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Articoli taggati ‘stampa’

13
Lug

Rapallo: monta la protesta contro il nuovo depuratore

Rapallo: monta la protesta contro il nuovo depuratore

radioaldebaran.it (13.07.2010)

12
Lug

Depuratore: davanti a questa follia ogni altra polemica diventa insignificante

A marzo è stata data notizia dell’accordo tra Comune ed Enti e Società istituzionalmente interessate per la realizzazione di un depuratore a Rapallo. Una notizia passata quasi inosservata: nessuna enfasi particolare nonostante la grossa somma in gioco, soltanto qualche accenno alla necessità dell’impianto per adeguarsi alle normative e per avere un mare pulito e balneabile. Molti pensarono ad un intervento di adeguamento dell’impianto esistente sito sotto il parcheggio di piazzale Daneri (che, ricordiamolo, è solo un impianto di primo trattamento, non un depuratore). Le reali dimensioni dell’opera sono state accuratamente celate.

Soltanto grazie all’azione dell’appena costituito Comitato i cittadini hanno potuto conoscere che cosa è previsto e cioè un depuratore idoneo per servire 90.000 abitanti da realizzarsi non al posto dell’impianto esistente, ma nella parte bassa del parcheggio, cioè quella con accesso diretto da via Betti con posti liberi, zona merci e parcheggi per residenti. Tutta quest’area, che misura circa 70 metri per 25, verrà scavata per una profondità di oltre 10 metri per realizzare il vano che ospiterà gli impianti di trattamento. Un opera faraonica, da realizzarsi in 5 anni, tra il 2010 e il 2015… sì, 2010, perchè l’inizio dei lavori è previsto per dicembre!

Ricapitoliamo i pochi dati che si sono riusciti a sapere: depuratore per 90.000 persone, da realizzarsi interrato, in un’area di 70 metri per 25, 10 metri sotto l’attuale livello del parcheggio e cioè fino ad una quota di 6 metri più bassa del fondo del vicino torrente S.Francesco. Un volume di scavo di oltre 20.000 metri cubi di terra da portare via con oltre 3000 camion. Almeno 600 autobetoniere (di quelle grosse!) per portare il calcestruzzo necessario per le opere di fondazione, contenimento e copertura.

Non si tratta assolutamente un problema di chi abita vicino all’impianto, ma la rilevanza è per tutta la città!

Ci sono tre questioni che ci lasciano interdetti:

il metodo con cui il Comune ha portato avanti la pratica;
l’opportunità di ubicare un impianto di depurazione fognaria in pieno centro, in un’area ad altissima densità edificata;
i disagi che questa ubicazione comporterà durante l’esecuzione dei lavori.
Il Comune ha usato metodi degni della Corea del Nord. Gli abitanti della zona hanno richiesto documentazione, ma hanno incontrato fortissime resistenze. A quanto pare non hanno avuto il progetto completo, ma soltanto pochi estratti in base ai quali l’entità dell’opera era comprensibile solo da tecnici. Il tutto è passato sotto silenzio, con pochi comunicati stampa che non davano notizie su come sarebbe stato l’impianto. Solo dopo le continue insistenze delle persone che sabato scorso hanno fondato il Comitato è stata fatta una riunione invitando soltanto alcuni di loro e vietando l’ingresso ad ogni altro cittadino. Il Comune ha sminuito le dimensioni dell’opera ed ha portato come esempio il depuratore genovese di Quinto, che ha la stessa tecnica depurativa: peccato che pochi giorni gli organi di stampa hanno dato risalto alle proteste degli abitanti della delegazione genovese, assediati dai miasmi provenienti dal depuratore (e ricordiamo che esso è per 56.000 abitanti, cioè poco più della metà rispetto a quello progettato a Rapallo, ed è sito in posizione ben più defilata rispetto alle abitazioni!).

Un’opera di questa importanza deve essere preventivamente condivisa con la popolazione, l’ubicazione deve essere concordata, scelta tra diverse possibilità! Invece siamo davanti all’opera definitivamente progettata, approvata e in buona parte finanziata.

L’ubicazione appare semplicemente folle. Un depuratore per 90.000 persone realizzato nel bel mezzo di case e palazzi, nella zona più densamente edificata della città. Un depuratore è una macchina biologica che ha bisogno di tempi di avviamento e che in presenza di qualsiasi problema causa miasmi insopportabili, per non parlare della potenziale presenza di elementi inquinanti e tossici. Anche ragionando cinicamente, non si tratta di una zona periferica degradata, ma del centro: a un centinaio di metri c’è il castello sul mare, simbolo della città, la passeggiata a mare, il centro storico, la collina di S.Bartolomeo (cioè una delle zone residenziali di maggior pregio). Ed è anche un’area urbanisticamente strategica, una delle poche aree rimaste libere all’interno del tessuto urbano: non la si può sacrificare per un depuratore.

Legati all’ubicazione sono gli enormi disagi provenienti dalla realizzazione dei lavori: la zona è difficilmente raggiungibile, soprattutto per i mezzi pesanti a causa delle ridotte altezze dei sottopassi ferroviari. Dal semplice calcolo geometrico dell’area interessata risulta che ci vorranno circa 3000 camion per asportare tutto il materiale di scavo: dove passeranno? Raggiungeranno via Bolzano percorrendo contromano via Mameli (con la necessità di vigili e interruzione del traffico)? Oppure attraverseranno tutto il centro? Sempre, comunque, passando davanti alle principali scuole cittadine.
Non dimentichiamoci, inoltre, che l’area oggi ospita uno dei più importanti parcheggi per il centro: circa 200 posti auto tra posti liberi, a rotazione, per residenti e zone merci. Come farà la città a sopportare la loro mancanza per diversi anni?

Non si tratta di sopportare qualche disagio per un po’, per poi avere un’opera valida per la città! E non si tratta di dire solo no: questa decisione scellerata è certamente frutto della miopia dell’Amministrazione comunale. In quel luogo converge tutta la rete fognaria cittadina per cui, molto grettamente, avranno pensato che fosse il luogo migliore (probabilmente nemmeno loro hanno compreso l’entità dell’opera!). Ma la differenza di costo tra l’impianto interrato e uno chiuso in un capannone fuori terra è pari a non meno di 1 milione di euro: con questa cifra si poteva anche costruire un collettore che portasse la fogna in un luogo più idoneo, fuori da zone edificate.

Il Circolo della Pulce farà tutto quanto possibile per sensibilizzare la città al fine di spostare un impianto sicuramente indispensabile per la città, ma da realizzare in luogo più idoneo.
Da un punto di vista politico è molto forte la tentazione di chiedere il perchè del colpevole silenzio delle forze di minoranza, solitamente molto attente ad ogni piccola cosa che accade a Rapallo e che coinvolge l’Amministrazione, ma visto il rischio che sta correndo la nostra comunità, il nostro senso di responsabilità ci detta un appello a tutte le forze politiche, economiche, sociali, a tutti gli uomini di buona volontà, perchè si mobilitino affinchè questa decisione scellerata venga cancellata e si possa giungere ad una soluzione migliore.

Il Direttivo del “Circolo della Pulce”

La zona dove è previsto venga costruito il depuratore individuata dalla funivia

12
Lug

Depuratore un altro no dal Circolo della Pulce

Depuratore un altro no dal Circolo della Pulce

Il secolo XIX (12.07.2010)

9
Lug

Montallegro – L’appello accorato del Circolo della Pulce

23
Giu

Abusi lungo la Mulattiera per Montallegro a Rapallo

Stanno per iniziare le celebrazioni in onore di N.S. di Montallegro con la Novena, durante la quale i pellegrini salgono al Santuario a piedi, di notte, per partecipare alla Santa Messa mattutina. Purtroppo quest’anno ad attendere il “popolo della novena”, ma anche i turisti e i gitanti che percorrono l’antico tracciato cinquecentesco ci sarà una brutta sorpresa.

Dopo aver superato la prima salita si prendeva fiato in un punto di straordinaria panoramicità, dal quale si dominava tutto il Golfo: questa vista unica al mondo è oggi celata alla vista del cittadino perchè lungo il ciglio della strada pedonale pubblica un privato ha installato una recinzione cieca fatta di pannelli metallici.

Un manufatto prepotente che non solo toglie la vista del mare, ma incombe sulla mulattiera sovrastata da questa cortina nera e cupa.

Il Circolo non può rimanere indifferente a questa ferita inferta ad un luogo così caro ai rapallini e si batterà fino in fondo perchè questo sopruso sia cancellato. Esortiamo quindi tutti i cittadini ad unirsi a noi al fine di fare pressione sul Comune e sugli Enti preposti affinchè non approvino la richiesta di sanatoria edilizia presentata dalla società proprietaria del terreno, ma, anzi, facciano rimuovere al più presto una tale bruttura.

Il Direttivo del Circolo della Pulce.

Rapallo, 23 giugno 2010

18
Giu

Vignetta: Pulce rompiballe è pronta ad entrare in Comune

Vignetta: Pulce rompiballe è pronta ad entrare in Comune

il Nuovo Levante (18.06.2010)

18
Giu

Pulce? “In Consiglio col collare”

11
Giu

Raggio: Vogliamo ripulire la città

Raggio: Vogliamo ripulire la città

Il Nuovo Levante (11.06.2010)

6
Giu

Nascita del Circolo

Nascita circolo (secoloXIX)

Il Secolo XIX (06.06.2010)

5
Giu

Nascita del “Circolo della Pulce”

Con la gioia e l’orgoglio che si hanno nell’annunciare un nuovo arrivo in famiglia siamo a partecipare tutta la cittadinanza alla nascita del “Circolo della Pulce”.

Siamo al primo passo di un lungo cammino che ha come mèta il cambiamento di Rapallo, in senso fisico e sociale, attraverso un rinnovamento del dibattito politico-culturale.

La volontà… la necessità (!) di cambiare che moltissime persone sentono dentro possono da oggi avere uno sbocco nelle attività del Circolo, che si prefigge di ascoltare, di raccogliere tutte le istanze che vengono dai cittadini, di farsene portavoce presso i luoghi dove si prendono le decisioni che coinvolgono la comunità e di proporre un nuova città più armoniosa, più vivibile e più… pulita (sotto tutti i punti di vista!).

Nella riunione di venerdì 4 giugno 2010 i soci fondatori hanno approvato lo Statuto ed eletto gli organi che gestiranno l’associazione il primo anno, in attesa dell’assemblea ordinaria dei soci. Il Direttivo che accompagnerà il Circolo in questa prima fase è composto da Angela D’Amato, Franca Baroni Rivieccio, Nadia Molinaris, Alberto Basso, Giancarlo Modaffari e Luca Papini, con Stefano Podestà membro supplente. Presidente è stato nominato Giovanni Raggio.

Definiti gli aspetti regolamentari, il Circolo inizierà ora a pieno regime la sua attività, organizzando a breve un incontro aperto a tutta la cittadinanza per fare conoscenza e raccogliere le adesioni di tutti quelli che vorranno condividere le proprie esperienze e il proprio entusiasmo. Lavoce della neonata Associazione non mancherà di farsi sentire circa le principali questioni oggi sul tappeto, come ad esempio la viabilità di S.Anna, problematica che va affrontata al più presto perchè le modifiche o si propongono ora o, come sempre, sarà troppo tardi. Noi non vogliamo solo denunciare o andare “contro”, ma soprattutto discutere insieme e trovare le soluzioni migliori.

Nell’invitare tutti a non perdere la speranza di un cambiamento per Rapallo, esortiamo la cittadinanza a sostenerci e a farci sapere ogni più piccola cosa che non funziona nella nostra città “bella e… addormentata”.

(Comunicato stampa – Il Direttivo)

2
Giu

A Rapallo nuovo incontro per il Circolo della Pulce

A Rapallo nuovo incontro per il Circolo della Pulce

Il secolo XIX (02.06.2010)

21
Mag

Da Facebook alla Politica, l’ascesa della Pulce

Da Facebook alla Politica, l'ascesa della Pulce

Il nuovo Levante (21.05.2010)