col primo Sindaco, avv. Maggio, dell’ Italia finalmente Repubblicana, su proposta del Comitato di Liberazione Nazionale, datata 6 maggio 1945, delibera di inserire la “M” Mariana nello stemma della Città, presenti anche le autorità militari, civili, ecclesiastiche e il popolo “ …tutti i sigg. Consiglieri si alzano, acclamano, ed approvando così all’unanimità la proposta per acclamazione” … “La cerimonia si chiude quindi fra le acclamazioni del popolo (che affolla il salone e l’atrio) cui fanno eco la campana della Torre Comunale, la campana della Chiesa e delle Cappelle e la sparata di mortaretti.”
Con questa decisione si volle festeggiare la fine della guerra e la ritrovata libertà, riconoscendo oltre all’indubbio sacrificio degli uomini, anche alla Patrona, un ruolo per gli scampati pericoli del passato e per la protezione futura.
Al di là della fede che resta sempre una scelta individuale, è nostra opinione che questo momento sia una pagina storica da conoscere integralmente e commemorare, specie quest’anno che saranno i 70 anni di quel giorno, opinione condivisa da chi domenica si è messo in fila per portare nella propria casa una delle 200 gallette benedette dal Rettore che sono andate a ruba. Forti anche di questo, abbiamo proposto che tale giorno, sia ricordato a Montallegro ogni ultima domenica di novembre. Quando un nostro evento ha successo ringraziamo sempre tutti, perché il grosso del merito sta proprio in chi partecipa e collabora, ma un grazie particolare oltre alle autorità e associazioni presenti, lo dobbiamo alla Dott.ssa Francesca Carosio della Regione Liguria-Settore Cultura che, pur impegnata, è intervenuta per complimentarsi dell’evento, alla famiglia Pastorino per i documenti, ad Andrea Mantovani per la creazione del timbro e al panificio Vivaldi che ha realizzato, sopportandomi durante le varie prove, le antiche gallette, donandocele per l’occasione, come suo grazie alla Patrona della città. Anche questi gesti vanno citati perché son parte della storia del “nostro popolo” che un giorno forse, qualcun altro scriverà.
Nadia Amalia Molinaris
quale addetto stampa Circolo della Pulce
chi è … GIULIA ERMIRIO
chi è ... GIULIA ERMIRIO
Si Si diploma in Violino e Viola presso il Conservatorio ‘A. Vivaldi’ di
Alessandria e consegue con il massimo dei voti la Laurea di Primo Livello in Discipline e Tecniche della Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Genova.
Perfezionamento in Viola conseguito con K. Hamilton, presso il Concordia College di Moorhead (Minnesota). Vincitrice di borse di studio e audizioni nell’ambito dell’attività da camera, partecipa a masterclass, stages e Festival che la portano a suonare in tournée in Italia e all’estero (Svizzera, Finlandia, Francia, Stati Uniti), collaborando con strumentisti e direttori d’orchestra di fama internazionale. Svolge attività solistica, cameristica e orchestrale, il suo repertorio spazia dalla musica classica ai più svariati generi musicali attuali. Ha al suo attivo registrazioni per: RAI Radiotelevisione Italiana, Bixio, Decca, Music Center, Punto Rec Studios.
E’ docente di violino e viola presso presso l’Accademia Musicale di Chiavari, l’Accademia Culturale di Rapallo e ‘GuitarLab’ (Genova).
Violino e Viola
Apparentemente molto simili, Violino e Viola sono strumenti che, sì, appartengono alla famiglia degli Archi, ma che allo stesso tempo presentano notevoli differenze. Il Violino presenta manico e cassa armonica più piccoli, a differenza della Viola, che proprio per questo è di peso notevolmente superiore. Il Violino ha sonorità più acute e una timbrica più brillante, al contrario della Viola, che invece ricorda molto il Violoncello per quanto riguarda le sonorità cupe e avvolgenti e il timbro più morbido e pastoso, che molto si avvicina alle caratteristiche della voce umana.