
Scusi… per la Mulattiera di Montallegro dove si passa?
Finite le ferie… la Pulce torna a punzecchiare: finalmente questa mattina, sopralluogo per il posizionamento dei cartelli di indicazione turistica riguardanti il percorso pedonale della nostra storica Mulattiera del XVII secolo che si ricorda, ottenne il Vincolo Ministeriale come bene di interesse culturale nel 2013, su istanza avviata dal nostro Circolo. Da quel giorno ad oggi però i turisti vedevano sull’angolo di Via San Francesco l’indicazione posizionata il 06 settembre 2014 e poi… più nulla.
<< scusi, per la Mulattiera di Montallegro dove si passa?>> la domanda ricorrente dei turisti perplessi davanti all’insegna.
A breve saranno finalmente collocati gli indispensabili cartelli che indicheranno la direzione per percorrere l’antica Mulattiera sia verso Montallegro, che in direzione centro città.
Nella foto, la Pulce Nadia Molinaris, il Consigliere Eugenio Brasey e maestranza del Comune di Rapallo.
Circolo della Pulce
sino ad oggi si ringraziano i tanti volontari che nel periodo della “novena” posizionavano cartelli indicativi “fatti in casa”
- Eugenio Brasey-la Pulce e maestranza del Comune
- Eugenio Brasey
- Unica insegna all’inizio di Via S. Francesco
- Uno dei cartelli artigianali posizionati da volontari cittadini
- Uno dei cartelli artigianali posizionati da volontari cittadini
- Uno dei cartelli artigianali posizionati da volontari cittadini


La Storia della Mulattiera si veste di note e RICORDI
Dopo aver lavorato in silenzio, ora siamo pronti per INVITARVI.
Quest’anno l’appuntamento che tanto ha avuto successo l’anno scorso, sarà molto più ricco, veramente unico ed indimenticabile per chi parteciperà. Per questo risultato dobbiamo anche ringraziare la professoressa e “Maestro” Giulia Ermirio, per aver accettato di rendere ancora più coinvolgente e suggestiva la giornata del 22 Aprile p.v.(in caso di pioggia il 29) dedicata alla storia della nostra antica Mulattiera per Montallegro, (tutelata da Vincolo Ministeriale) in cui ci ritroveremo per presentare “ECCO la STORIA”: tutto il lavoro svolto in questi mesi, fatto anche di interviste ai nostri Anziani a supporto dell’Ente Parco di Portofino che sviluppa il progetto.
Una Domenica che ci riporterà a quelle Domeniche di tanti anni fa, della nostra infanzia; quest’anno salendo al Santuario ritroveremo le “BANCARELLE” con le reste di nocciole e quelle coi prodotti locali. Vedremo “scuola” di pizzo al tombolo, antichi strumenti agricoli di un Montallegro ben diverso da quello che conosciamo oggi, immagini inedite uscite dai ricordi dei nostri “Anziani” a cui rivolgiamo il nostro grazie più grande, perchè si sono resi disponibili a raccontarci durante questi mesi, i loro ricordi, a farsi riprendere dalla videocamera, a frugare nei cassetti per portarci i loro oggetti, documenti e “vecchie” foto. Così si son materializzate per noi, dalla loro memoria, salvandole per sempre, le immagini di fasce coltivate a zafferano o ondeggianti di grano maturo, slitte che salgono in spalla per scendere cariche di fieno, oliate da un sacco “pucciato” negli scarti dei frantoi che erano numerosi lungo il percorso… e tanto altro che non vogliamo anticipare, ma che vedrete in anteprima sia nella mostra dei nuovi cartelli storici che saranno posizionati in Mulattiera, che nella proiezione del video, nel salone sotto il piazzale dove tutti, come una volta, consumeremo insieme il pranzo al sacco.
Riprendendo inoltre una antica tradizione uscita da una delle testimonianze, risalente circa al ‘700 e interrotta a metà del ‘900, a tutti i partecipanti la giornata, sarà consegnato un particolare oggetto ricordo (sorpresa che non vogliamo svelare) che il nuovo Rettore, Don Gianluca Trovato benedirà durante la funzione delle 11.30, da portare nelle nostre case, come tangibile testimonianza di quella Vergine che, con la sua apparizione, decretò l’importanza della nostra Mulattiera, denominata già in documenti del 1600, “STRADA della MADOANNA”.
Ma le novità di quest’anno non si fermano a questa, che speriamo sarà una gradita sorpresa; nella nostra passeggiata a SCENDERE, lenta e guidata lungo la Mulattiera, in cui sarà percorsa anche, come nella precedente edizione da un disabile con l’apposita portantina/carrozzina Joelette e l’aiuto dei Volontari del Soccorso, a metà percorso, più precisamente al tornante panoramico ove è posizionata una panca in pietra, avremo il piacere di ascoltare un “mini CONCERTO” della violista Giulia Ermirio, dove il palco sarà la nostra antica Mulattiera, il fondale il nostro Golfo visto dall’alto, e le luci, quelle del cielo… I brani che eseguirà sono:
– ARIA sulla IV CORDA di J.S. Bach
– AVE MARIA di F. Schubert e a conclusione, uno dei brani più significativi e cari al “Popolo di Montallegro”:
– SPLENDE in ALTO – Inno di N.S. di Montallegro di G.B. Campodonico
Noi che abbiamo lavorato solo per amore della nostra terra e della nostra storia, sperando di aver fatto un buon lavoro, aspettiamo solo la Vostra gradita e numerosa presenza, che renderà più prestigiosa questa giornata unica ed inedita. “Ecco la Storia…”
Grazie. Nadia Amalia Molinaris
Questo un sunto del PROGRAMMA e INVITO per ognuno di Voi:
siete Tutti invitati perchè la Vostra partecipazione renderà unico l’evento. Grazie. Pulce Nadia Molinaris
L’evento promosso dal Comune di Rapallo, organizzato dal Circolo della Pulce insieme all’Ente Parco di Portofino, sarà la presentazione ufficiale alla cittadinanza e alla stampa del lavoro svolto sino ad ora per la realizzazione del Progetto di Valorizzazione “Salita al Santuario di Montallegro” finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e in parte dal Comune. (ulteriori info a questo link)
(Si consiglia di salire in funivia che effetuerà corse sino a completamento richieste)
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In queste foto qualche momento delle interviste e del grande lavoro fatto in questi mesi
(clikare sulla prima foto)
- nella foto insieme a Mirjam dell’Ente Parco di Portofino intervistando
- preziosi Testimoni della storia con loro ricordi e antiche foto
- con Ondina Roncagliolo che vive lungo la Mulattiera e in primo piano Barcucci che gestì una delle Locande
- Tre generazioni della famiglia Pastorino, Eugenio-Piero e Luca che vivono tuttora lungo la Mulattiera
- con Mauro Sergiolini Maestro decoratore di facciate Liguri per l’occasione interprete dal Genovese di nomi di antichi luoghi e oggetti
- la pittrice Mirella Manara Bergonzini che ha portato sue testimonianze importanti per la datazione
- Mirjam intervista Giovanni Pernigotti
- Mirella Manara Bergonzini-Mauro Sergiolini e Mirjam Knoop
- con Roberto Canepa prezioso collezionista di antiche fotografie riguardanti “la strada della Madonna
- Manin che ci ha raccontato di quando la scala la si faceva in ginocchio per sciogliere un voto fatto alla Madonna
- Emilia Chiaravillo ieri e oggi che ci ha raccontato i suoi ricordi
- La Baby, grande camminatrice che da sempre percorre la Mulattiera a piedi nonostante i suoi …anni
- il direttore Ente Parco Portofino dott. Alberto Girani
- si saliva con la slitta in spalla
- la slitta costruita ben bilanciata per essere portata in spalla a salire ed essere agevole nel scivolare a scendere
- Eugenio Pastorino (classe 33) insegna come si arrotolava il sacco per portare in spalla la slitta
- il “sacco” a mo di copricapo che riparava anche il collo usato ancor oggi
- come era usato… ieri
- qui Eugenio Pastorino spiega come posizionare la “gaggia” utile ad imbragare il fieno per la discesa
- la slitta e la “gaggia” per imbragare il fieno
- chi scendeva a pieno carico era ormai esperto e si sedeva dando piccoli colpetti col piede per cambiare direzione
- i pattini venivano lubrificati per agevolare la discesa con un sacco bagnato negli scarti di frantoio delle olive
- la slitta di proprietà dei Pastorino, perfettamente conservata e che viene usata ancora oggi
- un tratto dell’antica Mulattiera “mal riparata” con asfalto
- uno dei frantoi lungo la Mulattiera con lo stemma degli “Spinola”
- Particolare del Frantoio di Via Comega
- l’antica panca in pietra ove i viandanti si riposavano
- C’è chi la fa risalire al 1200 essendo nella zona di “Castrusso”
- la croce qui incisa c’è chi ipotizza risalire al periodo dei Templari
- Il frantoio oggi di proprietà di Ivana Pelloso, perfettamente ristrutturato e conservato
- altre immagine del frantoio
- oggetti che servivano durante la spremitura delle olive
- il marchio del fabbro
- un antico lume, unica luce che serviva al buio per salire la Mulattiera
- una delle giare che servivono per l’olio
- il trogolo per dar cibo ai maiali
- questa… una rarità, il primo WC in casa, un buco che dava sulla concimaia che si ricopriva con una ciappa di ardesia
- per… girare la macina
- un vecchio aratro
- ganci e chiodi fatti a mano
- particolare dei chiodi
- una antica bottiglietta di gassosa con “biglia” all’interno,che in passato, spinta dalle bollicine, chiudeva la bottiglia
- un morso da mulo
- cinghia da mulo per le “portantine” usate in passato per far salire gli anziani o chi potento pagare, prenotava il servizio
- a Montallegro per parlare col nuovo Rettore
- I pini… che un tempo erano molto numerosi ma che durante la guerra furono abbattuti per usare il legno per le trincee
- una vecchia foto della “locanda del viandante” ultimo posto salendo,ove bere mulattieri e muli. Nel cortiletto interno vi era infatti un pozzo e fuori panche in pietra ove sedersi
- oggi questa locanda non è più visibile perchè è stata demolita
- Pannellatura del 2010 che diede inizio al nostro impegno per preservare l’antica Mulattiera (rimossa con sentenza nel 2015)
- antica foto collezione Ivana Pelloso della vita contadina del Monteallegro
- antica foto collezione Ivana Pelloso della vita contadina del Monteallegro
- antica foto collezione Ivana Pelloso della vita contadina del Monteallegro
- il Frantoio come era in antica foto collezione Ivana Pelloso
- il Frantoio come era in antica foto collezione Ivana Pelloso
- l’agglomeratro del frantoio come è oggi
- il frantoio come è oggi
- Ivana Pelloso che ha ristrutturato e preservato il frantoio ove oggi abita, fornendo a tutti noi una pagina intatta di storia
- immagine del frantoio Pelloso ristrutturato
- immagine del frantoio Pelloso ristrutturato
- immagine del frantoio Pelloso ristrutturato
- la “mezza” perl’olio sempre di proprietà Pelloso
- un vecchio sacco del Comune di Rapallo, usato per battere le castagne
- macchina per pulire le castagne
- il secchio “salario” che le raccoglitrici di olive provenienti dalla Valle riempivano e che corrispondeva all’olio dato come “paga”
- La locandina dell’ evento
- la Violista Giulia Ermirio che il 22 aprile eseguirà tre brani a tema a metà percorso della Mulattiera
- il “teatro” del concerto di Giulia Ermirio domenica 22 aprile
- siete Tutti invitati perchè la Vostra partecipazione renderà unico l’evento. Grazie. Pulce Nadia Molinaris
chi è ... GIULIA ERMIRIO
Si diploma in Violino e Viola presso il Conservatorio ‘A. Vivaldi’ di
Alessandria e consegue con il massimo dei voti la Laurea di Primo Livello in Discipline e Tecniche della Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Genova.
Perfezionamento in Viola conseguito con K. Hamilton, presso il Concordia College di Moorhead (Minnesota). Vincitrice di borse di studio e audizioni nell’ambito dell’attività da camera, partecipa a masterclass, stages e Festival che la portano a suonare in tournée in Italia e all’estero (Svizzera, Finlandia, Francia, Stati Uniti), collaborando con strumentisti e direttori d’orchestra di fama internazionale. Svolge attività solistica, cameristica e orchestrale, il suo repertorio spazia dalla musica classica ai più svariati generi musicali attuali. Ha al suo attivo registrazioni per: RAI Radiotelevisione Italiana, Bixio, Decca, Music Center, Punto Rec Studios.
E’ docente di violino e viola presso presso l’Accademia Musicale di Chiavari, l’Accademia Culturale di Rapallo e ‘GuitarLab’ (Genova).
Violino e Viola
Apparentemente molto simili, Violino e Viola sono strumenti che, sì, appartengono alla famiglia degli Archi, ma che allo stesso tempo presentano notevoli differenze. Il Violino presenta manico e cassa armonica più piccoli, a differenza della Viola, che proprio per questo è di peso notevolmente superiore. Il Violino ha sonorità più acute e una timbrica più brillante, al contrario della Viola, che invece ricorda molto il Violoncello per quanto riguarda le sonorità cupe e avvolgenti e il timbro più morbido e pastoso, che molto si avvicina alle caratteristiche della voce umana.
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i prodotti… DELLE NOSTRE FASCE Da un piccolo uliveto in stato di abbandono, sito nel comune di Rapallo ha preso corpo questa associazione, a prevalenza femminile, che coltivando e curando le loro fasce divulgano politiche volte alla salvaguardia del territorio, espressione del nostro patrimonio culturale, naturale e paesaggistico. Avviano azioni di studio e ricerca sull’agricoltura locale al fine di recuperare tradizioni, metodi, sementi antiche, nonché affinare nuove tecniche di coltivazione. Allestiranno una “bancarella” con quei sapori di una volta da assaggiare, annusare e guardare. Degustando pane e olio, chiudendo gli occhi, sarà per molti un ritorno al passato. www.intefasce.org |
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le… RESTE di NOCCIOLE Grazie all’Azienda Agricola Fabio Benvenuto nata nel 2012 che con passione si occupa principalmente di produzione di nocciole misto Chiavari, affiancando piante varie ed aromatiche, coltivate con metodi naturali, potremo ritrovare lungo il viale una bancarella, come quelle di una volta, con … le reste di nocciole, che da bambini ci si fermava a guardarle, senza chiederle, finchè un parente non ne comperava una e te la metteva al collo e allora, ti sentivi conte o principessa. Fabio, diplomato floricoltore si occupa anche di apicoltura, consulenze tecniche nel settore agricolo e florovivaistico, esegue prestazioni presso terzi e organizza corsi. San Colombano Certenoli – Ge – Via Filippo Maria Zavatteri 55 – tel. +39 347 78 09 116 |
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il PIZZO al TOMBOLO Michela Cucicea, 37 anni, una laurea in Matematica all’Università di Padova, è fondatrice da ormai dieci anni della scuola “Fili Meravigliosi”, in Rapallo Via Mameli 316. Innamorata del pizzo al tombolo si trasforma in scrupolosa ricercatrice per documentare e trasmettere un’ arte che è vanto della nostra terra, scrivendo anche numerosi libri. La troveremo col suo sorriso a spiegare e perchè no, insegnare, questa nobile ed antica arte, con la quale le nostre nonne hanno spesso contribuito alle entrate economiche della famiglia. Spesso le vedevi sull’uscio, col piede a dondolare la culla, con le dita veloci creare il pizzo e intanto “ciatellare” con chi si fermava. (per fortuna non c’era whatsapp) filimeravigliosi.com |
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ANTICIPAZIONE del NUOVO LOGO che sarà usato su tutta la segnaletica, cartellonistica e cartaceo indicante il percorso della antica Mulattiera. |
Dalle ore 10.00: Lungo il Viale di Montallegro , tavoli informativi di Ente Parco Portofino e Circolo della Pulce, testimonianze e reperti che ci avete fornito, assaggi di sapori, bancarelle di prodotti antichi, esecuzione di pizzo al tombolo, mostra della nuova cartellonistica che sarà posizionata lungo la Mulattiera, logo che indicherà questo percorso.
Ore 11.30: per chi lo desidera S. Messa.
Ore 13.00: Pranzo al sacco nel salone sotto al piazzale, con proiezione video.
Ore 15.30:circa discesa guidata lenta e facile lungo la Mulattiera e a metà percorso mini “CONCERTO” della violista Giulia Ermirio, consegna ai partecipanti di un ricordo a sorpresa risalente ad antica usanza.
immagine…. di come a voltebasti poco… per cambiare storia e paesaggio

Valle del Tuja: la Storia non può essere demolita
La Storia non può essere demolita.
La Valle del Tuja a Rapallo, è forse una delle poche vallate rimaste incontaminate, conosciuta come la Valle dei Mulini perché proprio grazie al Rio Tuja qui sorsero, in gran numero lungo le sponde. Ancor oggi ne esistono di funzionanti e ben conservati , un agglomerato storico che risale ad almeno 400 anni fa e che con decreto Ministeriale del 25.03.2005 è stato inserito nei Siti di Interesse Comunitari della Liguria. Ebbene anche in questa Valle sta per consumarsi , come per le “Case di Noè” la distruzione di un manufatto di pregio, che fa parte della storia, che anche se non fosse un mulino è un edificio storico, parte sostanziale di questa valle. Vincolo architettonico o non vincolo, norme urbanistiche o non, non è concepibile che si debba riscrivere un nuovo “Silenzio degli innocenti” senza poter intervenire prima di un delitto storico. A noi non interessa quale sarà lo strumento che questa Amministrazione adopererà per bloccarne la demolizione, che sia tecnico o politico poco ci importa, noi chiediamo che con ogni mezzo questa Amministrazione dimostri di essere “sovrana” sul proprio territorio, sensibilizzando anche la Regione per ciò che gli compete, affinchè si riempia il vuoto dello spazio in cui nuotano interpretazioni che permettano in “piena legalità” la distruzione della storia.
Non vogliamo addentrarci nuovamente dentro i meandri del Piano Casa, che ci riserviamo eventualmente di approfondire in seguito se sarà il caso, anche perché sarebbe poco comprensibile per molti ed obbiettivamente non ci compete, vogliamo solo dei risultati.
Sottolineiamo nuovamente il fatto che, permettere questa demolizione significherebbe creare il precedente per rendere demolibili tutte le costruzioni a poche decine di metri dai corsi d’acqua, INDISCRIMINATAMENTE , qualunque esse siano, come in questo caso, EDIFICI di PREGIO, che sarebbero salvati solo da un vincolo monumentale specifico e che non ricadono in zone inondabili, come storicamente i nostri vecchi ci hanno dimostrato con le costruzioni di questa Valle dei Mulini, che con i loro 400 anni non sono mai state allagate dal Rio.
una immagine dei Mulini
e una immagine della Valle di come è, ancora incontaminata
….
e un po’ di storia tratta dal sito del Sestiere Seglio
Nel territorio del sestiere Seglio vi é una tra le ultime vallate, quasi del tutto incontaminate, di Rapallo, quella del Tuia. Questo sito dichiarato di interesse comunitario comprende l’area tra il Rio Tuia e Montallegro e si estende per circa 500 ettari sviluppandosi su una fascia altitudinale che va dai 200 ai 670 m di quota. Ha origine da due impluvi posti a sud del Monte Rosa e ad ovest del Monte Castello che si uniscono a quota 275, poco ad est della localita’ Castruzzo, unico piccolo nucleo insediativo. La valle del torrente Tuia, pur essendo a diretto contatto con la fascia costiera e con la città, é rimasta sostanzialmente estranea alla crescita urbana, e presenta lungo il suo breve corso un microclima che ha favorito il proliferare di una flora e fauna molto particolare e fragile. Numerose sono le specie di orchidee, e compaiono anche varie crittogame, tra cui licheni e muschi rari. Sul piano faunistico, sono interessanti le specie legate agli ambienti umidi: tra quelle endemiche ricordiamo la salamandrina dagli occhiali, la rana appenninica, il geotritone e il coleottero Trogaster Gestroi. Protette da norme europee o regionali sono la salamandra, la natrice viperina e la rana punteggiata, piccolo anfibio estremamente raro e minacciato in Italia. Lungo il Tuia nascono sorgenti attive tutto l’anno e che danno acqua in continuazione al torrente; è per questo che la valle ospitava nel passato maestosi mulini ad acqua, per cui era chiamata la Valle dei Mulini; vi si trova tra le altre, la fontana “Pigogiosa” la fonte di Canepa e la fontana di “Loea”. Tra i vecchi mulini quello della famiglia Pastene é oggi un’attrattiva della zona ed é ancora in funzione, mentre vi sono tutti intorno i ruderi di antichi mulini tra cui quello nei dintorni di casa Campodonico, i mulini Co’, e tanti altri. Nell’alta Valle Tuja, lungo la mulattiera che collega il Santuario di Montallegro con Sant’Ambrogio, in località “Ciappoeia” un tempo esisteva una piccola cava di ardesia. La vallata nella sua integrità merita quindi una visita, ma che sia discreta.
…
stralcio della Gazzetta Ufficiale n. 157 dell’ 8 luglio 2005 in cui il sito della Valle del Tuja viene inserito negli elenchi dei Siti di Interesse Comunitari dopo decreto Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio del 25 marzo 2005.

Mulattiera del XVII sec. e… cementificazione.
Mi è stato fatto notare, da chi materialmente si occuperà della realizzazione del progetto“Salita al Santuario di Montallegro”, scrivendone anche la storia, che tante sono le testimonianze dal punto di vista religioso che riguardano la nostra antica Mulattiera, ma che dal punto di vista prettamente storico, sono rari i documenti reperibili. Mi sono spogliata quindi, della mia fede Mariana ed ho preso in esame solo i fatti e i documenti storici.
Il tracciato sul quale insiste la Mulattiera, probabilmente già esisteva in periodo medioevale, come miglior percorso, per spostarsi e per scambi commerciali (citato nella relazione Ministeriale del 2013); fu però dopo la costruzione del Santuario di Nostra Signora di Montallegro, edificato dai Rapallesi tra il 1557 e il 1558, per l’apparizione della Vergine Maria il 2 luglio 1557, che tale strada, avendo un ancor maggior utilizzo e notorietà per l’inizio dei numerosi pellegrinaggi sia dalla costa che dall’entroterra, prese il nome di “Strada della Madonna”.
Proprio per questo probabilmente si resero necessari lavori di miglioria: troviamo infatti l’approvazione del progetto firmata dal Doge, con decreto 6 novembre 1559.
Successivamente, ritroviamo anche le motivazioni, leggendo in una comunicazione del Podestà Rapallese Andrea de Ambrogio datata 15 Luglio 1583 quanto segue:
<…. « Conforme alI’ordine di VV. SS. Serenissime datomi circa il fare accomodare la strada che va dal domino dell’lll.mo Sig. Gio. Battista Doria a San Stefano d’Aveto, le dico aver io personalmente revisto dette strade, le quali sono tre, una chiamata la Strada della Madonna, un’altra chiamata Monti, e un’altra chiamata Serixola, le quali ognuna di esse ha bisogno di assai spesa. E’ ben vero che al presente quella della Madonna è quella di cui si servono li mulattieri che vengono dalle parti di Lombardia …>
Proseguiamo con le istruzioni di risposta dal Senato che privilegiarono la spesa a favore della Strada della Madonna, ritrovando il nostro Podestà che dà ordine ai rappresentanti del Sestiere di Borzoli (ancor oggi i sei Sestieri sono attivi, tra cui quello citato)
« … che per il prima di agosto dessero principio e conducessero a termine la Strada
della Madonna, che viene frequentata da mulatieri e dai viandanti in modo che sia larga almeno
undici palmi (palmo ca. 26/36 cm) onde vi possano comodamente passare gli uomini, i viandanti e i mulatieri con e senza bestie… ››.
Leggendo questi rari documenti storici, pur spogliata dalla mia devozione, mi diventa pressochè impossibile disgiungere STORIA e FEDE parlando della Mulattiera. Probabilmente senza i tanti pellegrini, questa strada non avrebbe avuto più notorietà di altre, non si sarebbe pervenuti alla decisione di “accomodorla” e quindi non si presenterebbe come la conosciamo oggi, ma forse, vista la bellezza del luogo, rimasto incontaminato, sarebbe già divenuta da anni una carrabile al servizio di ville e condomìni vista mare.
Concludendo in modo semplicistico: solo un miracolo ha preservato sino ad oggi questo Monte dalla cementificazione.
Oggi però stiamo vivendo un’epoca in cui si dà valore agli oggetti, mettendogli il cartellino del prezzo, si dà importanza alle persone, in base al loro ruolo e visibilità sociale, si trasmette il concetto che le Tradizioni non siano storia… Ebbene io credo invece che le tradizioni siano la storia con la “S” maiuscola, perchè rappresentano la storia stessa che viene a bussare alla porta della nostra vita quotidiana, che ci porta a ripetere gesti e riti in cui crediamo, trasmettendoli ai nostri figli. Mentre la storia dei libri è spesso scritta da chi non l’ha vissuta, le tradizioni sono quella parte della Storia che non ha avuto bisogno di essere letta, perchè non è ancora finita.
Proprio perchè viviamo nell’epoca che ho descritto sopra, oggi c’è però il pericolo che anche le tradizioni più radicate, vengano annacquate, contaminate da cartellini col prezzo, per questo ho organizzato la giornata del 29 ottobre a Montallegro, per ridare agli oggetti il loro vero valore e alle persone l’importanza che hanno nell’essere Persone, che come tali, hanno fatto e fanno la storia.
Invito tutti a partecipare, tirando fuori dai cassetti, antiche foto, documenti, oggetti, ricordi, riguardanti la nostra Mulattiera, perchè è giunto il momento di scrivere QUESTA STORIA, per permettere alla tradizione di restare tale e quale, di non finire mai, preservando intatto il nostro Monte per le future generazioni.
Un impegno che dobbiamo sentire come un dovere, qualunque sia la casacca che indossiamo, qualunque sia la motivazione che ci spinge: storica, politica, ambientalista o… dettata semplicemente dall’ essere cristiana, quale è la mia, che mi fa amare le persone perchè sono persone e la mia terra per la sua bellezza e le sue tradizioni in cui intravedo il tocco del miracolo.
Nadia Amalia Molinaris
(per eventuali info: 320 061 0660)
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ed ecco uno degli esempi del perchè siamo chiamati a SCRIVERE la STORIA…
“c’erano una volta le ginestre”
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MERCATO?! Anche il SecoloXIX dà risalto alla nostra proposta
Dopo quanto potrete leggere nell’articolo del 28 settembre scorso a questo link, e che comunque vi riportiamo di seguito, anche il Secolo XIX -levante, dà risalto alla nostra proposta per la quale domattina protocolleremo ulteriori precisazioni. Grazie per il vostro supporto
…
Oggetto: nuova sistemazione provvisoria del “mercato settimanale”.
Su segnalazione di numerosi abitanti ed operatori di attività produttive della zona di Rapallo denominata “oltre la cinta” il Circolo della Pulce, che da sempre dà voce ai cittadini che lo richiedono, presenta di seguito, alla vostra attenzione, la richiesta che ci è stata sottoposta e per la quale stanno raccogliendo firme:
Visto l’imminente inizio dei lavori riguardanti la Passeggiata a mare della nostra città e finalizzati al posizionamento delle tubature per il nuovo depuratore, che ha costretto l’ Amministrazione a spostare in via provvisoria l’ubicazione del “mercato settimanale”, si chiede che sia presa in seria considerazione l’ipotesi di riportarlo, almeno provvisoriamente, nella zona originaria di Piazza Cile, sfruttando anche lo spazio del parcheggio del Macera e se il caso, riducendo magari di poco ogni metratura assegnata.
Questo al fine di rivitalizzare una delle zone città più penalizzate sia dal traffico che dall’inquinamento, dimostrando attenzione alle istanze della zona “B” di Rapallo.
E’ avviso inoltre che adoperare tale zona servirebbe a prevenire la congestione veicolare in Corso Italia e Corso Matteotti, come ci hanno segnalato più volte questa estate, Vie che saranno già messe a dura prova causa la concomitanza e successione di un altro cantiere, quello per il rifacimento della copertura del fiume S. Francesco.
Tutti noi siamo consapevoli dell’importanza di queste opere e ognuno farà la sua parte di sacrifici, per questo si chiede che anche il commercio ambulante collabori venendo incontro a questa richiesta e che l’ Amministrazione si adoperi a tale fine. (Rapallo 28 settembre 2017)

L’ antica MULATTIERA merita l’impegno di tutti…
L’antica MULATTIERA del XVII secolo, avrà ” l’abito che merita”: appuntamento a settembre
Come una chiacchierata tra “amici di lunga data” anche se non c’eravamo mai incontrati di persona, ieri si è svolto l’incontro tra il Circolo della Pulce e l’Ente Parco di Portofino . All’Ente Parco infatti, spetterà il compito di utilizzare i 52.500 euro a fondo perduto erogati dalla Fondazione San Paolo, ai quali si aggiungono i 17.500 euro stanziati dal Comune, per la realizzazione del progetto di valorizzazione della “ antica mulattiera di Montallegro”.
Erano presenti il direttore dell’Ente Parco Alberto Girani, le dottoresse Veronica Littardi e Mirjam Knoop che qui ringraziamo sentitamente.
Un incontro costruttivo in cui il tempo è passato velocemente perché non c’è stato bisogno di mediare tra punti di vista differenti, nessuna “bandierina” , perfetta sintonia, anche se gli argomenti son stati tanti e variegati, perché la passione e l’impegno per la salvaguardia e la promozione del nostro territorio in tutte le sue sfaccettature, sono stati l’unica anima della conversazione , che ha aperto una concreta collaborazione.
Il progetto coinvolgerà le Scuole, (nello specifico le classi di II Media dell’ Istituto Comprensivo Rapallo) , le varie Associazioni e i Cittadini, che saranno tutti protagonisti, tirando fuori dai propri cassetti foto e ricordi inerenti. A tal scopo annunciamo sin da ora che il Circolo della Pulce in collaborazione con i responsabili per il progetto dell’Ente Parco, al fine di illustrare nel dettaglio il lavoro, organizzerà (presumibilmente a fine settembre) una simpatica “ tavolata in salita ” illustrativa, aperta alla partecipazione e perché no, con l’assaggio finale di qualche specialità gastronomica del nostro territorio.
Il nostro impegno , iniziato il 23 giugno 2010, a pochi giorni dalla fondazione del Circolo, continua con la stessa passione soprattutto per un bene che è patrimonio dell’intera città e della Regione. Arrivederci allora a fine settembre.
Circolo della Pulce
Nadia Molinaris

L’antica MULATTIERA, avrà … il “vestito” che merita
L’antica Mulattiera (XVII secolo) avrà il “vestito” di eccellenza che merita, ringraziamo sin da ora l’Ente Parco di Portofino per averci invitati ad un incontro e per aver accettato il protocollo d’intesa del Comune di Rapallo e la dottoressa Anna Maria Drovandi vice segretario Comunale.
Per maggiori dettagli :
http://www.circolodellapulce.it/pulce/lantica-mulattiera-storia-e-burocrazia.html

Dialogo costruttivo… sul PUT
…Dialogo costruttivo sul PUT, unica strada affinchè la cittadinanza non solo si senta partecipe, ma vivendo ogni giorno le criticità sulla propria pelle, possa essere utile con preziosi suggerimenti.