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Articoli taggati ‘stampa’

15
Lug

Tunnel Rapallo/Fontabuona l’Assessore Regionale PAITA incontra la PULCE (dal nuovo levante)

4
Ott

Rapallo o Sparta?

Domenica scorsa, 3 ottobre, anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo voluto celebrare l’ottava giornata nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche. L’abbiamo fatto passeggiando per la nostra città con una persona temporaneamente su sedia a rotelle e una mamma con un passeggino, in modo da verificare e documentare cosa vuol dire non essere agili e in piena forma a Rapallo.

La conformazione del territorio ligure è la scusa più utilizzata per giustificare le gravi mancanze che la nostra città presenta in questo campo, ma in realtà è una questione culturale e civile. E’ indubbiamente impensabile che un disabile si possa arrampicare sulle colline percorrendo creuze e scalinate, ma la città in fondovalle dovrebbe essere perfettamente accessibile in ogni punto. Invece in tutto l’agglomerato urbano centrale, dal centro “più curato” alla periferia estrema, le strade sono un percorso di guerra: marciapiedi sconnessi o addirittura assenti, attraversamenti pedonali senza rampe di raccordo, strade con scalini “inutili”. Dobbiamo purtroppo constatare che la coscienza civile che nel ventunesimo secolo, in un Paese evoluto, dovrebbe essere patrimonio comune e che considera l’assenza di barriere architettoniche una cosa normale a Rapallo non è arrivata. E quando si parla di barriere architettoniche non ci si riferisce soltanto a chi ha la sfortuna di trovarsi su una sedia a rotelle: come detto ci ha accompagnato anche una madre che spingeva il passeggino del figlio, ma il problema è sentito anche dagli anziani, da chiunque abbia difficoltà a camminare. Lo abbiamo sperimentato: un disabile non accompagnato non riesce a spostarsi a Rapallo (e per farlo deve avere un accompagnatore aitante!). E spingere un passeggino è molto difficoltoso: gradini da salire e scendere, manovre millimetriche da fare quando si incrocia un altro passeggino in uno dei tanti marciapiedi stretti, mani ben salde da tenere entrambe sul manubrio per gestire la carrozzina tra le buche.

La conformazione del territorio, si diceva… ma cosa c’entra la ripidità delle colline con la mancanza di rampe di raccordo in corrispondenza degli attraversamenti pedonali? Ecco pronta l’altra scusa che di questi tempi va per la maggiore: il patto di stabilità! Non ci sono soldi. Ma il marciapiede di corso Italia, in corrispondenza delle “case storte” ora ricostruite, è stato appena rifatto: perchè non è stata fatta la rampa di raccordo? Non è questione di orografia nè di disponibilità finanziarie: manca la volontà di realizzare una città accessibile, manca l’attenzione per i più deboli. Lo si vede dai piccoli particolari: in molti casi anche in presenza delle rampe di raccordo queste finiscono con un gradino che per quanto basso possa essere è un ostacolo insormontabile per un disabile.

Questa nostra passeggiata aveva lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza e, soprattutto, l’Amministrazione Comunale affinchè siano cancellati tutti gli ostacoli che si presentano in città. Non rimarrà una cosa fine a sè stessa: a breve produrremo una cartografia su cui saranno riportati tutti i punti critici ed essa sarà trasmessa agli uffici comunali. Invitiamo inoltre tutti i cittadini a segnalarci le altre barriere architettoniche esistenti negli altri quartieri, in modo che la cartografia possa venire in seguito completata ed aggiornata e si arrivi ad una città più vivibile.

Il Direttivo del Circolo della Pulce.

 

4
Ott

“A Rapallo le strade del centro sono un percorso di guerra”

Lo afferma il Circolo della Pulce, che domenica ha fatto un esperimento girando per la città in compagnia di una persona su una sedia a rotelle e di una mamma con passeggino.
Domenica scorsa il Circolo della Pulce ha celebrato a Rapallo l’ottava giornata nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Lo ha fatto passeggiando per la città con una persona temporaneamente su una sedia a rotelle e una mamma con un passeggino. Poco edificante il risultato. “In tutto l’agglomerato urbano centrale – commenta il direttivo del Circolo – le strade sono un percorso di guerra: marciapiedi sconnessi o addirittura assenti, attraversamenti pedonali senza rampe di raccordo, strade con scalini inutili”. Secondo il Circolo della Pulce, dunque, un disabile non accompagnato non riesce a spostarsi per Rapallo e spingere un passeggino è molto difficoltoso. A breve verrà prodotta una cartografia con tutti i punti critici che il Circolo trasmetterà agli uffici comunali.
Redazione Radio Aldebaran – www.radioaldebaran.it Tutti i diritti riservati

22
Set

Parole immobili sull’immobilismo

Riscontriamo con piacere l’inversione delle pratiche attuata nel Consiglio Comunale di ieri sera, così come avevamo richiesto. Ora ci aspetta la seduta straordinaria di martedì prossimo con l’Ordine del Giorno presentato dalla minoranza: molti temi interessanti e importanti lo compongono ma pensiamo manchi il più urgente e rilevante per la città in questo momento: la previsione di localizzare il depuratore in pieno centro cittadino. Nella trattazione dell’interpellanza ieri sera sia l’interpellante che l’interpellato, quindi sia minoranza che maggioranza, hanno convenuto che la questione meriterebbe un’ampia discussione; facciamo pertanto un appello a tutti i consiglieri perchè venga inserito al primo punto dell’ordine del giorno del Consiglio di martedì prossimo. Contemporaneamente chiediamo alla minoranza di ritirare l’attuale primo punto: davvero non capiamo l’utilità di perdere ulteriore tempo a discutere dell’immobilismo della Giunta. Come abbiamo già avuto modo di scrivere si può facilmente prevedere che la discussione sarà soltanto un esercizio formale di schermaglie oratorie che con buona probabilità si trasformerà in “caciara”. Perchè perdere tempo quando ci sono questioni vitali per la città (depuratore, alberghi, appalti) da discutere? Crediamo di interpretare il pensiero della maggior parte dei cittadini chiedendo che vengano veramente affrontati i problemi della città lasciando fuori dalle stanze dove si decide il futuro della città le polemiche sterili.

22
Set

Depuratore in Via Betti e farmacia comunale: ieri sera discussione in Consiglio

Armando Ezio Capurro ha presentato un’interpellanza sul depuratore, alla quale ha risposto il consigliere Gerolamo Giudice. Della vicenda si tornerà probabilmente a parlare nel corso della seduta già convocata per martedì della prossima settimana.
Il consigliere Eugenio Brasey ha invece annunciato che la farmacia comunale aprirà probabilmente a fine anno, nei locali affittati vicino al casello autostradale.

E’ finalmente approdato in Consiglio Comunale il tema del depuratore di Rapallo, che dovrebbe essere costruito nella centrale zona di Via Betti, ora occupata da un parcheggio. Sul tema ieri sera in Consiglio ha presentato un’interpellanza il consigliere Armando Ezio Capurro, critico in merito al sito scelto. Ha risposto il consigliere delegato all’ambiente Gerolamo Giudice, sostenendo che quello del depuratore è un treno da non perdere, anche perché sono in ballo ingenti fondi FAS, senza però entrare nel merito del sito che dovrebbe ospitare l’impianto. Una risposta definita “fumosa” da Capurro, il quale stamattina ha depositato la richiesta che del depuratore si torni a parlare nel corso del Consiglio già convocato per martedì della prossima settimana. Il comitato “anti depuratore in Via Betti” intanto resta sul piede di guerra.

Nel corso della seduta di ieri sera il Consiglio Comunale ha inoltre revocato una delibera del 2009 che prevedeva l’istituzione di una società mista per la gestione della farmacia comunale. Il consigliere delegato Eugenio Brasey ha annunciato che la farmacia sarà interamente di proprietà pubblica e che aprirà i battenti entro il mese di dicembre, nei locali affittati nei pressi del casello autostradale. Il piano economico prevede tre dipendenti, un organico giudicato insufficiente dal consigliere Capurro, secondo il quale per consentire il regolare funzionamento della farmacia di dipendenti ne servirebbero almeno cinque.

A Rapallo torna intanto ad intervenire il Circolo della Pulce, il gruppo nato su Facebook che negli ultimi mesi ha spesso commentato la vita politica cittadina, per applaudire l’inversione dell’ordine del giorno attuata ieri sera, come richiesto negli scorsi giorni dal Circolo. Che ora inizia già a pensare al Consiglio di martedì prossimo, chiedendo che al primo punto dell’ordine del giorno figuri proprio la questione del depuratore. Il Circolo invita poi la minoranza a ritirare il primo punto attualmente previsto, relativo all’immobilismo della Giunta. “Si può facilmente prevedere – commenta il direttivo del Circolo – che la discussione sarà soltanto un esercizio formale di schermaglie oratorie che con buona probabilità si trasformerà in caciara. Perché perdere tempo quando ci sono questioni vitali per la città da discutere?”.

Redazione Radio Aldebaran – www.radioaldebaran.it Tutti i diritti riservati

20
Set

Solo per insonni

C’è chi in città paragona il Consiglio Comunale a Zelig. Effettivamente si è spesso assistito a gustosi siparietti molto divertenti. In certi altri casi, però, la mente va piuttosto ai programmi trash in cui fanno da padrone furiose liti con un moderatore incapace di gestirle (con la differenza che in TV l’incapacità del moderatore è finta…).

E i contenuti?

Negli ultimi tempi ci sono stati molti temi che hanno interessato direttamente la cittadinanza che ha affollato la sala consiliare, ma tutte le volte solo pochi irriducibili hanno potuto ascoltare la discussione sul tema che avevano a cuore. L’esempio più eclatante è stato in occasione del Consiglio straordinario convocato su richiesta della minoranza per discutere della viabilità di piazzale Genova e del quartiere di S.Anna: la sala era piena e anche davanti al teleschermo, a casa, in molti avevano la curiosità di conoscere come sarebbe andata a finire. Ma prima di questa pratica ci fu la surroga del consigliere dimissionario Macchiavello e l’ingresso in Giunta di un nuovo assessore di cui sfugge il nome: quella che doveva essere una formalità ha impegnato quasi due ore di Consiglio. I cittadini ebbero modo di assistere ad uno spettacolo inaccettabile di schermaglie dialettiche, battute ironiche, accuse, controaccuse; il tutto basato sul nulla! Anche i più tenaci hanno dovuto arrendersi alla stanchezza di una giornata di lavoro e alla prospettiva di una sveglia che avrebbe suonato poche ore dopo. Di tutto ciò crediamo abbia una grossa responsabilità tutta la minoranza: tutti i componenti hanno voluto dare sfoggio della propria capacità oratoria (purtroppo anche quelli che non ne hanno, prestandosi inesorabilmente allo scherno dei consiglieri sull’altro lato) dissertando su questioni di nessun interesse pratico per poi rivelarsi del tutto impreparati alla discussione sui temi concreti, chiedendo cose ovvie che avrebbero potuto essere chieste il giorno prima agli uffici, non ribattendo adeguatamente alle assurdità che l’assessore interessato ha pronunciato quella sera e abdicando in pieno al proprio mandato con un “non sono un tecnico”.
Il Presidente del Consiglio è molto poco arbitro super partes e stila gli ordini del giorno ad uso e consumo della sua maggioranza per cui anche nei due Consigli Comunali che si terranno nei prossimi 10 giorni troviamo le pratiche inserite secondo l’ordine di importanza: prima le scartoffie e le polemiche e per ultime quelle più importanti per la città. Se nel Consiglio ordinario del 21 le prime pratiche hanno la precedenza per regolamento appare inaccettabile che la questione del depuratore previsto in via Betti sia l’ultimo punto (ma è comprensibile, visto lo scarso interesse dimostrato dalla minoranza su questo tema). E nel Consiglio straordinario del 28 come primo punto c’è una discussione sulle dichiarazioni di alcuni membri della maggioranza circa l’immobilismo della Giunta: si è facilmente oracoli nel prevedere che le prime due ore andranno perse come accaduto nel Consiglio straordinario sulla viabilità.

Per il bene della città e sicuri di interpretare il sentimento dei molti cittadini che si interessano alle vicende politiche rapallesi e assistono al Consiglio dal vero o in TV chiediamo che la pratica del depuratore sia avanzata al primo punto possibile dell’Ordine del Giorno del Consiglio del 21 settembre e che il primo punto dell’attuale Ordine del Giorno del Consiglio del 28 settembre sia retrocesso all’ultimo posto. Vogliamo sapere circa l’ipotizzato svincolo degli alberghetti, vogliamo sapere cosa ha fatto la Giunta in questi due anni per salvare l’Eurotel, vogliamo avere notizie degli importanti appalti che stanno per essere aggiudicati. Non vogliamo perdere tempo in bambinate: l’immobilismo della Giunta è palese non ci pare necessario discuterne ulteriormente.

Chiediamo alla maggioranza un atto di coraggio, un passo verso una maggiore trasparenza e chiediamo alla minoranza di prendere atto che i cittadini vogliono sapere, vogliono sentire parlare di cose concrete e sono stufi di discussioni sul nulla. La vera democrazia passa anche per questo.

19
Set

E i pedoni ? (2)

Leggiamo oggi la puntualizzazione dell’Ufficio Stampa di Società Autostrade secondo il quale il marciapiede e le strisce pedonali all’inizio di via S.Pietro non sono di loro competenza. Evidentemente nel progetto non erano comprese, ma ci chiediamo come si possa terminare un progetto di viabilità su una linea immaginaria e non arrivare nemmeno a fare l’indispensabile per i pedoni pochi metri più in là. Sappiamo che la competenza di Società Autostrade è solo su piazzale Genova, ma non capiamo perchè se il progetto ha compreso anche lo svincolo via Puchoz-via Arpinati-via Tre Scalini (ben lontano da piazzale Genova) perchè i primi dieci metri di via S.Pietro ne siano rimasti fuori. Se non andiamo errati la Società Autostrade ha realizzato anche la bretella all’interno del Poggiolino e anche lì è terreno comunale.

Ma quello che proprio non riusciamo a spiegarci è come mai il Comune non ha verificato che il progetto avesse un ambito di applicazione sufficientemente ampio. E comunque non è ammissibile lo scaricabarile: il marciapiede e le strisce sono indispensabili, che il Comune provveda! Ci propineranno anche questa volta la tiritera del patto di stabilità? Non hanno nemmeno i soldi per un po’ di pittura bianca sull’asfalto? Se ci vuole troppo per fare il marciapiede basterebbe almeno una zebratura in adiacenza alla ringhiera del torrente, ma è inaccettabile lasciare i pedoni in mezzo al nulla. A tal riguardo ci hanno detto che funzionari comunali avrebbero affermato che finchè non ci sarà il marciapiede non si potrà tracciare l’attraversamento pedonale: speriamo davvero che siano stati fraintesi!.

L’assessore magnifica la sicurezza raggiunta col progetto, ma i pedoni (e gli abitanti della zona) evidentemente sono un particolare insignificante.

23
Ago

Turismo a Rapallo?

Troppe cose non vanno in tema di turismo: alberghi “cannibalizzati” da immobiliaristi senza scrupoli, fiere di paese in pieno centro e in pieno agosto, spettacoli non idonei davanti a platee vuote, il lungomare chiuso “a metà”, e il no alla notte bianca e la “proverbiale” ospitalità rapallese che invita i turisti ad andare altrove…

“Turismo in crisi a Rapallo” è un assunto ormai parte integrante dell’immaginario collettivo. Il periodo d’oro degli anni ‘50 e ‘60 è ormai lontano: il mondo è cambiato ed è cambiato anche il turismo, ma mentre i centri a noi vicini si sono in qualche modo risollevati o sono cambiati al passo coi tempi a Rapallo il declino non pare fermarsi.
Ma Rapallo vuole veramente rilanciare il turismo come fonte economica principale? E quale turismo? Ogni categoria economica ha le sue proposte: commercianti, albergatori, ormeggiatori, immobiliaristi. Quello che manca è la sintesi di queste proposte a formare un’azione amministrativa autorevole.

Questa Amministrazione non ha un piano chiaro. Un esempio: tutti gli anni si ripropone la questione della chiusura del Lungomare e l’assessore competente (nel senso che ha quest’incarico…) si pone il problema di “accontentare”, si cruccia di non poter “accontentare tutti”. Difficilmente si può accontentare tutti in qualsiasi campo amministrativo, ma una guida autorevole e illuminata avrebbe proposte innovative che vanno oltre le piccole questioni particolari. E così tutti gli anni si attuano iniziative monche: chiusure parziali, chiusure al traffico ma senza divieto di sosta con tavolini in mezzo alla strada e auto che passano loro vicino.

E la questione turismo non è certamente non si ferma qui. Le problematiche della città sono strettamente legate: mancano spazi per la vita dei residenti e anche per accogliere gli ospiti, mancano strutture per la vita sociale dei residenti e per organizzare manifestazioni degne di una città turistica del livello a cui dovrebbe ambire Rapallo. Ad iniziare da un casello autostradale che invece di accogliere chi arriva in città lo obbliga a lunghe e pericolose code sulla carreggiata di transito per finire alla mancanza di parcheggi, non soltanto pregressa ma anche futura, con la sciagurata scelta di localizzare un depuratore fognario nella zona ottimale per realizzare ulteriori parcheggi a servizio del centro e di uno dei quartieri dove la loro mancanza è più sentita.

E’ francamente triste vedere a cosa si riduce l’offerta turistica rapallese per la stagione estiva: le spiagge, libere o no, sono poche e non vi è alcuna previsione di ampliamento (ma del resto l’assessore stesso – sì, l’assessore “competente” di prima – ha detto che tanto a Rapallo mica si viene per la spiaggia); manifestazioni sul lungomare per le quali si devono pagare 10 euro per sedersi; fiere di paese pomposamente chiamate expo.

Manca una guida, una regia davvero competente. Si parla di destagionalizzazione ma le uniche manifestazioni si concentrano in luglio e agosto; concerti e spettacoli realizzati su un palco a metà del lungomare con spazi per il pubblico troppo ristretti (anche a causa dei tavolini di alcuni locali che ne occupano buona parte). E si arriva a far pagare, per l’appunto, 10 euro per potersi sedere, col risultato di fare una figuraccia con l’artista che si trova a cantare davanti a una platea vuota. O si fanno concerti di vero richiamo in luoghi idonei (anche a pagamento) o, secondo noi, ci dovrebbe essere una varietà di proposte lungo tutto il fronte mare, non solo sul lungomare, ma, anzi, soprattutto in luoghi più ampi e meno affollati come il parco Casale e i giardini dei Partigiani.

E nella prima decade di agosto, con il maggior afflusso turistico cosa si organizza a Rapallo? Una fiera di paese! Apprezzabile lo sforzo di ordine degli organizzatori, con gli stand bianchi tutti uguali, ma non ci pare che aiuti il turismo e il commercio locale togliere posti auto e moto e intasare il centro storico in un periodo così importante per far vendere merce varia che nulla ha a che fare con il territorio. Perchè ciò che veramente indispone è il contrabbandare una fiera di paese per un “expo” delle produzioni del territorio, con tanto di benedizione dell’Amministrazione che si è premurata di emanare un comunicato stampa in cui si dice felice della buona riuscita di una manifestazione che ha pubblicizzato la storia e le produzioni locali. Chiunque abbia visitato questa fiera vi avrà trovato incensi indiani, pelletteria fiorentina, formaggi padani, tonno delle Egadi, fiori finti torinesi e i soliti banchi di bigiotteria di provenienza cinese e di abbigliamento di marca a metà prezzo. La presenza di un banco di prodotto agricoli delle Cinque Terre e di un solo produttore di miele delle nostre colline non ci pare sia sufficiente per poter dire che si trattasse di una campionaria di produzioni locali! Gli incontri in cui si è trattato della storia e delle tradizioni di Rapallo sono stati soltanto un paravento per giustificare quella che, ribadiamo, non era altro che una fiera paesana tenutasi in un periodo sbagliato. E’ supportare il commercio locale portarsi in casa, nel “salotto buono” della nostra città, venditori di cianfrusaglie e varie amenità proprio nel periodo in cui c’è più gente e i nostri commercianti traggono i maggiori profitti maggiori? Ed è incentivare il turismo dire “no!” ad un’iniziativa come la notte bianca che veramente attrarrebbe gente da tutto il comprensorio dando un’immagine più viva della città?

Ma queste sono piccole cose, quelle piccole cose di cui si è obbligati a dibattere a causa del bassissimo livello della discussione politica rapallese. Ben altre sono le problematiche che si dovrebbero affrontare: mancanza di spazi, di infrastrutture e.. di alberghi! Dove alloggerebbero i partecipanti ai convegni che si terrebbero nel tanto agognato centro congressi? Non si riesce a far riaprire gli alberghi chiusi da anni e non si fa nulla per non far chiudere definitivamente le strutture in difficoltà: ci riferiamo chiaramente all’Eurotel, albergo nato con un peccato originale (era già prevista una minima commistione residenza-hotel) che a poco a poco è stato “privatizzato”, modificato senza che l’Amministrazione abbia mai preso posizione. Capiamo la scomodità di chi ricopre la duplice veste di amministratore del condominio Eurotel e amministratore pubblico, ma ci pare che la seconda veste debba avere predominanza e chiami a fare scelte chiare e tempestive, anche se personalmente dolorose. L’Eurotel è una delle poche strutture alberghiere rapallesi che ha parcheggi, spazi verdi, e tutti gli altri servizi accessori idonei ad un hotel di ottimo livello, Rapallo non può permettersi di perderlo e di vederlo trasformato in residenza. Chiediamo anche noi a questa Amministrazione un intervento decisivo e risolutivo della questione: non si può più perdere altro tempo!

Lo scenario è veramente triste. Ma del resto cosa ci si può aspettare di meglio? A Rapallo si stampa un foglio di informazione locale diretto da un giornalista che è stato per molti anni addetto stampa del Comune (pur contemporaneamente ricoprendo l’incarico di corrispondente locale de Il Secolo XIX) e che ancora fino a poco tempo fa non rinunciava al “doppio incarico” ricoprendo anche la carica di addetto stampa della Lista Biasotti; questo influente giornalista in risposta ai sacrosanti “mugugni” di un turista che non ha fatto altro che elencare le cose che a Rapallo oggettivamente non funzionano lo ha invitato a passare le sue vacanze ad Arma di Taggia…

A Rapallo la torta di riso è proprio finita….

6
Ago

Centri estivi d’oro, famiglie penalizzate

Centri estivi d'oro, famiglie penalizzate

30
Lug

Il Circolo della Pulce in Consiglio comunale

Il Circolo della Pulce in Consiglio

Il Secolo XIX (30.07.2010)

24
Lug

Finalmente! il ponte “intelligente” di rapallo continua a far discutere

Nei giorni scorsi abbiamo chiesto che l’Amministrazione desse spiegazioni sulla chiusura del ponte provvisorio (“Bailey”) di piazza Cile. Riassumendo velocemente i fatti, intorno al 15 luglio sono apparsi alcuni fogli appesi agli angoli di piazza Cile che avvisavano che il ponte provvisorio sarebbe rimasto chiuso le notti tra il 17 luglio e il 18 luglio e tra il 18 luglio e il 19 luglio (una notte che inizia piuttosto presto a Rapallo, visto che la chiusura sarebbe avvenuta alle 19.00!). Poi dopo qualche giorno i cartelli sono diventati qualcuno di più (uno anche all’angolo via Roma-via della Libertà) e sono ancora oggi visibili; i nuovo cartelli avvisano di una chiusura dalle 19.00 del 19 luglio alle 8.00 del 26 luglio: leggendoli si intende quindi che il ponte sarebbe stato chiuso per l’intero periodo, giorno e notte, ma, al contrario, passando di giorno si trovava il ponte completamente aperto, oppure aperto solo per motorini e pedoni (ad esempio, questa mattina alle 9.00 era chiuso alle auto!).
Finalmente l’Amministrazione ha degnato di risposta una richiesta di informazioni e oggi sui giornali si leggono motivazioni e orari della chiusura. Non possiamo, però, esimerci dal protestare, facendo nostro il disappunto di molti cittadini, per i molti aspetti della vicenda che ci paiono molto negativi e denuncianti un incredibile pressapochismo.

Come è possibile che se i cartelli sono sbagliati essi rimangano affissi dal 19 al 23 luglio?
Con che logica sono stati affissi? Sul ponte di via Milano a S.Anna c’è solo il preavviso della limitata portata e della limitata altezza, ma non l’avviso di chiusura. Un cartello è appeso al paletto dei cartelli sull’angolo dell’ultima casa di via Mameli prima dell’incrocio “di Siggi”: chi svolta in via Milano non lo vede, tanto più se giunge dal centro!
E ci si chiede anche come si possano appendere dei cartelli “volanti” in questo modo, senza che su di essi sia riportata la dicitura “Città di Rapallo”, senza l’indicazione di un’ordinanza del Comando di P.M., senza preoccuparsi della loro effettiva visibilità.
Oggi è venerdì e nel tardo pomeriggio ci sarà un forte traffico di ospiti che giungono nelle nostre zone per il week-end: dopo aver fatto la coda in autostrada a causa della nuova rotatoria di piazzale Genova si troveranno in coda in via Milano e via Amendola perchè il ponte provvisorio sarà chiuso dalle 19.00 (ora di punta per il traffico). Possibile che non ci sia un agente che chiuda il ponte alle 22.00? In queste sere ci sono state manifestazioni con chiusura al traffico di varie strade (lungomare, via Roma) per cui il turno serale dei Vigili c’è: non può un agente di questo turno andare a chiudere il ponte più tardi? Inutile dire che a forza di trovare code in autostrada e in città i turisti si stuferanno di venire a Rapallo, anche solo per una cena!
Come è possibile, poi, che nemmeno l’orario 19-08 possa essere rispettato e possa capitare di trovare il ponte chiuso anche oltre questo orario?

Con piacere rileviamo che sono state accolte le sacrosante richieste degli abitanti della zona che giustamente si lamentavano del rumore delle auto che percorrono il ponte provvisorio e che di notte è particolarmente fastidioso, ma proviamo viva amarezza nel vedere con quale pressapochismo sono fatte le cose da questa Amministrazione, nel vedere la bassa considerazione dei cittadini che essa ha, nel vedere che le spiegazioni circa la chiusura sono arrivate 6 giorni dopo, nel vedere la poca elasticità nell’utilizzo degli agenti per cui per comodità del Comando si chiude il ponte alle 19.00 invece che alle 22.00, creando disagi al traffico e a chi deve raggiungere a piedi il quartiere Milano,.

L’amarezza è sincera ed è tanta. Vorremmo intervenire in un dibattito politico di più alto livello, nel quale si costruisca un futuro migliore per la nostra città, ma ci troviamo invece a richiedere il minimo di rispetto dovuto a un cittadino di un Paese evoluto.

Il Direttivo del Circolo della Pulce.

23
Lug

Circolo Pulce sul traffico di Rapallo

Circolo Pulce sul traffico di Rapallo

Il secolo XIX (23.07.2010)

20
Lug

Accesso al casello A12 è il nodo irrisolto di Rapallo

Accesso al casello A12 è il nodo irrisolto di Rapallo

Corriere Mercantile (20.07.2010)

19
Lug

Viabilità al casello, il Circolo della Pulce propone modifiche

www.radioaldebaran.it (19.07.2010)

“La nuova sistemazione di Piazzale Genova non funziona”, contesta il presidente Giovanni Raggio. Proposte modifiche anche per l’incrocio tra Via Sant’Anna e Via Arpinati.

“La nuova sistemazione viaria di Piazzale Genova non funziona”. Ad affermarlo è il Circolo della Pulce, che contesta la nuova viabilità nei pressi del casello autostradale di Rapallo. E propone due soluzioni migliorative: lo spostamento della corsia proveniente dal casello il più a destra possibile e la divisione fisica delle due corsie della rotonda. “Queste proposte – spiega il presidente del circolo Giovanni Raggio – saranno trasmesse all’amministrazione comunale, in attesa di approfondire ulteriormente il tema con i comitati di quartiere e gli abitanti della zona”. Il Circolo della Pulce propone inoltre una modifica all’attuale sistemazione dell’incrocio al bivio tra Via Sant’Anna e Via Arpinati e chiede il ripristino del collegamento diretto via Sant’Anna-Via Puchoz e la contestuale risistemazione dell’incrocio con Via Tre Scalini per creare uno spazio pedonale a beneficio della scuola materna.

13
Lug

Il Circolo della Pulce contro l’ubicazione del nuovo depuratore

Il circolo della Pulce contro il nuovo depuratore di Rapallo

Il Menabo (13.07.2010)